Disinstallare su Mac, i migliori parte 2: AppZapper, AppCleaner, CleanMyMac e CleanApp

Dopo il confronto di ieri tra AppDelete ($7,99), AppZapper ($12,95), AppTrasher (beta gratuita), uApp (free) e ForkLift ($19.95), mi sono stati segnalati dai lettori numerosi altri software. Primo fra tutti l’ottimo AppCleaner (free) che segnalai io stesso tempo da nelle migliori utility gratuite per Mac. Pertanto oggi ho confrontato il primo classificato del precedente gruppo, con tutti gli altri. Manca all’appello solo AppTrap (free), non me ne vogliano gli utenti affezionati di questo applicativo, ma non avevo più spazio sulla scrivania per gli screenshoot. Magari gli dedicheremo un approfondimento in un altro contesto.

Oggetto della prova:

Come al solito ho eseguito diverse disinstallazioni per confrontare le differenze.

Iniziamo dalla prima, aTV Flash:

atv Flash disinstallazione

Solo CleanApp (in alto a sinistra) trova altri file oltre all’applicazione. Quelli selezionati vengono consigliati per la rimozione, infatti oltre all’app c’è un file di log inutile. Poi ve ne sono altri due: il primo è un altro file di log (quindi poco male se si cancella) che però non sembra direttamente collegato ad aTV Flash; il secondo poi è un file nascosto del Mac che non si deve cancellare. In definitiva CleanApp si comporta bene identificando i giusti componenti da poter eliminare, ma il fatto che propone anche degli altri file potrebbe indurre qualche utente meno esperto alla cancellazione. Rischioso.

È la volta di Cashculator:

cashculator disinstallazione

Qui si comportano tutti allo stesso modo tranne Clean My Mac, che non elimina i file d’archivio in Application Support. Non bene.

Provo con Clips:

clips disinstallazione

Clean My Mac risulta il migliore, riesce ad identificare anche l’elemento in startup (account/elementi login). AppZapper ed AppCleaner sostanzialmente si equivalgono, mentre CleanApp al suo solito identifica qualche file di troppo. Va detto che quelli selezionati sono rimovibili senza problemi, ma se qualche utente sbadato selezionasse tutto, tra le altre cose cancellerebbe le preferenze della finestra di login del Mac. Potenzialmente pericoloso.

Tocca ora a Monkey Island:

Qui tutti parimerito, tranne CleanApp. Questo identifica altri file giusti da cancellare e li seleziona. Ancora una volta c’è un file da non cancellare, ma è opportunamente deselezionato. Bene per gli accorti, meno bene per gli utenti sbadati.

1. AppCleaner
Considerato che è gratuito e che ha ottenuto grossomodo gli stessi risultati del precedente vincitore del test (AppZapper) si merita il primo posto. Tralascia qualche volte dei piccoli file di cache, ma sommariamente si comporta in modo egregio e, soprattutto, può essere usato in sicurezza e tranquillità.

2. AppZapper
È a pagamento, ma è leggermente più accurato di AppCleaner. Anche questo può essere usato in serenità perché non si rischia di fare danni.

3. CleanApp
Se la classifica fosse fatta per smanettoni (come me?) gli avrei dato il primo posto. Il software scava molto più approfonditamente degli altri e si rivela capace di “capire” i file da cancellare senza rischio, proponendone anche degli altri. In alcuni casi però, questi “altri” è decisamente meglio lasciarli al loro posto. Insomma non è il software adatto per i neofiti e va usato con cautela, ma ha il vantaggio di cercare più in profondità, di avere molte altre funzioni e di costare pochissimo in più rispetto al semplice AppZapper.

4. Clean My Mac
Completo, ma molto costoso. È vero che ha anche altre funzioni, ma per la disinstallazione non fa di più del gratuito AppCleaner. Tuttavia Clean My Mac ha altri assi nella manica, come l’identificazione automatica delle cancellazioni nel cestino (cosa che a molti però non piace) e una serie di strumenti avanzati per la pulizia del computer. In stile CleanApp, ma più costoso. Diciamo che la consiglierei ad un neofita senza molte esigenze ma che si può divertire con una bella grafica e qualche automatismo comodo. Forse lo approfondiremo in un altro post dedicato

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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