Ifixit, un nome una garanzia. Quella che avrebbero fatto a pezzi anche l’iPad appena ne avessero avuto modo. E così il giorno stesso in cui molti fortunati (sol per abitare in America) hanno potuto portare a casa un iPad nuovo e fiammante, loro hanno pensato bene di deassemblarne uno.
La prima cosa che stupisce è la semplicità con la quale si apre la scocca e si accede all’interno. È stato sufficiente fare leva tra la cornice ed il display con un attrezzo piatto e sottile.
L’interno stupisce per il livello di ingegnerizzazione: ogni elemento è ordinato in modo ineccepibile. La scheda logica e i componenti occupano uno spazio molto risicato, tutto il resto della superficie è destinato ad ospitare le batterie a lunga durata. Anche questo dà da pensare… la dimensione della circuiteria potrebbe essere tranquillamente ospitata all’interno di un iPhone.
Ma il mistero sul quale ifixit ha messo veramente la parola fine è quello della webcam, dispositivo che per molti rappresenta la maggiore carenza dell’iPad. I primi rumors (io ooooodio i rumors) davano per certo che in testa all’iPad vi fosse uno spazio vuoto destinato, prima o poi, ad ospitare una webcam dello stesso modello delle iSight dei recenti Mac. Ifixit ha invece confermato che in quello spazio vi sono i sensori ambientali, identici a quelli presenti nell’iPhone e che servono, tra le altre cose, a regolare la luminosità automaticamente.
Link alla pagina di ifixit con tutto lo smontaggio passo per passo.