Tips: come usare Quicktime per ottenere un filmato con sottotitoli integrati

Personalmente adoro il cinema, ma sono un vero appassionato di serial tv. Quando sono fatti bene ovviamente e non come quelle porcherie italiane tipo Capri, RIS e via discorrendo. Per la maggiorparte questi telefilm vengono trasmessi prima sulle reti americane e poi, dopo un po’ di tempo (che in alcuni casi diventa un anno), anche sulle reti italiane di Sky o Mediaset Premium. Ho scoperto con gran piacere la possibilità di vedere però le puntate direttamente in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Una grande cosa perché molto spesso i doppiatori non rendono giustizia agli attori e anche perché si migliora la conoscenza della lingua inglese. Oltretutto si evita di aspettare per lungo tempo inutilmente. Insomma io ormai vedo tutto in lingua originale e sottotitolato in italiano (quando posso anche i film).

Per far funzionare i sottotitoli con QuickTime è molto semplice, basta che il file con il testo abbia lo stesso nome del filmato. Ci troviamo quindi con due file: “filmato.avi” e “filmato.srt”. Tuttavia esiste un modo semplicissimo per inglobare i sottotitoli nel filmato senza ricodificare il video. In questo modo si ottiene un solo file (che è molto più comodo) e non si perde qualità perché la codifica del filmato rimane invariata. Non è tutto oro quel che luccica però, infatti questo nuovo documento è leggibile con tutte le piattaforme Apple (iTunes, QuickTime, AppleTV) ma non dai player da salotto o da VLC.

Vediamo come procedere. Apriamo il filmato con QuickTime e ci assicuriamo che abbia trovato i sottotitoli. A questo punto selezioniamo “Registra col nome…” dal menu Archivio e come formato lasciamo “Filmato”. In pochi secondi (dal momento che non c’è ricodifica) otterremo un documento .mov che sarà un contenitore del video originale e dei sottotitoli. Inoltre questo nuovo file può tranquillamente essere integrato in iTunes, che di norma invece non legge i file avi.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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