Sono ancora qui, in questa bellissima giornata di sole a Monaco. Tra qualche minuto andrò a prendere la S-Bahn per recarmi in centro, a Marienplatz, dove per altro si trova l’Apple Store. Ho una mezz’oretta di pausa prima di muovermi e ne approfitto per scrivere un articolo con tutta una serie di notizie e riflessioni maturate o lette in questi giorni in cui non ho potuto aggiornare frequentemente il Blog.

In primis una considerazione: l’attenzione intorno al nuovo smartphone Apple è sempre più alta. Più o meno capita con tutti i prodotti di Cupertino che per qualche giorno — prima e — dopo il rilascio siano oggetto di prove continue, ma per l’iPhone c’è un interesse ancora maggiore. Il motivo è presto detto: gli iDevice oggi hanno il compito di provvedere a quasi i 2/3 del business Apple, in misura doppia rispetto al volume d’affari generato dai Mac. Inoltre c’è un’altra novità importante, seppur secondaria: molti dei nuovi acquirenti di computer Apple, sono proprio utenti soddisfatti del suo telefonino. Apple ha capito che con questo prodotto, a cui ora si affianca l’iPad, non solo sta rendendo ancor più universale e riconosciuto il suo brand, ma ha la possibilità di sfruttarlo come cavallo di troia per spingere le vendite dei suoi computer.

Con tutte le aspettative che l’azienda ripone in tale prodotto, io —come voi — mi sono piuttosto meravigliato dei sopraggiunti “problemi di ricezione”. Ma come si sta ora evolvendo questa faccenda? Cerco di riassumerla per punti, così da risultare breve e comprensibile:

  • da tutto il mondo arrivano le prove in video del calo di ricezione dell’iPhone 4 tenuto nel palmo della mano sinistra
  • Jobs risponde alle mail di alcuni utenti dicendo che non è poi un grosso problema e che ce l’hanno anche altri telefoni
  • mi viene segnalato che forse anche i vecchi modelli presentano il medesimo problema, ma ho provato personalmente su iPhone 3GS e 3G senza riuscire a generarli
  • Jobs risponde ad un’altra email dicendo che non è un problema hardware e che sarà risolto a breve con un aggiornamento

A questo punto io faccio alcune considerazioni così, di getto. Per i primi giorni sembrava fosse un problema legato alla famosa cornice/antenna. Così Jobs cerca di limitare i “danni” dicendo che non è così grave e che è condiviso da altri terminali. Poi riescono a trovare un modo per “risolverlo” via software e si apprestano a sviluppare quindi un aggiornamento di iOS. Ma se il problema fosse realmente di natura hardware, non è che si limiteranno ad aggiungere delle eccezioni che semplicemente “mascherano” il calo repentino di linea identificando in qualche modo le circostanze in cui si genera? Sarebbe una soluzione molto “furba”, ma quindi non “reale”. Staremo a vedere.

Nel frattempo le maggiori prove sull’iPhone si stanno concentrando sul suo comparto multimediale. Anche qui vengono fuori una serie di notizie e considerazioni, che riassumerò in brevi punti:

  • le foto generate dalla camera dell’iPhone 4 sono ottime, pare le migliori per uno smartphone (anche rispetto a quelli con più megapixel)
  • i video girati in HD hanno anche una qualità eccellente, ma la versione mobile di iMovie non riesca ad inviare su YouTube i video in formato HD, ma in uno di dimensioni leggermente inferiori (vincolo motivato o puramente commerciale per distinguere la versione desktop dell’applicazione?)
  • la funzione FaceTime (che come sapete è disponibile solo via WiFi) è stata provata su una linea Wireless generata però da una connessione 3G (nel tentativo di aggirare la limitazione), ma pare che i risultati siano deludenti, confermando quindi la necessità che le compagnie telefoniche migliorino la banda per poterla sfruttare anche in mobilità, come una normale videochiamata
  • altra cosa interessante è il modulo GPS, rinnovato rispetto ai precedenti modelli e che, a detta di molti utenti, premette una esperienza d’uso lontanissima da quella del 3GS, con un aggancio più veloce, indicazioni più precise e perdite di segnale quasi inesistenti

Insomma, per quanto ci siano milioni di utenti e professionisti che stanno da giorni mettendo sotto analisi il nuovo iPhone, ancora non si sa tutto e si continuano a scoprire cose mano a mano che il tempo passa.

Prima di lasciarvi, un altro paio di considerazioni:

  • alcuni rumors qualche giorno fa, ipotizzavano un possibile rilascio di una nuova versione di iMac con schermo touchscreen e capace di far girare, oltre a Snow Leopard, anche iOS
  • rumors successivi invece, ipotizzano il futuro abbandono da parte di Apple del nome “Mac OS X” per i futuri sistemi operativi desktop, uniformando tutto sotto una grande famiglia di iOS (distinguibili eventualmente con nomi supplementari come “desktop”, “server” o “mobile”

Di sicuro c’è che il futuro dei Mac non è messo da parte nei piani di Cupertino. Solo che con l’incredibile svolta (economica e di immagine) ottenuta con gli iDevice, ora lo sviluppo è puntato in modo differente. Gli utenti “storici” lamentano di una carenza di attenzione per i Macintosh ed effettivamente quest’anno (per il momento) abbiamo visto Mac Book Air non rinnovati, Mac Pro stagnanti e soprattutto nessuna notizia del nuovo OS X e di appuntamenti ormai fissi come iLife ed iWork, di cui ancora non si è sentito parlare nelle relative versioni ’10.

Tuttavia dopo l’attenzione concentrata su iPad ed iPhone, i prossimi mesi potrebbero essere totalmente dedicati al settore Mac e software desktop. Perciò aspettiamo fiduciosi questa fine anno.

Mi scuso per eventuali errori di ortografia perché il tempo stringe e devo scappare. Così come per la mancanza delle fonti (saranno una decina per questo articolo), ma ora con l’iPad in mobilità ho qualche difficoltà a reperirle ed organizzarle.

Mi piacerebbe leggere in serata, quando rientrerò, le vostre considerazioni in merito gli argomenti trattati. A presto e buona domenica.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.