SaggeInterviste: Giulio Giorgetti, ideatore di App per iPhone

Giulio Giorgetti responsabile di Sviluppo iPhone Italia
Giulio Giorgetti responsabile di Sviluppo iPhone Italia

Tutti noi seguiamo da vicino l’universo Apple. E anche se ci sono molti utenti Mac di vecchia data che — a giusta ragione — si sentono trascurati da quando la Jobs’s company dedica sempre più tempo, risorse ed attenzioni al mondo degli iDevice, non si può non tenere in considerazione tutto il know-how, le risorse e l’indotto che vi si è generato intorno. L’Italia, spesso immaginata o dipinta come fanalino di coda del mondo informatico, sforna invece delle buone menti; grandi ideatori e lavoratori, capaci di seguire ed in alcuni casi anche anticipare l’evoluzione tecnologica.

Su SaggiaMente intervisteremo periodicamente realtà aziendali e personaggi interessanti che lavorano in un’area gravitazionale intorno al mondo Apple. Il primo a rispondere alle nostre domande è Giulio Giorgetti, responsabile di Sviluppo iPhone Italia.

Sviluppo iPhone Italia

Ciao Giulio, ci riassumi in poche parole il percorso, formativo e personale, che ti ha portato fino all’App Store?
Ho iniziato sin dall’età di 7 anni a sviluppare software, all’epoca Basic per Commodore64, ho avuto quindi sempre una passione per la tecnologia e ho sempre desiderato “progettare e creare”. Quando vedevo un gioco per Commodore64 la mia domanda era sempre “come si fa a realizzarlo?”. Ho iniziato nel 1997 a sviluppare software per il web e nel 2001 ho fondato Fluilink società specializzata nello sviluppo di software web e multimediale a Roma. Negli anni ho cercato di stare sempre attento al futuro e ho avuto modo di specializzarmi in diverse disclipline, dallo sviluppo software web e multimediale al mobile, dal SEO al Web Marketing. Il mobile è stata la naturale evoluzione per me che sono sempre attento ai nuovi media e alle nuove frontiere delle comunicazione. Dopo 10 anni di Fluilink ho deciso di intraprendere, inizialmente come hobby, questa avventura nello sviluppo di applicazioni per App Store.

E cos’è stato inizialmente ad attrarti verso gli iDevice?
Il mobile è la nuova frontiera della comunicazione, e sicuramente ora l’azienda di Steve Jobs ha saputo interpretare al meglio le esigenze di questa nuova epoca. Scegliere Apple al momento è la scelta migliore per chi vuole cavalcare l’onda dello sviluppo di app per mobile. Sono comunque attento anche alle correnti alternative come Android e Windows 7.

Una cosa che mi ha sempre incuriosito è il processo che porta alla nascita delle idee. Perciò ti chiedo: come si accende la tua lampadina?
Sin da piccolo per mia fortuna ho avuto la dote di progettare idee. La capacità di progettare idee innovative e di avere una buona visibilità del futuro mi hanno sempre caratterizzato. Progettare un’idea per quanto mi riguarda è molto facile, molto più difficile è concretizzare l’idea in un vero e proprio progetto. La vera sfida è li. Al momento sto progettando idee di diverso genere, il mio obiettivo è quello di sperimentare diverse tecnologie, per questo motivo ho creato applicazioni di utilità come Punti Patente e Calcola Ciclo, applicazioni di riferimento come Ricette Romane o giochi come Gatto Matto. A livello tecnologico ho svariato da app che utilizzano l’accelerometro, alle notifiche Push, all’utilizzo del GPS e credo che presto vedrò anche il Game Center di Apple.

Solitamente la risposta dei consumatori è un elemento particolarmente imprevedibile. Data la tua esperienza nel settore, riesci a capire a priori se un progetto è valido?
Progettare applicazioni web e multimediali da quasi 15 anni mi ha portato ad avere un’alta sensibilità in termini di parametri medi che gli utenti desiderano. La gradevolezza dell’interfaccia grafica e l’usabilità ad esempio sono due aspetti fondamentali.

Apple cerca di mantenere un’immagine il più possibile friendly, eppure relativamente all’App Store ne sono successe di cotte e di crude. Ma qual è l’impressione di uno sviluppatore, per di più italiano, che ha a che fare più da vicino con questa grande azienda?
Apple è sinonimo di qualità. Se si lavora con qualità, si lavora bene con Apple. Ho avuto modo per esempio di avere una telefonata da Apple USA da parte di una loro collaboratrice per spiegarmi alcune problematiche relative ai diritti su un’app che utilizzava immagini di film. Insomma la mia esperienza con Apple è positiva.

Da programmatore: Apple promuove fortemente l’uso di Xcode e Objective-C per realizzare App. Ritieni che dietro vi siano motivazioni reali o solo un’eccessiva dose di gelosia e/o presunzione?
Capisco le ragioni di Apple. Da programmatore ho sempre desiderato un generatore di codice già da quando avevo meno di 18 anni. Volevo anche progettarne uno. Quello che posso dire è che dopo circa 20 anni esistono dei buoni generatori di codice che Apple tra l’altro non rifiuta. Ma se si vuole fare il salto di livello bisogna utilizzare Objective-C . Questo è quello che differenzia una programmazione di alto livello dall’ultimo arrivato. Per alcune app è comunque possibile utilizzare generatori di codice, l’importante è capire di volta in volta qual è l’esigenza del progetto e scegliere il giusto strumento. Se vediamo i competitor di Apple c’è addirittura chi come Google sta incentivando l’utilizzo di App Accelerator che altro non è che un generatore di codice.

Si sente spesso dire che sviluppando per l’App Store si fanno molti soldi. Sicuramente quelli che sono arrivati prima in un settore o hanno creato qualcosa di particolarmente originale e valido hanno avuto buoni risultati economi. Ma mediamente fornisce il giusto ricavo per essere considerato un lavoro a tutti gli effetti?
Per mia fortuna quando faccio qualcosa non la faccio mai per soldi, forse è proprio questa libertà di movimento il segreto del mio successo. I soldi si possono fare ma è come giocare in borsa o nel forex. Bisogna sapersi muovere bene altrimenti è un forte rischio. Io al momento lo sto facendo come hobby ma posso dire che nel mio caso i ritorni sono ottimi.

Ci descrivi il tuo ambiente di lavoro attuale e quello ideale?
Considerando che non è per me un lavoro ma un hobby e quindi un piacere, ci lavoro quando voglio. Per mia fortuna la mia indipendenza finanziaria mi consente di poter lavorare da casa come e quando voglio. Quindi il mio ambiente è quello ideale. Potenzialmente comunque posso lavorare anche su una isola caraibica, insomma so di essere molto fortunato in tal senso.

Se ti contattasse una persona con un’idea interessante ma senza le giuste competenze per realizzarla?
Capita spesso. Ma di idee interessanti ne ho già parecchie io. Se qualcuno vuole idee ne posso sfornare. Basta che mi contatti. Non è l’idea la chiave principale, è la capacità di realizzarla e lanciarla la svolta.

Come te lo immagini il futuro dell’iPad? Ritieni che la sua interfaccia possa rivoluzionare anche i computer?
Personalmente sono tra gli scettici. Credo che possa avere una sua valenza principale per gli e-book o per le persone con una vista non perfetta. Non scherzo, se togliamo la bellezza dello strumento e la capacità di marketing di Apple di trasformare, soprattutto in questo momento, un oggetto normale in qualcosa di eccezionale non vedo molti punti a favore dell’iPad. Spero comunque che prenda piede, è mio interesse, ma non sono convinto che ciò accada. Forse sono stato un po’ duro e so che a molti non piaceranno le mie parole ma dopotutto è ancora presto per dirlo, proviamo a rileggere le mie parole tra 1 anno e vedremo.

Prossimi progetti?
Sto lavorando su un progetto che ho ideato nel 2001, quando ancora andavano di moda i telefoni cellulari in bianco nero e le App per mobile erano più che altro riservate ai produttori. La mia idea era pronta ma non era pronta la tecnologia. Ora la tecnologia c’è e ci sto lavorando. In questo caso il progetto è molto più complesso delle App che sto realizzando al momento. Per ora non posso dire altro, solo che si tratta di un gioco 😉

One more thing… immagina un prodotto che vorresti che Apple realizzasse e descrivicelo
Beh il futuro è sempre mobilità e servizi. Mi immagino un’assistente virtuale wireless capace di essere comandato con il solo pensiero. Quindi un’iPhone senza l’iPhone. Un software integrato in speciali occhiali o meglio ancora come se si trattasse di lenti a contatto. E lo dico io che non porto nessun tipo di occhiale.

App per iPhone di Giulio Giorgettia

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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