SaggeLettere: recensione tastiera M-Audio Keystudio 49

Come sapete, nella rubrica SaggeLettere pubblico le email più interessanti ricevute dei lettori ed amici del Blog. Quella di oggi è particolare, in quanto contiene una recensione di un prodotto: Controller MIDI USB M-Audio Keystudio 49. Fabio ha comprato questa tastiera MIDI qualche giorno fa al MediaWorld, per usarla con il suo MacBook Pro e GarageBand, ed ha voluto condividere con noi le sue impressioni in questa personale lettera. Vi lascio alla lettura ed auguro a Fabio delle grandi suonate (facci sentire qualcosa però!).

tastiera midi mac

Quando la musica é arte…

Ieri sera, mentre mi aggiravo fra gli scaffali del MediaWorld alla ricerca di qualche chicca per il mio MacBoook Pro, ho notato nelle scansie la Tastiera M-Audio KeyStudio 49-note USB Keyboard controller. Era da qualche settimana che mi guardavo attorno – in rete – alla ricerca di una tastiera da collegare al Mac e poter finalmente cominciare ad utilizzare GarageBand.

In effetti, non ne potevo più di veder apparire di continuo il seguente avviso: “GarageBand ha rilevato che non hai collegato una tastiera musicale. – Collega la tua tastiera compatibile con USB o MIDI e utilizzala per suonare in questa lezione”. Non cercavo qualcosa di altamente professionale, piuttosto, qualcosa che mi desse quell’input per cominciare a suonare e comporre qualcosa in perfetto “stile mac”, magari imitando il “Tim” di GarageBand.

Alla fine, al modesto prezzo di 109,90 € (99,95€ sull’Apple Store), ho portato a casa il “giocattolino” (così mi é sembrato in tutta onestà ad un primo impatto), con le seguenti caratteristiche:

  • Tastiera synth-action a 49 note.
  • Pienamente compatibile con GarageBand, Logic e altre applicazioni musicali.
  • Compatibile USB.
  • Installazione plug-and-play per i computer dotati di Mac OS X.
  • Cursore volume e manopola di modulazione assegnabile.
  • Manopola per la modifica dell’intonazione.
  • Pulsante ottava +/- assegnabile.
  • Pulsante modalità Edit.
  • Ingresso per pedale sustain.
  • Collegamento e alimentazione tramite un unico cavo USB.

Gli esperti nel campo della musica, certamente obietteranno che sul mercato esistono altre soluzioni, certamente migliori, ad un ragionevole prezzo/qualità. Basti pensare alla “sorella maggiore” M-Audio KeyStudio 49i. Da parte mia, cercavo qualcosa di non complicato, che mi consentisse di dilettarmi a strimpellare in GarageBand, del tipo… accendi e vai!

Infatti, acceso il Mac, collegata la tastiera MIDI, avviato GarageBand… funziona tutto correttamente senza bisogno di installare alcun driver aggiuntivo (“memoria storica di un passato Windows non troppo lontano da dimenticare…)

Impressioni:

Provo a suonare buttando giù qualche accordo… cambio più volte strumento rispetto al Grande Piano di default. Dopo un’oretta circa di rodaggio, penso che la Tastiera M-Audio KeyStudio 49-note sia un ottimo inizio per chi vuole cominciare a suonare e comporre qualcosa, usando un programma offerto di fabbrica da mamma Apple. Resto colpito dalla possibilità offerta da GarageBand di comporre musica e scrivere contemporaneamente uno spartito, senza dover necessariamente passare attraverso programmi del tipo “FinaleMusic”, tanto per citarne uno a caso (quanto tempo ho sprecato in questi anni). Sono rimasto un pò deluso dal volume che, sebbene alzato al massimo, nel contesto mi é sembrato comunque un pò bassino! Per by-passare il problema, ho dovuto agire nel controller dello strumento scelto in GarageBand, modificando il volume a piacimento. Concluso il rodaggio, senza neanche andare a guardare le recensioni positive/negative sul web. penso si tratti comunque di una tastiera con “pochi fronzoli” ma utile per passare qualche oretta a dilettarsi, imitando magari Ryiuchi Sakamoto, Norah Jones o Chopin… 🙂

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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