Cos’è e come funziona Time Machine

Time Machine (di seguito TM) è pensato per fornire a tutti gli utenti, anche ai meno esperti, una soluzione di backup efficiente ed esente da configurazioni. In pratica collegate un disco al Mac, questo vi chiede se usarlo per TM e, se confermate, avete finito. Penso di non esagerare dicendo che il sistema di backup più semplice che esista sul pianeta terra. Per chi non sapesse molto sul suo funzionamento, fornisco giusto un paio di nozioni. La prima è che, prima di iniziare ad usarlo, questo va attivato in Preferenze di Sistema / Time Machine:

attivare Time Machine

La seconda è che funziona eseguendo un backup di tipo incrementale. Non si tratta di una parolaccia, anzi è un concetto piuttosto semplice: TM si accorge dei file che sono stati aggiunti o modificati dall’ultimo backup e, nel successivo, salverà solo quelli. Ciò significa che il primo processo dopo l’attivazione richiederà molto tempo dal momento che dovrà salvare tutti i dati sul vostro disco. Infatti questa procedura è consigliato eseguirla con collegamento diretto al disco (ethernet / USB / Firewire) e non WiFi, anche se possedete una Time Capsule. I backup successivi invece dovrebbero impiegare molto poco. Ho usato il condizionale perché se nell’arco di un’ora dall’ultimo processo completato, averte aggiunto decine di filmati o file di grosse dimensioni, TM li dovrà salvare. Abbiamo quindi identificato un altro punto basilare, ovvero la frequenza dei backup che è fissa su 1 ora e non è modificabile. Almeno non tramite i tool ufficiali. Mentre con applicazioni di terze parti o, ancora meglio, sporcandosi un po’ le mani con due righe di terminale, potete personalizzarla sulle vostre esigenze (vedi articolo Tips: come modificare l’intervallo di backup di Time Machine). Una precisazione, seppur ovvia, è che quando arriva il momento del backup, se il disco non è disponibile (perché non collegato o non raggiungibile) questo viene messo in standby e partirà automaticamente appena possibile.

Quando è utile Time Machine

Visto che l’obiettivo di questo articolo non è propriamente quello di spiegare come funziona TM, ma solo di fornire qualche suggerimento sulla su configurazione, non mi addentro in ulteriori tecnicismi. Riassumo soltanto con un “punto elenco”, alcuni casi tipici in cui può tornare utile:

  • cancellazione accidentale di un file: avrete visto mille volte la bella interfaccia di TM (http://twitpic.com/27d53a): cliccate sulla sua icona con il Finder puntato sulla cartella in cui si trovava il file da recuperare è si aprirà la macchina del tempo. A questo punto tornate indietro fino a localizzare l’ultima momento in cui era presente il file che cercate; lo selezionate e cliccate su ripristina… giusto il tempo di ricopiarlo dalla TM e lo riavrete esattamente nel posto in cui era.
  • cancellazione accidentale di contenuti: in modo molto simile a quando detto per il recupero dei file, lanciando TM da un’applicazione compatibile (come Mail, Rubrica e iPhoto, ma non iTunes, iCal ed altri), potrete recuperare anche contenuti accidentalmente persi
  • acquisto di un nuovo Mac: alla fine del processo di installazione del sistema operativo o dopo tramite l’utility “Assistente Migrazione”, potrete importare tutti i vostri dati, configurazioni ed applicazioni (alcune potrebbero richiedere nuovamente l’attivazione) sul nuovo Mac partendo da un backup di Time Machine
  • rottura del disco del Mac: sostituite il disco installate il sistema operativo e da qui seguite la procedura indicata nel punto precedente

Sicuramente vi sono anche altri casi in cui può essere utile, ma credo che i principali siano quelli citati.

Opzioni di Time Machine

Venendo finalmente alla configurazione del servizio, dalla sua pagina di preferenze (che vedete sotto) Apple ci fornisce — oltre ad Inattivo/Attivo — qualche altra opzione:

  • Cartelle da escludere dal backup: lo approfondiremo più avanti
  • Backup solo con batteria carica: dal momento che il backup richiede energia per la lettura dal disco e l’invio dei file tramite la connessione utilizzata (USB/FW/Ethernet/WiFi), se viaggiate a batteria la consumerete in modo direttamente proporzionale alla durata dell’operazione. Potrebbe essere una saggia idea quella di attivare questa opzione ed evitare di effettuare il backup quando siete a corto di corrente. Apple non chiarisce esattamente quale sarà la soglia di carica oltre la quale il processo verrà saltato, ma si limita a dire: “ogni backup orario si avvierà solo se la batteria garantisce abbastanza carica per portarlo a termine. Altrimenti Time Machine aspetterà che la batteria abbia sufficiente carica o che l’alimentatore venga collegato.”
  • Avvisa dopo l’eliminazione di backup passati: il disco che userete per la TM non sarà infinito come la tasca del mago pancione, pertanto prima o poi lo spazio si esaurirà. Attivando questa opzione verrà visualizzato un messaggio quando i backup precedenti verranno rimossi dal disco per liberare spazio e archiviare quelli più recenti.

cartelle da escludere

Quali cartelle escludere

Qui non ci sono regole, ma solo consigli. Il primo è che conviene tenersi un porto franco nel proprio disco. Una cartella in cui potete posizionare un file per qualche minuto/ora/giorno, senza che questo venga salvato sul disco TM. Solitamente a tale scopo io uso la cartella Download. La cosa però ha senso solo se, come me, utilizzate quella posizione esclusivamente come punto di passaggio. Se avete cioè l’abitudine di togliere da lì e catalogare in altri luoghi eventuali file scaricati e ritenuti importanti. Ho visto persone utilizzare la download come un vero e proprio archivio, con cartelle e sottocartelle annidate e centinaia di file. Se siete una di queste, allora non sarà una buona idea escludere questa posizione dal backup, in tutti gli altri casi ecco la cartella da escludere: ~/Downloads
Ricordate che il simbolo ~ (tilde) identifica la vostra cartella home e si riproduce con la combinazione alt+5.

I podcast per definizione sono contenuti scaricati da internet. Se ne avete molti potrebbe essere una buona idea quella di escluderli da TM. L’unica controindicazione sarà quella di doverli scaricare nuovamente nel caso in cui si verificasse la sfortunata ipotesi di rottura del disco fisso. La cartella è solitamente sotto ~/Music/iTunes/iTunes Music/Podcast (nel mio caso la posizione è diversa perché l’ho volutamente spostata).

Uno dei posti che potete escludere con buona dose di tranquillità è quello relativo alla cache di sistema. Questa è localizzata in due differenti cartelle, una generale ed una a livello utente. Dovrete quindi escludere /Library/Caches e ~/Library/Caches
Sembra una sciocchezza, ma libererete parecchio spazio.

Alcuni escludono anche la cartella delle applicazioni (/Applications). Effettivamente lì dentro potrebbero nascondersi tanti, ma proprio tanti GB di spazio perso. Controindicazioni? Giusto un paio:

  1. Forse non mi crederete ma più di una persona mi ha chiesto aiuto per aver cancellato erroneamente Mail, TextEdit o altre app simili che per qualche istante hanno ritenuto inutili. E non sempre si ha dietro il DVD di installazione applicazioni. Stesso dicasi per la suite iLife, da tempo Apple la preinstalla nei Mac, ma non ci da un CD per installarla nuovamente.
  2. Doverle installare tutte da capo conta come controindicazione? Secondo me assolutamente sì. Anche se le configurazioni dopo l’installazione in linea di massima vi rimangono se non avete escluso dal backup le preferenze

OS X e la suite iLife installano una serie di suoni. Poca roba di solito, meno di 500MB. Ma se avete acquistato i pacchetti di loop aggiuntivi, potreste superare anche i 20GB. In tal caso, a costo di perdere un po’ di tempo successivamente per reinstallarli, consiglio di escludere /Library/Audio

Contenuti speciali ed altre esclusioni importanti

Avrete notato che in OS X alcuni contenuti che appaiono come file, sono in realtà delle cartelle. Vi ho fatto vedere un esempio pratico con la libreria di iPhoto in questa video guida del podcast al minuto 7. TM riconosce quelle create dai programmi Apple (come iPhoto) e salva di volta in volta solo i file aggiunti o modificati al loro interno. Questo è essenziale perché avendo una libreria di 30GB ad esempio, sarebbe impensabile che per l’aggiunta di una singola foto, TM andasse a risalvare tutto da zero!

Ma nel caso di immagini disco o di librerie di terze parti, TM non è in grado di operare allo stesso modo. Pertanto se usate un sistema di virtualizzazione come Fusion, Parallels o VirtualBox in modalità disco immagine, vi converrà assolutamente escludere dal backup i sistemi virtualizzati (il discorso non vale per Boot Camp chiaramente essendo su un’altra partizione). In caso contrario TM salverà l’immagine continuamente saturando il disco in pochissimi giorni.

Un discorso simile va fatto anche per i download in corso. Se usate un client di torrent, saprete che i file vengono modificati lentamente durante lo scaricamento, di byte in byte. Ad ogni backup, TM troverà il file modificato e ne salverà una nuova — inutile — copia. Se la cartella torrent è localizzata in Download molto probabilmente la avrete già tolta seguendo il consiglio di sopra. Ma se è posizionata altrove, escludetela!

Quali cartelle è meglio non escludere

TM salva anche tutti i file del sistema operativo. Teoricamente potrebbe sembrare una cosa inutile dal momento che se vi si dovesse danneggiare OS X o il disco, conviene installarlo nuovamente prima di recuperare i dati dall’ultimo backup. Parliamo di alcune cartelle contenenti molti GB di dati. Personalmente io vi sconsiglio comunque di escluderle da TM per precauzione, infatti io non l’ho fatto. Però se siete consapevoli dei rischi e preferite comunque risparmiare lo spazio esclusivamente per i file, allora potreste escludere: /system/usr, /sbin, /private, /bin

Molti utenti escludono anche il cestino a seguito di una giusta osservazione: se ho TM per i file cancellati a cosa mi serve creare backup del cestino? Tuttavia sono a conoscenza di più di un caso in cui questa operazione ha creato problemi con il ripristino. Pertanto sconsiglio vivamente di eseguire tale procedura.

Escludere le cartelle di sistema

Molte cartelle le potrete escludere utilizzando normalmente il tasto [+] contenuto nella pagina delle preferenze di TM e localizzandole su disco. Ma questo non funziona per le directory di sistema. Pertanto vi consiglio una procedura differente:

  • aprite il finder e scegliete “vai alla cartella…” (cmd+shift+G)
  • scrivete o incollate un percorso fisico come ~/Library/Caches (le cartelle di sistema su disco sono tutte in inglese, anche quelle che nel finder vedete in italiano)
  • trascinate l’icona della cartella nella barra del finder dentro la lista degli elementi da escludere

escludi cartelle

Pulizie, modifiche e qualche configurazione aggiuntiva

Per chi volesse controllare lo stato del proprio backup nonché configurare TM e addiritutta cancellare porzioni di backup ritenute inutili, consiglio l’ottimo Back-In-Time.

back in time

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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