Consigli per creare degli screencast gratuiti con il Mac, QuickTime X, Garageband ed iMovie [AGGIORNATO]

Qualche ora fa Lino mi ha chiesto via email quale software usare per creare degli screencast su Mac. Questi sono sostanzialmente delle registrazioni video della scrivania in cui vengono illustrate delle operazioni tramite il supporto visivo e coadiuvate da un commento audio. Solitamente hanno scopo didattico e può capitare che alcuni ci aggiungano anche una registrazione video dalla webcam, così da comparire personalmente nella registrazione e non solo come voce fuori campo.

Screencast sono le puntate del podcast il Mio primo Mac ad esempio (che riprenderà prima possibile il suo naturale corso) e che io registro nella maggior parte dei casi tramite l’ottimo Screenflow ($99), oppure con Camstasia:mac ($99) se devo aggiungere elementi grafici. Tra le soluzioni commerciali ve ne sono anche di più economiche, ma nessuna mi aveva mai soddisfatto quanto le due appena citate. Anche perché nei casi più semplici si può utilizzare anche QuickTime X per ottenere screencast a costo zero.

L’ultima versione del famoso player multimediale Apple inclusa in SnowLeopard, non è particolarmente amata dai più. Questa ha portato una interfaccia grafica sicuramente più bella, ma rispetto alla versione 7 Pro ha perso molte funzioni nel trattamento dei file. Ma una novità invece particolarmente importante è proprio quella di poter registrare oltre ai filmati (webcam) e all’audio (microfono), anche lo schermo (scrivania):

quicktime x registrazione schermo

Prima di avviare la registrazione cliccando sul triangolino di lato è possibile selezionare anche la sorgente audio da utilizzare (grazie a Dundela). Si può quindi memorizzare direttamente sul video il commento dal microfono (integrato o tramite linein) oppure, installando Soundflower, catturare direttamente i suoni riprodotti dal Mac.

modifica audio

Avviata la registrazione appare il pulsante di stop nella barra dei menu. Premendolo si interrompe il video e QuickTime X apre immediatamente il file appena registrato, che si trova nella cartella “Filmati” con il nome “Registrazione schermo.mov” (con eventuale numerazione per i successivi).

registrazione schermo

Semplice come bere un bicchiere d’acqua, ma purtroppo incompleto. Si può infatti selezionare una sola fonte audio, o il commento o il computer. Non si può volere tutto dalla vita direbbe qualcuno… Eppure si può riuscire comunque ad ottenere un migliore risultato.

1° consiglio: ogni cosa a suo tempo
Se registrando lo schermo decidete di associare anche l’audio di un commento, dovrete avere le idee molto chiare su quello che vi accingete ad illustrare per ottenere buoni risultati. Inoltre potendo selezionare una sola sorgente, non registrereste l’uscita del Mac, che risulterà muto anche durante la riproduzione di un video. Teoricamente con il microfono attivato questo cattura anche l’uscita del Mac, ma con pessimi risultati. Il mio consiglio dunque è quello di memorizzare bene l’audio diretto del computer e poi aggiungere separatamente il commento. A tale scopo seguire durante la registrazione queste regole:
a) eseguire ogni operazione molto lentamente
b) fare una pausa di qualche secondo tra una operazione e l’altra

Se avete già esattamente idea di cose andrete a dire con il commento durante l’esecuzione dello screencast, potreste teoricamente evitare di seguire queste indicazioni e muovervi di conseguenza cercando di prevedere i tempi giusti. Tuttavia diventa un’operazione faticosa e che può rivelarsi comunque imprecisa dal momento che può sempre capitare di voler approfondire un concetto con un commento più lungo e non averne il tempo perché il video preregistrato avanza velocemente. Ecco perché consiglio di seguire il punto a) per rendere sempre comprensibile ogni operazione ed avere il tempo di illustrarla, il punto b) perché se si fa una pausa anche di un paio di secondi al temine di ogni istruzione, questa può essere poi annullata, ridotta o anche prolungata tramite iMovie.

nuovo podcast

2° consiglio: come e quando usare GarageBand
Nel caso in cui la registrazione video sia già perfetta per il commento (fortunati!), suggerisco di usare GarageBand per ultimare il tutto. Questo non permette di effettuare tagli e modifiche di alcun genere sul filmato, ma ha tutte le funzioni che possiate desiderare per creare un commento di qualità. Con un tappeto musicale che si riduce automaticamente di volume durante il parlato, vari effetti sonori e soprattutto grande flessibilità nella composizione con “taglia e cuci” di precisione. Apritelo e scegliete nuovo Podcast, assegnategli un nome e poi trascinate il filmato nella “Traccia podcast”:

aggiunta traccia podcast

Passate poi a registrare il commento usando le ottime funzioni di GarageBand, ricordandovi che cliccando sulla miniatura del filmato che compare sulla prima traccia, questo verrà ingrandito e vi permetterà di seguire le operazioni in modo corretto con il parlato. Nell’esportazione l’audio viene sommato al video che mantiene le caratteristiche originali. Per cui se avrete registrato la scrivania di un Mac 16:10, il filmato rimarrà tale ed inviato su YouTube in 16:9 mostrerà due bande nere laterali. Mentre inviato come podcast su iTunes la visualizzazione sarà perfetta anche a pieno schermo sul computer.

3° consiglio: come e quando usare iMovie
Non avete mai usato iMovie? Niente paura, date un’occhiata a queste videoguide in italiano che ho realizzato. Ma perché si dovrebbe utilizzare questo software? Il motivo è semplice: se avete effettuato una registrazione seguendo i criteri a) e b) indicati nel 1° consiglio, con qualche semplicissimo intervento sulla TimeLine di un progetto di iMovie, riuscirete a piegare il tempo rispetto le esigenze del commento. Per iniziare due operazioni semplicissime: create un nuovo evento dal menu Archivio ed assegnategli un nome a scelta

nuovo evento

inserite all’interno il video selezionando tramite il comando Importa / Filmati…

nuovo evento

localizzate il video ed eseguite l’importazione deselezionando “Ottimizza” video e selezionando “sposta” invece di “copia” (per maggiori info in merito vedere le videoguide linkate qualche riga più su).

Ottenuto l’evento, ora create anche il progetto, scegliendo il formato di output preferito tra 4:3 o 16:9. Se il vostro filmato è sempre in 16:10 (il rapporto dei MacBook ad esempio) sicuramente conviene adottare il 16:9, ma considerate sempre che appariranno le bande nere laterali per coprire tutto il frame, oppure dovrete tagliare parte del quadro in orizzontale per riempire tutto il frame. Se la destinazione è YouTube, converrà sicuramente optare per il 16:9 ed eventualmente tagliare il Dock se non necessario. Una volta creato il progetto, trascinatevi dentro il filmato dall’evento e siete pronti per la registrazione del commento.

registrazione commento

Potrete ottenere discreti risultati con iMovie, ma dimenticatevi la flessibilità e la potenza di GarageBand nel trattamento dell’audio. Registrate tutto di un fiato se potete mentre vedete scorrere il video. Non interrompetevi se notate che ciò che dite non coincide perfettamente con il video, ma aspettate di terminare la frase. Ora potete agire sul momento di pausa precedente l’operazione (1° consiglio, punto b) per aumentarlo (con tasto destro/fotogramma congelato) o ridurlo (selezione e poi canc) fino a far terminare la frase successiva nel giusto tempo. Se anche questo non dovesse bastare ricordate che potete anche modificare la velocità di riproduzione di uno spezzone tramite il pannello informazioni sul video.

Terminato il tutto siete pronti per esportare lo screencast completo in formato m4v: adatto ad iTunes, ma anche a youtube.

4° consiglio: aggiungere anche il filmato della webcam
Se una volta registrato il video avrete la pazienza di scrivere una bozza del commento (anche sommaria va bene), potrete registrarlo non soltanto come audio, ma con l’opzione registra filmato di QuickTime X. In questo modo avrete oltre al commento anche la possibilità di aggiungere il vostro volto, al fine di aiutare la comprensione dello screencast. In questo caso sarà meglio avere anticipatamente le idee chiare su cosa dire perché i tagli non vengono bene come per l’audio. Successivamente sfruttate la funzione PIP di iMovie per includere il filmato della webcam in un angolo di quello della scrivania.

Il più grande difetto del sistema illustrato in questo articolo è che risulta un po’ macchinoso (anche se prendendoci l’abitudine si fa tutto in due passaggi e direttamente in “bella copia”). Mentre il principale vantaggio è di essere totalmente gratuito, ma permette di ottenere risultati incredibilmente professionali con un po’ di pratica.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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