L’interfaccia di OS X Lion, semaforo ballerino e pulsanti in tinta

Guardando la preview delle funzioni di Lion durante il keynote e poi sul sito Apple, ho pensato che in verità si trattasse di una versione di Snow Leopard con qualche aggiunta come Mission Control. Effettivamente pare che allo stato attuale, seppur ricordo ancora distante dalla prima beta e poi ancora dal rilascio, non vi saranno modifiche sostanziali all’interfaccia delle finestre, menu e (forse) del Dock. Però dando un’occhiata più da vicino, si nota più di una “novità”.

C’è ad esempio un approccio che appare sempre più ballerino di per i pulsanti di controllo delle finestre, ormai ribattezzati in semaforo ambulante. Si passa dall’orizzontale in alto “normale”, al verticale di iTunes 10 d all’orizzontale centrato visto nella preview del Mac App Store:

semaforo-ambulante

Altra cosa venuta fuori dagli screenshot è una grafica leggermente diversa per le toolbar. Ad esempio i pulsanti ora appaiono bordati e quelli attivi di un grigio molto scuro. Così quando la finestra è attiva (nell’esempio iCal):

toolbar

E così quando non è attiva:

ical non attivo

Mentre pare che in Lion l’effetto sarà molto meno marcato e soprattutto invertito, essendo più marcati e profondi i pulsanti non selezionati, lasciando quelli attivi in primo piano (nell’esempio la finestra non è attiva):

non attivo

Perdonate la qualità dell’immagine ma al momento è il massimo che sono riuscito a trovare, comunque la differenza è piuttosto evidente.

Inoltre l’attuale iPhoto ’11, che per certi versi anticipa alcune soluzioni di Lion, mostra pulsanti molto più puliti e organici, che perdono la connotazione cromatica:

iphoto

Mentre, sempre in iPhoto, i pulsanti laterali rimangono colorati (a differenza del recente iTunes 10 che ha perso i colori anche lì). Tutte le interfacce viste in Mac OS X e nei suoi software nativi sono molto belle, ma è innegabile una certa confusione. Personalmente auspicherei ad una maggiore uniformità.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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