L’idea che Apple si sia messa a distribuire un proprio caricabatterie non mi ha per nulla entusiasmato fin dall’inizio. Ne ho parlato in quello che forse è stato l’articolo più disincantato finora scritto riguarda l’azienda di Cupertino e il suo attuale corso. Ed ero piuttosto deciso a non prenderlo. Come in tante occasioni capita però, situazioni contingenti (quali il malfunzionamento del mio precedente caricatore ed un recente acquisto di un MacBook Pro ricondizionato per il mio socio in azienda), mi hanno invogliato ad aggiungere al carrello anche il Battery Charger.

A dispetto del mio precedente modello questo ha due grossi limiti, la possibilità di caricare solo due batterie per volta e la compatibilità ridotta al solo formato AA. Devo dire che per quanto la cosa mi sia dispiaciuta, non ha fermato il mio acquisto sostanzialmente perché tutti i telecomandi ed accessori a batteria che mi ritrovo in casa, sono alimentati con 2 sole batterie, esattamente nel formato stilo. L’unico limite dunque si presenta quando se ne scarica contemporaneamente più di uno, ma la dotazione di 6 batterie aggiuntive rispetto a quelle che già avevo, mi fornisce la possibilità di tenerne sempre almeno due di scorta semicariche.

batterycharger

Immagino che nessuno di noi abbia mai avuto motivo di chiedersi se un caricabatterie potesse essere anche bello. Dopotutto non mi pare possa considerarsi una caratteristica degna di nota per questo genere di prodotti. Eppure Apple non delude mai sotto questo aspetto ed è riuscita a realizzare un prodotto essenziale, funzionale ed al tempo stesso compatto ed elegante. Lo so che starete pensando che è inutile che sia anche bello, ma visto che in questo caso ciò non comporta un’allocazione di prezzo in fascia alta, direi che possiamo considerarlo come un gradito effetto collaterale. In cima c’è una luce che indica lo stato di carica e che da arancione diventa verde a ciclo completo. Mentre la parte finale con la spina si sgancia ed è la stessa comune a tutti gli alimentatori Apple.

battery charger

Altra cosa che non ho mai apprezzato di Apple è la tendenza a non dichiarare molti dettagli tecnici sui prodotti. Difatti dalle schede sul sito non sono riuscito ad evincere quale fosse la capienza delle batterie in dotazione. In base a tale comportamento i maliziosi dicono che si vogliono nascondere eventuali lacune (forse è vero?). Ed ammetto che trattandosi di batterie, mi aspettavo effettivamente che tale informazione fosse assolutamente in primo piano. Forse perché se per i computer e gli accessori ho ormai assimilato l’ApplePensiero per il quale dovresti dimenticarti dei numeri e concentrarti su quanto ciò sia sostanzialmente funzionale ed usabile, non ero ancora pronto a ragionare in questi termini per un semplice caricabatterie.

Apple battery charger

Con un obiettivo macro sono riuscito a leggere la capacità delle batterie che è di 1900 mAh (made in Japan però). Valore nella media, anche se inferiore rispetto ai più recenti prodotti ad alta carica. Comunque oggettivamente più che sufficienti per Wireless Keyboard, Magic Trackpad e vari telecomandi. Per quanto riguarda il caricatore invece, vorrei evidenziare due punti salienti.

Il primo è che di recente avevo acquistato un prodotto molto costoso con carica super-rapida (con tanto di ventole per il raffreddamento). Per scarsa conoscenza sull’argomento mi sono fatto abbindolare da una frase tipo: “carica in 5 minuti”. Il fatto è che veramente il tempo di ricarica di questo prodotto era così rapido, ma bruciava le batterie in men che non si dica e non forniva una carica stabile e duratura. Mi è stato infatti suggerito da una persona molto più esperta di me in questo campo, che la carica troppo rapida non è affatto un bene per le batterie, che hanno maggiore durata e longevità se sottoposte ad una tensione costante e non troppo forte. Pur non essendo io un tecnico, posso dire di aver testato sulla mia pelle questa caratteristica ed anche alcune batterie che ormai davo per spacciate dopo una trentina di cicli di ricarica super rapida, hanno ripreso il loro normale funzionamento con un paio di cariche del Battery Charger, che conclude un ciclo di ricarica in circa 5 ore (anche se ammetto di non averlo verificato con un timer).

Il secondo è che secondo quando dice Apple “il Battery Charger rileva quando le batterie sono completamente cariche e riduce automaticamente a 30 milliwatt la quantità di energia utilizzata: una prestazione 10 volte migliore rispetto alla media di settore”. Chiaramente non ho strumenti tali da poter avallare o confutare tale tesi, ma dal momento che mi capita spesso di lasciare le batterie in carica la sera e di riprenderle la sera successiva, sapere che è stato ottimizzato al meglio il consumo energetico mi fa piacere. In particolare da quando il saldo di quelle strisce con il logo Enel è diventato di mia competenza.

voto 4,5Conclusioni
Non ci sono molti voli pindarici da fare intorno ad un caricabatterie: funziona bene? è silenzioso? si capisce quando la carica è completa? consuma poco? Tutte risposte affermative fin qui. E trattandosi di Apple ci trova poi ad associare il concetto di design anche ad un accessorio di questo tipo e per cui ha senso anche una ulteriore domanda: è bello? Affermativo anche in questo caso.

Costi
Non l’ho inserita nell’elenco delle precedenti domande, perché di norma dedico all’analisi del costo un paragrafo separato. Il prezzo dell’Apple Battery Charger è di 29€. Se cercate un caricabatterie universale non è il prodotto per voi. Ma se vi serve un compagno piccolo, pratico, funzionale (e bello) per i vostri accessori Apple o altri con batterie stilo da 1,5V, bisogna ammettere che il prezzo non è per nulla male visto che include 6 batterie con una durata dichiarata di 10 anni.

PRO
ico.piu.png Prezzo decisamente accettabile
ico.piu.png 6 batterie incluse nel kit con via dichiarata di 10 anni
ico.piu.png Design compatto facile da portare anche in borsa
ico.piu.png Compatibilità con le spine degli altri caricatori Apple

CONTRO
Pro Solo due batterie per volta e solo AA

DA CONSIDERARE
Pro 1900 mAh sono più che sufficienti per gli accessori medi, compresi quelli Apple, ma meno indicati per device ad alto consumo come le fotocamere (che tuttavia ormai hanno sempre batterie specifiche).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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