Save as: diritti e doveri dell’utente in OS X 10.7 Lion e un probabile saluto a cmd+tab

Abbiamo già parlato più volte delle novità (poche) che per ora si conoscono di OS X 10.7 Lion. Passeranno ancora mesi prima di una beta per gli sviluppatori e quasi un anno per il rilascio a noi utenti finali, per cui abbiamo già detto che molte riflessioni ad oggi appaiono un po’ premature. E non vogliamo certo librarci in inutili digressioni filosofiche che qualcuno potrebbe definire (chiudano gli occhi i minori di 14 anni) “pippe mentali”.

Tuttavia oltre all’imminente Mac App Store che vedremo presto sui nostri computer, per il piacere di alcuni e la disperazione (immotivata?) di altri, c’è un’altra cosa che ha attirato particolarmente la mia attenzione ed è relativa a due punti citati da Jobs durante il keynote di preview: mi riferisco al resume e all’autosave. Quest due piccole paroline cosa comportano veramente per l’utente?

dock snow leopard

Relativamente al resume il primo cambiamento immediato che porterà, sarà la sparizione della piccola lucetta che nel Dock specifica le applicazioni attive (immagine sopra). Lo si può notare facilmente rivedendo il video del Back to the Mac disponibile anche su youtube. Ciò non significa che le applicazioni saranno sempre aperte (e neanche sempre chiuse ovviamente :)), ma semplicemente che all’avvio richiameranno lo stato esatto in cui le si è lasciate alla chiusura. In sostanza per l’utente non vi sarà più differenza tra la prima apertura e le successive, se non una prevedibile maggiore reattività nelle seconde. Più o meno una cosa simile accade già ora in iOS4 con le app che supportano la funzione “Fast app switching”, ma sugli iDevice è limitato al multitasking delle app attive. Se si chiude o si riavvia, niente resume. Quindi quella del futuro Lion si propone come una evoluzione di questo concetto, che effettivamente appare come una modifica piuttosto sostanziale dell’attuale metodo di lavoro di qualsiasi altro OS desktop. Ciò su cui punta Apple è che per quanto l’approccio al caricamento di un’applicazione sarà radicalmente differente, per l’utente finale non dovrebbero esserci che semplificazioni. Ovviamente senza considerare il folto partito dei Conservatori, i quali di norma tendono ad ostacolare qualsiasi modifica dello status attuale (che non significa necessariamente aver torto o ragione). Personalmente mi chiedo che fine farà il classico cmd+tab, visto che attualmente mostra tutte le applicazioni attive e il concetto stesso andrà letteralmente in fumo. Potrebbe diventare solo uno swtich tra le finestre attive, ma a cosa servirebbe visto che avremo Mission Control? Mi preparo dunque ad un Adiè cmd+tab.

Ma veniamo al secondo punto: l’autosave (“AAAAA… grida di terrore!”). Se usate OS X ed iLife avrete notato che il concetto di salvataggio automatico è già largamente presente da anni. Non esiste il salva in iMovie o in iPhoto per dirne una, ma è sostituito dal concetto di applica (dove è presente). Cioè tu fai una modifica (che puoi comunque annullare) e se ti pace la confermi. Un po’ quello che accade anche in iCal, Rubrica, etc.. Ma soprattutto in modo molto simile a quello che si fa nel mondo reale. Se faccio un disegno non è che alla fine devo salvare altrimenti lo perdo. È lì, ci sto lavorando e quando mi fermo mi fermo. Perché devo confermare con salva? Se ci pensate il concetto di salva è irreale quanto quello dell’annulla. Ma se il secondo è ormai un diritto assodato, il primo appare quasi come un dovere: “ricordati di salvare..”. Insomma più diritti e meno doveri, non mi sembra malaccio alla fine. In verità il discorso ha però qualche implicazione, ad esempio quando si sta sperimentando una modifica che non si sa ancora se mantenere. Come verrà coniugata questa esigenza con l’autosave? Ci sono molte possibilità come il recupero di versioni precedenti (che farebbe il paio anche con Time Machine per certi versi) oppure il lavorare su duplicati. Però è innegabile che qualcosa si dovrà fare per gestire questo tipo di esigenze. Altrimenti sull’altare della semplificazione, potrebbero venire immolate delle funzioni fondamentali.

Aspetto di vedere come avranno pensato di risolvere la cosa a Cupertino, ma nel frattempo mi tengo stretto il buon vecchio Save as..

piccoli leoni crescono...

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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