Mi si è scaricato il telefono, posso mettere la SIM nel tuo? No (ho un iPhone 5)

Avrete sentito sicuramente parlare da settimane della rumoreggiata eventualità che il futuro iPhone 5 possa avere una specie di SIM integrata. Secondo questi ipotetici progetti che sarebbero già in discussione con gli operatori, questa SIM avrebbe una memoria programmabile. Da qui la possibilità di cambiare operatore senza neanche dover prendere una nuova SIM. La scia di rumor è continuata per giorni ed ora quel che “si dice” è che gli operatori telefonici si sono così imbufaliti per questa possibilità semplificata di cambio gestore fornita agli utenti, che hanno minacciato di non vendere gli iPhone. La storiella (prendiamola in questi termini) prosegue ancora però, perché Apple, presa alla gola, avrebbe già deciso di fare un passo indietro. Ma questa tecnologia evidentemente gli piace così tanto che potrebbe arrivare nell’iPad. E non nella versione 2G, ma addirittura nelle prossime produzioni natalizie del modello attuale.

Qui finisce il breve racconto di cui molto probabilmente eravate già a conoscenza se seguite MacRumors. AppleInsider o 9to5mac. Ma qui inizia anche il mio sbigottimento.

iphone 5 sim integrata

Sempre prendendo per buona tutta la storia, mi fa veramente sorridere è che alla fine questo scenario passa come una possibilità in più per noi utenti. Per quanto mi riguarda la vedo come una limitazione pazzesca. Forse per l’iPad con scheda dedicata al solo traffico dati si può anche arrivare ad accettare il discorso. Ma vi immaginate avere un telefono tutt’uno con la vostra scheda? Si scarica l’iPhone e anche avendo un cell di riserva non si può inserire (e già ora con le micro SIM bisogna avere l’adattatore). Volete cambiare cellulare e chissà quale operazione e autorizzazione diventerà necessaria per il trasporto del numero. Faranno una ApplePortabilità da iPhone ad iPhone? Insomma questi sono solo alcuni ipotetici scenari, ma il fatto certo a mio giudizio è che si prospettano per l’utente solo limitazioni importanti a fronte di una possibilità “semplificata” di cambio operatore di cui, a questo prezzo, farei volentieri a meno.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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