Lo strumento che si usa più spesso nel Mac è ovviamente il Finder. Con questo navighiamo tra le cartelle alla ricerca dei nostri documenti ed applicazioni, ma eseguiamo anche operazioni di copia ed organizzazione dei dati.
Le sue potenzialità sono andate via via migliorando nelle varie versioni di OS X, introducendo funzioni come QuickLook, le ricerche Smart, le posizioni modificabili e tutta quella interminabile lista di piccole funzionalità, alle volte poco visibili, che nel corso del tempo abbiamo cercato di portare alla luce per migliorare la nostra produttività.
Ma come è normale, nulla è perfetto. A bilanciare la sua semplicità, immediatezza e pulizia estetica, vi sono sicuramente alcune funzionalità migliorabili. Nulla di essenziale sicuramente, dopotutto tendo spesso a suggerire di approfondire la conoscenza di Exposé per rendere più agevoli alcune operazioni apparentemente complesse o assenti (vedi il taglia di file).
Eppure nel tempo si sono susseguite numerose soluzioni software di terze parti, specificatamente ideate per potenziare le funzionalità base del Finder. Alcune sono a mio giudizio di pessimo gusto e sostanzialmente controproducenti, ma altre si distinguono per integrarsi in modo quasi trasparente con il sistema.
Di norma io mi districo agevolmente con il semplice Finder, facendo ogni tanto ricorso a ForkLift (recensione), il quale per altro è arrivato di recente alla versione 2.0 ed interamente riscritto per funzionare ottimamente con Snow Leopard (il precedente dimostrava qualche incertezza con la 10.6 di OS X). Questo ha molte funzioni evolute come la sincronizzazione di cartelle, l’ftp, la visualizzazione a due colonne, etc.. però seppur graficamente e logisticamente ben integrato, si presenta sempre come un’applicazione separata.
TotalFinder invece, si presenta come un plugin per il Finder e come tale non deve essere lanciato all’occorrenza poiché le sue funzioni appaiono integrate nell’applicazione di sistema. Questo di norma mi fa storcere il naso in tutta sincerità, però ho voluto provarlo oggi visto che è in offerta a $9 (circa 6€).
Dopo l’installazione l’effetto più evidente sarà la presenza dei tab in stile Google Chrome, i quali si aggiungono con la pressione del tasto [+] oppure con la classica combinazione cmd+T. La navigazione tra questi è anche agevolata da tastiera con la combinazione cmd+shift+frecce direzionali e sostanzialmente si comportano come dei normali tab, compresa la possibilità di staccare e riordinare.
L’effetto non è neanche “posticcio” come immaginavo e non si ha la sensazione di uno strumento particolarmente invadente sul sistema. Tuttavia durante una giornata di test piuttosto intensa mi si è verificata una incongruenza estetica (immagine sottostante), andata via però con la chiusura di quel tab.
Oltre a quanto detto, accedendo al menu Vista si notano altre interessanti funzionalità, tra le quali segnalo il comodo shortcut per la visualizzazione dei file nascosti, oppure la possibilità di attivare un pannello doppio.
In sostanza, come da screenshot ufficiale, ci si può trovare con due finestre affiancate per rendere più agevoli alcune operazioni di copia/sposta/confronto.
Un’altra buona quantità di opzioni si ritrovano nelle preferenze del Finder, dove appare una nuova icona con 4 pannelli, 3 dei quali contenenti funzionalità aggiuntive:
Ma una delle cose che molti ameranno è l’attivazione della funzionalità di taglia dei file (cmd+X) integrata in modo tale da sembrare assolutamente nativa nel Finder:
Conclusioni
Seppure con un po’ di perplessità iniziale TotalFinder si è dimostrata all’altezza delle aspettative. Personalmente sono restio a modificare le funzionalità standard di OS X ed alcune applicazioni testate in passato (come ad esempio PathFinder) mi hanno dato ragione di questo data la scarsa affidabilità riscontrata. Sia chiaro che anche TotalFinder non è perfetta e che l’esempio di quella “incertezza grafica” vista in precedenza fa decisamente storcere il naso. Però quello è il massimo del “fastidio” che ho riscontrato in questa giornata di lavoro intensiva a fronte invece di numerose pratiche funzionalità. A voler essere pignoli dal punto di vista grafico segnalo anche che gli screenshot “finestra singola” non contengono i tab e che attivando dei popup come Vai a cartella (cmd+shift+G) questi appaiono leggermente più in basso lasciando una striscia bianca antiestetica:
Costi
Dal mio punto di vista non è un’applicazione strettamente necessaria e si può vivere tranquillamente senza. Però se una o più delle sue funzioni vi appaiono potenzialmente utili può valere i soldi spesi. Soprattutto oggi che si può avere grazie all’offerta di MacUpdate Promo a poco più di 6€.