Primo approccio con il Mac App Store, pregi e difetti del nuovo negozio di applicazioni per Mac

Aggiornamento Snow Leopard 10.6.6 installato e riavviato. Apparentemente nulla di nuovo, se non un’altra icona subito dopo quella del Finder e con grafica molto simile ad iTunes:

macappstore

Si tratta del Mac App Store, che appare simile per struttura all’App Store contenuto in iTunes, ma che viaggia come applicazione separata:

MacAppStore Home

A destra si trovano i link veloci tramite i quali effettuare l’accesso al sistema, ovviamente con il nostro ID Apple utilizzato in precedenza su iTunes (o creato all’occorrenza se non lo avete). Interessante notare anche “Utilizza il codice” che lascia presagire un futuro di contest con redeem code anche per Mac.

id apple

Subito dopo l’accesso viene richiesto di confermare i dati della carta di credito, che suona un po’ come: pronti a spendere?

carta di credito

Tuttavia nello store la navigazione tra categorie e software è molto agevole e si trovano anche alcuni software gratuiti, seppure non molti. Ho provato ad installare Twitter (in cima alle top gratuite):

top app gratuite

Viene richiesto di accettare i termini e condizioni dello store e parte il download posizionando dopo pochi istanti la nuova icona nel Dock. Il file .app si trova comunque regolarmente nella cartella Applicazioni, a dispetto di quanto i catastrofisti paventavano di un futuro in cui tutto tutto rimaneva nel Dock senza controllo per l’utente. Ed anche la disinstallazione è libera e gestita da noi senza dover passare dal Mac App Store. Per cui si conferma in tutto e per tutto una possibilità in più.

Nello specifico Twitter per Mac è un’applicazione nuova lanciata per l’occasione e ricorda molto la versione per iPad. Direi che probabilmente farà tabula rasa di moltissimi altri client twitter perché è veramente ben fatta e vi consiglio di scaricarla.

twitter per mac

Allo stesso modo vi segnalo anche Sketchbox Express per Mac, anch’essa gratuita.

sketchbox express

Questa è un po’ più pesante e dopo la simpatica animazione che porta le applicazioni “acquistate” nel Dock, si nota la barra di progressione del download:

sketchbox download

Purtroppo non sono arrivate come vociferato anche le versioni aggiornate di iWork, infatti avendo installata la suite ’09 Mac App Store se ne accorge e ci segnala Pages, Keynote e Numbers come installate:

iwork

È forse presto per dirlo, ma le premesse sembrano ottime. Un servizio in più senza ombra di dubbio. Facile da consultare e pratico nell’uso. Inoltre assolutamente non invasivo, mantenendo apparentemente intatta la nostra autonomia sulle applicazioni. E se non si vuole usare basta togliere l’icona dal Dock e sarà come non averlo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.