La risposta a breve termine dell’accordo tra Nokia e Microsoft che porterà Windows Phone 7 ad essere l’OS primario dei futuri smartphone della casa finlandese, c’è già stata e  non è quella che i due CEO probabilmente speravano di vedere.

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Non avendo neanche 1cent investito in azioni (che non sarebbero state sicuramente Nokia in ogni caso), il tonfo in borsa non mi ha creato nessuna personale “emozione”. Mi interessa però capire, o per lo meno immaginare, cosa cambierà in questo mercato nel prossimo futuro. Certo che sentire Microsoft e Nokia strette in un’alleanza tête à tête suona un po’ strano. Non sono per nulla lontani i tempi in cui le due aziende si odiavano, commercialmente parlando si intende. In effetti Microsoft con il suo Pocket PC, poi Windows Mobile ed oggi Windows Phone, ha fornito molti rivali di Nokia di un sistema operativo sufficientemente evoluto da intaccare la sua leadership. Parliamo dei primi anni del 2000 e se vogliamo dirla tutta è stata proprio la casa di Redmond a fornire le basi concettuali dei futuri smartphone.

La storia contemporanea la conosciamo bene. Il successo di iOS è sotto gli occhi di tutti, così come l’esplosione di Android, primo OS per diffusione in questo mercato, dopo solo 2 anni dalla sua commercializzazione. Nokia ha mantenuto la sua posizione di costruttore con la maggior quota di mercato mondiale, ma gli analisti interni ed esterni sanno bene che questi dati sono dovuti in gran parte ai più arretrati mercati emergenti. Con le spalle temporaneamente coperte la casa finlandese doveva approfittare di questi pochi anni di vantaggio economico per pianificare ed affondare un contrattacco tale da riprendere le redini del mercato.

Purtroppo però gli sviluppi di Symbian OS non hanno dato i frutti sperati e il progetto parallelo MeeGo, nato dalla fusione di Nokia Maemo con Intel Moblin, è rimasto solo nei bit di una distribuzione non adottata da nessun device. L’attesa e l’incapacità di reagire per tempo all’avanzata di iOS e Android ha contraddistinto in effetti anche Microsoft, arrivata a presentare Windows Phone 7 (la prima sostanziale evoluzione di Windows Mobile dal 2005) solo pochi mesi fa.

Qualcuno ipotizzava che Nokia potesse puntare su Android per il suo futuro, ma l’idea era ovviamente sbagliata in quanto ciò l’avrebbe portata a giocare una partita alla pari con Samsung, HTC, LG e gli altri, visto che Google non avrebbe mai accettato di legare il suo OS open-source ad un unico produttore. Cosa restava da fare? Ecco come i nemici sono diventati amici: alleati nell’hardware, nel software e nei servizi finché il mercato non li separi. La speranza è quella di creare un nuovo ecosistema, un terzo polo in grado di posizionarsi tra iOS ed Android. Il piano avrà effetto sul medio-lungo periodo, ma entro 1 anno avremo i primi risultati tangibili e in un paio d’anni una integrazione quasi completa. Nokia impiegherebbe non troppo tempo a creare un device con le specifiche sufficienti a far girare Windows Phone 7, ma il progetto delle due aziende è ovviamente più ambizioso.

Nokia e Microsoft diventeranno partner “privilegiate” (anche se per il momento non esclusive) e ciò significa che tenteranno di far confluire in un’unica piattaforma hardware e software anche i loro relativi servizi, come Bing e Bing maps, zune e xbox live da una parte e Nokia maps ed ovi store dall’altra. Non necessariamente la collimazione sarà completa e pervasiva, ma in gran parte senza ombra di dubbio. Probabilmente Microsoft non avrà motivo, almeno in prima battuta, di escludere la fornitura in licenza del proprio OS anche agli altri costruttori. Basterà fare come Google che ha iniziato con l’app Mappe su iOS, ma poi l’ha arricchita ed ottimizzata maggiormente solo su Android (almeno per il momento..). Microsoft potrebbe sfruttare Nokia per la sua indiscutibile capacità costruttiva ed affinare il suo OS aggiungendo caratteristiche e funzioni non disponibili per gli altri costruttori. Ma a questo punto perché Samsung e gli altri dovrebbero produrre ancora terminali con Windows Phone 7 ottenendo un prodotto “minorato” (pagando anche le licenze) invece di sfruttare il già più popolare, completo, rodato e gratuito Android?

È una bella scommessa questa di Nokia-soft, vedremo se sapranno giocare bene le loro carte per ottenere il massimo nel minor tempo possibile. Prima cioè che Android ed iOS facciano ancora un altro passo avanti nel futuro lasciando i due colossi a raccogliere per l’ennesima volta le briciole di quel mercato che un tempo era il loro regno incontrastato.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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