Verso la fine del 2010 alcuni degli sviluppatori di OpenOffice.org hanno salutato Oracle ritenendola non in grado di supportare in modo corretto il futuro sviluppo della famosa applicazione da ufficio open-source. È stato così creato il gruppo The Document Foundation ed il progetto LibreOffice. Dopo una fase di beta non troppo lunga (dopotutto il codice di base è sostanzialmente invariato), il 25 gennaio è stata rilasciata la prima versione definitiva, la 3.3 (mantenendo dunque il riferimento alla numerazione “ufficiale” di OpenOffice). Oracle chiaramente non approva, ma intanto il progetto LibreOffice continua ad ottenere consensi di importanti partner come Google. Ed anche alcune famose distribuzioni di Linux come Red Hat e Novell si sono dette intenzionate a sostituirlo ad OpenOffice.org nelle future build.
LibreOffice è già disponibile per Mac OS X anche con localizzazione italiana. Non aspettatevi grandissimi cambiamenti rispetto l’ultima versione di OpenOffice.org, ma sappiate che gran parte della comunità di sviluppatori indipendenti sta velocemente spostando la propria attenzione sul nuovo progetto. LibreOffice ha già ora una maggiore compatibilità con i formati office, migliorate funzioni di esportazione, più font e clipart. Graficamente il cambiamento si nota ancora molto poco, ma questo è solo l’inizio. In futuri aggiornamenti saranno probabilmente accorpati anche alcuni progetti indipendenti come i plugin Go-oo e OxygenOffice Professional (che implementa VBA).
Ad Oracle rimane il nome OpenOffice.org, ma pare proprio che la sostanza e i futuri sviluppi si vedranno nel nuovo progetto.
Sul fronte Microsoft invece, la nuova versione di Office 2011 per Mac sta andando piuttosto bene, anche a fronte di un prezzo di vendita decisamente non a buon mercato. Segnalo però agli interessati che la versione DVD Home & Student in Italiano oggi si trova su Amazon.it a 89,29€ spedizioni incluse, probabilmente la migliore offerta del mercato.