Dopo un lungo periodo di sovrapposizione di molteplici formati di memorie esterne amovibili per fotocamere e simili, le SD si sono imposte come standard di riferimento per il mercato consumer (le compact flash rimangono più affidabili e sono ancora predilette nelle fotocamere pro). Difficilmente chi le compra conosce a menadito tutte le sigle che le accompagnano e molto spesso mi accorgo che gli utenti rimangono delusi dalle velocità di trasferimento. Qualcuno è arrivato anche a confonderle con le SSD, complice probabilmente il nome simile, pensando dunque che avessero le medesime doti velocistiche.
Tempo fa provai ad installare OS X su una pendrive USB, ma l’avvio richiedeva quasi 10 minuti. Si sa che queste non sono molto veloci e l’USB 2.0 rappresenta comunque un collo di bottiglia. Il bus dei recenti lettori di SD, compresi quelli dei Mac, è molto più ampio. Ma quando si acquista una memoria non tutti sanno dove guardare per valutarne le prestazioni. E su questo ambito ci sono un paio di falsi miti da sfatare.
Il taglio: SD, SDHC, SDXC
Le sigle appena citate non si riferiscono alla velocità, ma alla capienza:
Sigla | Dimensione |
---|---|
SD | fino a 2GB |
SDHC | da 2GB fino a 32GB |
SDXC | da 64GB fino a 2TB |
Da notare che le SDXC sono nativamente inizializzate in ExFAT, altrimenti non si potrebbero gestire tagli così grandi (anche se il limite di 2TB è per il momento solo teorico e non è stato raggiunto da nessun prodotto in commercio).
La velocità in passato: classe 2, 4, 6, 10
Per la velocità si userebbe invece un altro parametro: la classe. Questo valore non è però così chiaro e determinante come ci si potrebbe aspettare. In effetti anche la classe 10, quella più elevata, stabilisce solo un limite minimo di velocità di 10MB/s.
Classe | Velocità minima |
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2 | 16Mbit/s (2MB/s) 13x |
4 | 32Mbit/s (4MB/s) 26x |
6 | 48Mbit/s (6MB/s) 40x |
10 | 80Mbit/s (10MB/s) 66x |
Se considerate che un HDD interno da 2,5″ con velocità di rotazione da 5400rpm raggiunge i 40MB/s e che questi sono a giusta ragione considerati “lenti”, capirete che anche Classe 10 non significa necessariamente velocità. Queste sono sicuramente sufficienti per i tradizionali usi su foto/videocamere, ma non adatte come estensioni di memoria per un computer e men che meno per l’installazione di un sistema operativo (come ipotizzato inizialmente).
Tuttavia queste sono velocità minime e nella classe 10 troviamo prodotti molto differenti. I prodotti più venduti al momento sono quelli con velocità di 18MB/s (120x) e 20MB/s (133x), di cui si trovano elementi piuttosto economici come la Transcend da 16GB a circa 25€ spedizioni incluse. In entrambi i casi si tratta di SDHC, perché di taglio compreso tra 2GB e 32GB, in classe 10 (la velocità è superiore a 10MB/s).
La velocità futura: UHS-1, UHS-2
Per arrivare a velocità più consistenti la sigla da ricercare sulle SDHC/XC è un’altra:
Sigla | Velocità |
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UHS-1 | da 25MB/s a 104MB/s |
UHS-2 | da 104MB/s a 312MB/s |
Per queste ovviamente i prezzi salgono e una SanDisk Extreme Pro UHS-1 da 16GB (45MB/s) costa oltre 70€. Oltre ad un a maggiore velocità di trasferimento di foto e video, una memoria del genere inizia ad essere valida anche come piccolissima (e costosa) memoria supplementare. Non sarebbe così impensabile anche l’installazione di un OS su queste perché considerate che se la velocità di picco di 45MB/s è più o meno quella di un buon HDD da 5400rpm, qui non vi sono i limiti meccanici di movimento della testina, per cui la scrittura/lettura in random è nettamente più veloce ed è la cosa che fornisce agli SSD il boost che conosciamo.
Nei prossimi mesi sono attesi prodotti veramente interessanti come quello di Delkin riprodotto in foto a destra, una SDHC da 32GB in standard UHS-1 da ben 95MB/s (633x).
In definitiva per scegliere la vostra memoria valutate in primo luogo a cosa vi servirà e il transfer-rate di cui avete bisogno, successivamente per la scelta analizzate non tanto SD/SDHC/SDXC che indicano solo il taglio. E neanche la classe, visto che tutto sommato sotto la 10 non scenderei e sopra di questa vi è ancora un mondo di possibilità con prodotti lenti e veloci. Non fidatevi tanto delle sigle insomma, piuttosto cercate e verificate il crudo dato relativo alla velocità di scrittura/lettura.
Ecco un interessante grafico trovato in rete:
Alcune considerazioni a margine:
- le SD acquisiranno maggiore duttilità e flessibilità con tagli e velocità maggiori, per cui nel prossimo futuro ne sentiremo parlare sempre di più anche al di fuori di foto e videocamere probabilmente
- ho accennato più volte alla possibilità di un OS su SD: l’idea è assolutamente applicabile in via sperimentale (magari per testare un nuovo OS), ma ricordate sempre che le Secure Digital avvolte in un sottile strato di leggera plastichina, non sono certo memorie a cui affidare dati importanti (è piuttosto facile che si rompano)