Le conseguenze della frenesia: MacBook Pro danneggiato

Tra notizie, recensioni e qualche guida, andiamo avanti giorno dopo giorno con l’avventura di SaggiaMente. Ma chi vi scrive non è necessariamente così saggio. Non voglio dilungarmi troppo sulle ragioni che portano la frenesia nelle mie giornate, ognuno avrà le sue e, tutto sommato, nessuno fa più di quanto riesca. O almeno è così che si dice. Ad ogni modo ho nel tempo portato all’ennesima potenza i normali meccanismi che un po’ tutti instaurano per massimizzare l’utilità delle proprie azioni. Vi sarà capitato, giusto per fare un esempio spicciolo, di lasciare un cassetto aperto finché andate nell’altra stanza a prendere qualcosa da riporvi. Immaginate ora di applicare questo semplice comportamento ad ogni movimento/azione che compite durante il giorno…

Effettivamente nell’arco di 24h si possono fare 5, 10 o 20 “cose” a seconda dell’organizzazione personale, ma non è affatto detto che farne di più sia la cosa migliore. Sopratutto se poi…

Ho messo lo zaino nel portabagagli dell’auto, ho preso l’iPad dall’alloggiamento in cui era risposto insieme al MacBook Pro ed ho lasciato la zip aperta. Tanto stavo andando a casa per qualche minuto e sarei rientrato in macchina a breve, dove avrei rimesso l’iPad al suo posto e chiuso la zip. Almeno questa era le teoria…

Preso da altri pacchi e pacchetti, rientrano in auto ho portato l’iPad con me e non l’ho rimesso al suo posto. Ma quando ho ripreso lo zaino dal portabagagli, mentre parlavo e portavo delle buste, l’ho messo in spalla senza pensarci. Risultato? MacBook Pro letteralmente volato a 3 metri di distanza strisciando sul duro asfalto. È proprio quello che ho recensito qualche giorno fa, quello da cui ora vi scrivo. Il top case è ora scalfito da numerosi graffi lunghi e profondi, specie nelle zone angolari.

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Potete immaginare vero la tristezza derivante da un danno simile quando sei consapevole di essere l’unico responsabile? Ora sono alla ricerca di qualche soluzione “coprente”, che non mi ricordi ad ogni sguardo quanto sono stato “sciocco” (visto l’orario vi risparmio il termine che avevo pensato inizialmente). Ma la cosa più tragicomica è che avevo qui con me la pellicola protettiva della Wrapsol per il MacBook Pro 15″ e che, proprio in virtù dei miei programmi mentali, contavo di applicare lunedì.

Mi fermo qui. Ognuno troverà la sua morale da questa breve storia. Per quanto mi riguarda continuo a fustigarmi qualche altra ora. Passo e chiudo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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