Recensione: Tokina AF 100mm f/2.8 AT-X PRO D macro su Nikon D3 e D7000

La recensione di un obiettivo è materia piuttosto tecnica. Senza per nulla volerci sostituire a chi da anni testa con professionalità lenti di ogni genere iniziamo su SaggiaMente, in punta di piedi, a parlavi di qualche obiettivo che ho avuto il piacere di testare in prima persona. Il linguaggio sarà più semplice possibile e cercheremo di standardizzare le prove al fine di ottenere valutazioni omogenee ma non andremo a spaccare il capello su MTF e risoluzione, rimandando per questi aspetti più tecnici ai siti di genere.

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Ad inaugurare sarà il Tokina AF 100mm f/2.8 AT-X PRO D macro. Dietro questo lungo nome di cela un obiettivo macro adatto sia alle reflex a pellicola, che alle DSLR full-frame ed APS-C. Lo abbiamo testato su due differenti corpi: Nikon D3 (FX) e Nikon D7000 (DX) dove il FOV Crop 1,5x lo rende equivalente ad un 150 mm in formato 135. È disponibile anche con attacco Canon ma in questo caso il moltiplicatore sarà 1,6x, raggiungendo quindi i 160mm.

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L’obiettivo ha valore massimo di apertura f/2.8 ma come tutti i recenti Macro la luminosità scende quando si focheggia da molto vicino, fino ad arrivare ad f/5. Volendo approfondire questo aspetto che, ripeto, è comune a tutti i gli obiettivi Macro spinti di recente costruzione, vi consiglio di leggere l’ottimo articolo Naturalmente Vicini ad opera di Riccardo Polini.

Caratteristiche
Costruzione ottica 9 elementi / 8 gruppi
Focale / Apertura 100mm f/2.8 max f/32 (9 lamelle)
Messa a fuoco Motore non incluso, sfrutta quello della camera
Dimensione filtri 55mm
Distanza minima di messa a fuoco 30cm (macro 1:1)
Dimensioni 73mm x 85mm (540gr)
Corpo e costruzione Ottima, metallo e plastiche molto dure e resistenti
In dotazione Paraluce cilindrico
Altre caratteristiche
  • Ghiera di messa a fuoco con selezione AF/MF
  • Scala delle distanze a vista
  • Limitatore di messa a fuoco

La costruzione, come per gli altri obiettivi AT-X di Tokina, è di ottima qualità. Molte parti in metallo, compreso l’anello, e plastiche decisamente robuste. La ghiera di messa a fuoco è ampia e situata in una posizione avanzata molto comoda. È morbida e precisa nel movimento ed include il classico meccanismo per la selezione AF/MF per il quale basta spostarla verso di sé per attivare il fuoco manuale e verso l’esterno per quello automatico.

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Non include il motore di messa a fuoco, per cui si farà affidamento su quello della camera. La rumorosità non è particolarmente contenuta e il barilotto fuoriesce avvicinandosi al soggetto. La distanza di lavoro per la messa a fuoco si riduce quindi drasticamente arrivando a poco più di 10 cm. Sul corpo è presente la scala delle distanze a vista e un selettore per limitare l’area di messa a fuoco nel caso non serva un macro spinto, con la conseguenza di ridurre l’escursione e quindi la velocità dell’AF.

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Distorsione
Come ci aspetta per questo genere di obiettivi, la distorsione è veramente minima e trascurabile. Verificabile solo al computer e in ordine minore allo 0,0%.

Vignettatura
Ovviamente la resa su FX e DX su questo aspetto è molto differente dal momento che il sensore APS-C taglia via l’area esterna. Sulla D7000 è veramente minimo già a f/2.8 e impercettibile da f/4 in su, mentre sulla D3 a f/2.8 è visibile, meno ad f/4 e praticamente assente da f/5.6 in su. Vediamo il comportamento su entrambi i corpi in prova con questo specchietto riepilogativo.

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Risoluzione
Già ad f/2.8 le performance del macro 100mm di Tokina sono eccellenti con perdite agli estremi veramente minime. Ad f/5.6 si raggiungono i risultati migliori, mentre si inizia a perdere qualità da f/16 in su (in particolare f/22).

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Aberrazioni Cromatiche
Solitamente questo è uno dei punti deboli delle lenti Tokina. In effetti per essere un obiettivo Macro si nota una presenza di aberrazioni cromatiche laterali leggermente accentuata, tuttavia non rappresenta un reale problema, specie perché in camera bianca il problema può essere eliminato totalmente.

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Bokeh
Per un’obiettivo macro la resa nelle aree fuori fuoco può diventare importante quando vi sia la giusta lunghezza per i ritratti ed una buona luminosità, come in questo caso. Non è certo uno degli aspetti determinanti per un obiettivo macro, ma farà piacere sapere che il Tokina si comporta discretamente bene anche sotto questo aspetto.

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voto 4Conclusioni
Tokina ha realizzato un obiettivo macro dalle prestazioni eccellenti, in un corpo robusto e con un prezzo veramente allettante. Migliore in costruzione e materiali rispetto il Tamron AF 90mm SP Di macro f/2.8 e praticamente paragonabile al Sigma AF 105mm EX DG macro. A livello qualitativo la resa di tutte queste lenti è molto simile, si tratta di scegliere in relazione ad alcune caratteristiche peculiari del corpo o del prezzo di mercato (che comunque è allineato). Con un’ottica da 100mm lo scatto a mano libera è veramente difficile perché ho riscontrato un tempo medio minimo di esposizione 1/160 per non ottenere foto mosse. Ciò significa che per poter chiudere un po’ il diaframma la luce ambientale deve essere abbondante. In questo senso diventa veramente interessante il Nikkor AF-S 105mm f/2.8G IF-ED VR Micro, il quale integra il sistema di stabilizzazione ottica Nikon di seconda generazione (4 stop). Questo è inoltre l’unico con internal focus tra quelli citati (la dimensione rimane costante) e con motore di messa a fuoco silent-wave. Potendo scegliere insomma, quest’ultimo offre caratteristiche complessive migliori, seppure costi praticamente il doppio. Decisamente buono il rapporto qualità/prezzo di questo Tokina che consiglierei ad occhi chiusi.

Costi
Il prezzo di mercato è intorno alle 400€, praticamente allineato ai prodotti equivalenti di Tamron e Sigma. Tutti e tre offrono veramente tanto per il loro costo.

PRO
ico.piu.png Rapporto prezzo/qualità eccellente
ico.piu.png Molto nitido a tutte le aperture e con pochissima decadenza ai bordi
ico.piu.png Materiali e costruzione eccellente

CONTRO
Pro Messa a fuoco rumorosa e lenta (ma questo è normale vista la lunga escursione)
Pro L’allungamento del corpo riduce in modo drastico la distanza di lavoro, non particolarmente adatto per foto naturalistiche di animali/insetti che si sentono minacciati

In quasi un anno di possesso di questa lente l’ho usata quasi esclusivamente in studio e per gli scatti macro che avete visto nelle mie recensioni. Per cui non ho immagini particolarmente artistiche da farvi vedere, anche se sul web ne troverete molte. Tuttavia sto inviando in questo momento alcune foto d’esempio scattate al volo di recente mentre lo testavo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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