Quanto è verde la nostra mela preferita? Lungi da me parlare di programmi sulle reti nazionali italiane, voglio concentrarmi invece sull’impatto ambientale di un’azienda come la Apple.

Pagina Apple sull'ambiente

Apple è una delle aziende che sembrano interessarsi di più al tema del rispetto dell’ambiente, le numerose pagine dedicatevi sul sito ufficiale ne sono un chiaro esempio. Come prevedibile le informazioni sono chiare e dettagliate, supportate da dati empirici e non da facili allusioni ad un futuro migliore. Viene fatto notare, ad esempio, che la maggioranza delle emissioni inquinanti (97% del totale) provengono dal ciclo di vita di un prodotto — produzione, trasporto, uso — e non dagli uffici in cui viene progettato. Apple, perciò, preferisce concentrare le sue forze nel miglioramento di questa fetta più grande.

Per costituzione, l’azienda di Cupertino ha un vantaggio che si rivela fondamentale rispetto alle altre grandi aziende tecnologiche: produce sia software che hardware; si può così permettere il lusso di ottimizzare il primo in ogni dettaglio per meglio sfruttare le capacità del secondo. Un esempio sono i chip A4 e A5 — utilizzati in iPad e iPhone, i quali permettono minimo consumo di energia in rapporto alla potenza erogata.

La cura del minimo particolare è esemplare anche in questo campo; Apple, infatti, ha reso disponibili delle schede (in PDF) dettagliate riguardo l’impatto ambientale di ogni singolo prodotto.

Ma è solo Apple che si interessa così tanto all’ambiente? La risposta è “no”, ovviamente. Anche gli altri colossi come Google, Samsung, Hp, ecc… combattono ogni giorno la battaglia per “ripulire” la produzione e i propri prodotti al fine di migliorarne l’impatto ambientale. C’è da fare a questo punto, però, una puntualizzazione riguardo a questa “corsa” verso il verde: sebbene le varie pagine e/o dichiarazioni possano indirizzarci a credere che le maggiori aziende abbiano a cura queste tematiche nobili, la verità è ben diversa. Sono distinguibili due motivi principali:

  1. Negli stati più sviluppati c’è una crescente cultura dell’ambiente che tende a premiare e a favorire coloro (aziende e privati) che ne hanno più cura.
  2. L’Unione Europea e il Congresso USA spingono maggiormente verso le energie rinnovabili, il riciclo, ecc… tramite normative sempre più stringenti.

La situazione, comunque, è particolarmente buona per Apple, infatti essa si classifica sempre in buone posizioni nelle classifiche stilate da organizzazioni addette. Non tutto è oro quel che luccica però: un recente report di GreenPeace mostra che il “nuovo” datacenter costruito dal colosso di Cupertino in North Carolina è tra i peggiori (in quanto a efficenza) possibili, in gran parte perché costruito in uno stato che sfrutta quasi solo energie “sporche” come carbone e petrolio, invece che le rinnovabili.

Report di Greenpeace

Come è possibile vedere dall’immagine, Apple totalizza un indice di circa il 6%, tra i più bassi.

Quale futuro ci attende, dunque? È ovvio che Apple, in quanto azienda che ricerca i propri profitti, privilegerà sempre le strade economicamente più favorevoli rispetto a quelle più costose e rispettose dell’ambiente. E, a dirla tutta, è difficile criticarla. La nostra speranza è perciò avere sempre più cura di scegliere prodotti “verdi” e, soprattutto, sperare che UE e USA mettano in atto politiche sempre più severe delle attuali.

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