Cloud sì, cloud no. I nostri dati sono realmente al sicuro?

Non credo esista geek che non ami Dropbox, uno dei migliori software degli ultimi anni. Dropbox è gratuito, veloce, affidabile, e sicuro. Uhm, “sicuro” forse non del tutto, dopo il problema di ieri

Dropbox logo large

Per chi non ne fosse al corrente, ieri in seguito ad un aggiornamento di routine è stato introdotto un bug in Dropbox che permetteva a chiunque di entrare in un account, indipendentemente dalla correttezza della password. In teoria, quindi, sarebbe bastato ad un malintenzionato conoscere la vostra email per accedere a tutti i dati personali salvati nel servizio.

È arrivata l’ora di rivoltarsi, diventare dei moderni luddisti e armarci di asce e distruggere i nostri computer? Non proprio. So che molti anti-cloudisti avranno un sorriso maligno in viso, ma un problema del genere non è tanto diverso da un furto del proprio portatile. Ovunque siano i vostri dati sono a rischio, c’è poco da fare.

Comunque, non per questo possiamo arrenderci e desistere dal difendere i nostri dati sensibili. Per farlo ci sono varie metodologie, ma che li teniate sul computer o su Dropbox il consiglio principale è uno: criptateli. Esistono vari servizi web che permettono criptaggio e successiva sincronizzazione su Dropbox, ma sarebbe ironico affidarsi ad un altra “cloud” per difendersi dai problemi di sicurezza di una “cloud”. Il mio consiglio è, quindi, di proteggere documenti importanti con app opensource e multi-piattaforma come TrueCrypt.

Fate uso di altri sistemi di offuscamento dei dati? (sia offline che online)

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