Iniziano finalmente ad arrivare anche le configurazioni personalizzate per gli iMac 2011, che in precedenza avevano tempi di spedizione alquanto lunghi. Macworld ha potuto mettere sotto torchio un iMac di tutto rispetto: 27″, con il Core i7 da 3,4 GHz, 16 GB di RAM e l’SSD da 256 GB. Il risultato lo incorona come il più veloce Mac di sempre, almeno per ora.
Il verdetto è stato ottenuto eseguendo il benchmark SpeedMark 6.5, che consiste di vari test, tra cui duplicazione di file, compressione e decompressione di ZIP, encoding tramite iTunes e importazione tramite iPhoto e iMovie. Il campione di riferimento era il Mac Pro del 2010 con Xeon a 6 core da 3,33 GHz, che aveva totalizzato 263 punti. Il nuovo iMac, pompato con il massimo dei componenti opzionali, arriva a 298. Va comunque detto che in test dove si prediligono i core rispetto alla potenza pura, come quelli di GeekBench, il Mac Pro rimane in vantaggio grazie allo Xeon da 6 core più Hyper-Threading. Quando però si tratta di compiti che riguardano fino a 4 core l’iMac non dà scampo al suo grosso collega, un risultato sicuramente molto interessante.
A confermare gli ottimi risultati di questo iMac arriva anche Macrumors, grazie al video di un lettore che ha saggiato le potenzialità del computer aprendo a raffica quasi tutte le applicazioni presenti in OS X e testando le prestazioni dell’SSD. Non di certo un test molto scientifico, ma comunque sufficiente per dimostrare come si comporta l’iMac “Ultimate”, come l’ha definito Macworld:
Ad onor del vero, vanno dette però due cose. La prima è che il Mac Pro testato aveva sì 6 core, ma era anche in configurazione mono-processore. Tuttavia, le configurazioni bi-processore avrebbero fatto peggio nei test a task singolo, in virtù delle minori frequenze di cui dispongono, dunque per la potenza pura in termini di GHz il leader tra i Mac Pro è rappresentato proprio dallo Xeon 6-core mono-processore. La seconda, sempre per i Mac Pro, è che ci si trova di fronte a modelli dello scorso anno, non ancora aggiornati, dunque con i prossimi non è affatto detto che l’iMac mantenga il suo vantaggio. Perciò, caro iMac, goditi questo primato finché i tuoi fratelloni te lo lasceranno fare!