L’ultimo ad uscire chiuda la porta e spenga le luci

23 Marzo 2011: Bertrand Serlet, vice presidente senior della divisione Mac di Apple decide di lasciare l’azienda dopo 22 anni. La motivazione: “voglio dedicarmi meno sui prodotti e più sulla scienza”.

14 Giugno 2011: Ron Johnson, la mente dietro i famosissimi negozi di Apple, decide di lasciare l’azienda. La motivazione: diventerà CEO di JCPenney (altra catena di negozi).

21 Giugno 2011: John Herbold, uno dei principali creatori di iCloud, lascia Apple dopo quattro anni di lavoro. La motivazione: “[…] ora voglio applicare l’esperienza imparata ad Apple nel difficile compito di migliorare la salute delle persone”.

LeatherHoles Apple

Cosa sta succedendo ad Apple? Solitamente l’addio dei grandi e (meno grandi) nomi alle aziende di appartenenza è un chiaro sintomo di un problema più grande, spesso il fallimento delle stesse. Negli ultimi anni sono stati vari gli esodi di massa nel campo dell’IT, moltissimi dipendenti hanno deciso di lasciare la nave prima di affondare con essa. È anche questo il caso? Apple è un’azienda in crisi? Ha ragione il mercato a non comprare azioni e farne arrivare il valore al record negativo di 315$?

Di solito sono un catastrofista, non perdo occasione per intravedere la morte della mia azienda preferita. Stavolta però sono ottimista e credo di avere qualche dato a supporto della mia visione. Il tema più importante rimane uno: può Apple sopravvivere senza Jobs? Mi sono già posto questa domanda su Saggiamente, e ho concluso che sì, può farcela, anche grazie alla lungimiranza dello stesso Jobs. Altro tema scottante è quello del mercato: Apple non sembra avere la fiducia degli azionisti. Non sono un esperto o un broker quindi non ho una opinione ben precisa in merito, ma so che Apple ha più di 70 miliardi di dollari in cash, abbastanza per sopravvivere (anche azzerando i guadagni) fino al 2020, altri dieci anni.

Infine, la questione della fuga di dipendenti. A mio avviso anche questa non è affatto preoccupante, per un motivo su tutti: nessuno dei tre grandi nomi ha lasciato Apple per entrare in una azienda concorrente (Google, Facebook, Amazon); hanno, invece, optato per un proseguimento di carriera che poco ha a che vedere col precedente impiego.

Il futuro (almeno quello prossimo) di Apple non dovrebbe essere a rischio, quindi tutti gli estimatori dell’azienda di Cupertino possono continuare a dormire sogni tranquilli.

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