Windows 8, il sistema “doppiogiochista”: contro Lion e anche contro iPad, ma solo dal 2012

In un momento così importante quale il WWDC 2011, il cui inizio è previsto per domani, è bene parlare, anche per capire come Apple potrebbe muoversi in risposta, anche di quanto ha mostrato la concorrenza pochi giorni fa. Alla conferenza D9, infatti, Microsoft ha presentato Windows 8, la prossima versione del sistema operativo made in Redmond, con un’anima che potrei definire un po’ “doppiogiochista”. Voglioso di mantenere intatta la sua leadership nel settore desktop, dunque scontrandosi con Lion, ma voglioso anche di mostrare un volto più tablet-friendly. Paradossalmente, a giudicare da quanto visto in Rete, ad aver apprezzato maggiormente la presentazione sono stati gli utenti Apple e non quelli Microsoft. Un fatto curioso? Sicuramente, ma forse nemmeno tanto inaspettato: in questo articolo si proverà a capire il perché.

Steven Sinofsky, nel presentare le nuove peculiarità di Windows 8, ha parlato di una doppia possibilità per la creazione di applicazioni: una classica, in pratica quella usata sino a oggi, e una basata su HTML5 e Javascript, per applicazioni sia web che offline. L’interfaccia, chiaramente ispirata da Windows Phone 7, porta anche sui PC le cosiddette “tiles”, definibili come un incrocio tra applicazioni e widget, pronte all’uso per la consultazione della posta, dei social network e di altro ancora. Il tutto nel famoso “Metro style”, che da un po’ caratterizza Microsoft, alla ricerca di una propria identità in mezzo alle copie (alcune fatte in passato proprio a Redmond).

Il cuore di tutto è Internet Explorer 10, ottimizzato proprio per una esperienza touch. Il passaggio tra una applicazione e l’altra è fluido e avviene attraverso uno “swipe” da sinistra verso destra. In un modo simile a quello offerto dalla funzionalità Aero Snap presente già in 7, è possibile suddividere lo schermo tra due applicazioni: contrariamente a Aero Snap che posiziona le finestre suddividendo lo schermo in due metà, qui lo spazio da suddividere tra le applicazioni è ridimensionabile a piacimento. Per chi avesse bisogno dell’interfaccia normale, è fattibile in qualsiasi momento tramite una apposita “tile” chiamata Desktop. La cosa più importante, però, è che questa doppia modalità sarà disponibile sia su piattaforma Intel che su quella ARM, in cui Windows, escludendo la versione ridotta CE che è totalmente differente dalla versione più conosciuta basata su NT, fa la sua prima assoluta.

Tutto inaspettato, sorprendente? Almeno per quanto mi riguarda, no. Questo è quanto avevo scritto circa un mese fa:

Di fatto, è una strada radicalmente diversa da quella di Apple: mentre la strada a Cupertino sembra quella di voler portare a una unione di Mac OS X e iOS a livello di esperienza d’uso, la strada a Redmond è quella di portare a una unione di piattaforma. Nelle intenzioni di Microsoft, Windows 8 dovrà adattarsi automaticamente e adeguatamente al contesto in cui viene eseguito, che sia il solito bestione super-carrozzato o che sia un tablet compatto.

Da questo punto di vista, Windows 8 sta rispettando le previsioni. Una piattaforma unica, con una esperienza unica, dal piccolo tablet con ARM alla workstation con 8 core.  Ma ciò che molto probabilmente ha colpito vari utenti è la sua interfaccia. Al di là di quel viola orripilante utilizzato nella demo, ha una grafica innovativa, fresca, ma soprattutto indipendente. Microsoft non ha negato che l’iPad è un punto di riferimento, per il settore tablet. Al contrario di altri tentativi visti, però, si cerca di prendere una strada completamente diversa rispetto a quella di prendere spunto dai prodotti Apple e riadattare soluzioni già viste. Al contrario di Apple, inoltre, Microsoft sta osando mutare la pelle dei suoi prodotti in profondità, con un nuovo stile che spesso risulta pulito e consistente, se ben implementato. E’ pur vero che il detto “Squadra che vince non si cambia” è sempre valido e ciò vale non solo per iOS, il quale graficamente si può dire non sia mai cambiato tanto tra la prima e l’attuale versione, ma anche per Windows stesso che per anni ha mantenuto il suo solito paradigma. Da questo punto di vista, dunque, oltre alla qualità della dimostrazione effettuata, tanto di cappello a Microsoft, che per una volta da ispirata può diventare ispiratrice. Ma c’è un ma e lo spiego subito.

Come molti, sia in ambito Apple che in ambito Microsoft, hanno fatto notare, il fatto che ad un certo punto per avviare Excel siano dovuti andare nella normale interfaccia stile Windows 7 cozza troppo con il tutto. Perché cercare di mostrare una interfaccia fresca, innovativa, consistente, quando poi per aprire un documento si deve tornare al solito vecchio paradigma con menu Start, desktop e barra delle applicazioni? Personalmente, se uso una interfaccia, mi aspetto di poterci fare tutto quanto sia possibile. Se devo passare su un’altra interfaccia anche semplicemente per aprire un documento, il gioco finisce subito. Va benissimo, dunque, l’animo “doppiogiochista” di Windows 8, ma a patto che le interfacce siano indipendenti l’una dall’altra, che io possa avere una buona ma distinta esperienza d’uso qualsiasi sia l’interfaccia che scelgo e soprattutto che le applicazioni installate siano utilizzabili con entrambe le interfacce in maniera proficua ed efficace.

Che insegnamenti potrebbe trarre Apple, dal tutto? Difficile dirlo. Se volessero dare una risposta vera e propria alle intenzioni di Microsoft, la logica prevederebbe iOS diventare una sorta di layer grafico per Mac OS X, da poter utilizzare al posto della più classica interfaccia con barra dei menu, desktop, finestre e Dock. Un layer grafico che però non disturbi l’altro, che conduca una vita completamente separata, a parte il condividere lo stesso sistema e le stesse applicazioni. Insomma, per controbattere Windows 8 Apple dovrebbe agire proprio come Windows 8, puntando all’unione di piattaforma. Tuttavia, conosciamo Apple proprio per il suo “Think different”, per agire diversamente dalla concorrenza: perché comportarsi come Microsoft, dunque? Probabile quindi che iOS e Mac OS X proseguiranno nella loro convergenza grafica, ispirandosi l’un l’altro, ma senza arrivare a una piattaforma unica e integrata. iOS girerà dove è previsto iOS, Mac OS X girerà dove è previsto Mac OS X e così le rispettive applicazioni. Ciò che ho scritto nell’articolo di Aprile linkato più sopra non cambia nemmeno oggi: per ora non si può dire se uno tra Windows 8 e Mac OS X Lion sia il migliore. Ma in generale non si può nemmeno parlare di chi abbia il modello vincente: sono diverse visioni, una già di successo, l’altra che potrebbe averlo proprio grazie al suo carattere di novità e alla sua forma. Insomma, difficilmente Windows 8 e iPad si pesteranno i piedi a vicenda: più probabilmente, ad avere grattacapi saranno Google e i suoi cavalli di battaglia, ossia Android e il debuttante Chrome OS, che si ritroveranno con un pericoloso concorrente dotato indubbiamente di maggior potenziale tecnico e anche maggiore know-how complessivo. Rispetto a Lion e iPad differenti esperienze d’uso, ma soprattutto differenti tempistiche: 8 uscirà di fatto un anno dopo e forse anche qualche mese in più, logico pensare che mostrerà maggiori cose, dovrà per forza farlo. Questo tempo servirà inoltre a smussare tutti gli angoli negativi visti qualche giorno fa, tra cui proprio il fatto di dover andare nella solita interfaccia con Start per aprire semplicemente un documento. E Windows Phone? Già, proprio lui, che fine farà, soprattutto dopo il tanto annunciato “Mango”? A quanto pare, Microsoft ci crede ancora, lasciandogli il compito di contrastare iOS nel mercato smartphone. In futuro, però, non è da escludere che possa godere del trattamento “Windows 8”, portandolo sulla stessa piattaforma della versione per PC e tablet.

Ad ogni modo, non manca molto per sapere come e soprattutto se Apple intenda rispondere. Alle 19 di domani Jobs parlerà e le carte saranno svelate. L’eterna sfida Apple-Microsoft sta dunque per aprire un nuovo interessante capitolo, che ovviamente spero sia a vantaggio di tutti gli utenti, sia di una che dell’altra che di entrambe, categoria nella quale ricade il sottoscritto. Appuntamento dunque a domani sera per sapere cosa tirerà fuori Jobs dal suo iCilindro.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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