Ora che Lion è in Golden Master, manca davvero poco al rilascio definitivo. La data più gettonata è il 14 Luglio: una ipotesi più che plausibile, dato che il sistema è pronto. Già ora, però, è conveniente capire se vale la pena aggiornare subito a Lion oppure aspettare un pochino. Ecco qui un articolo che affronta i principali casi possibili in cui è preferibile aggiornare o meno a Lion.

Non sempre, infatti, è saggio aggiornare subito il sistema operativo. Così come in altri casi è praticamente inutile aspettare e non godersi sin dal principio le novità apportate da Lion. Ovviamente l’articolo è rivolto a chi è interessato a Lion: se non si è interessati, il consiglio naturale è quello di rimanere a Snow Leopard, che rimarrà un buon sistema operativo ancora per un bel po’ di tempo. Detto ciò, affrontiamo i vari casi.

Chi vuole l’ultima novità
Se si è spesso e volentieri degli early-adopter e piace sempre essere al passo con gli ultimi ritrovati della tecnologia hardware e software, Lion è sicuramente da avere. L’aggiornamento vale sicuramente i suoi 23,99 €. Essere early-adopter ha però uno spiacevole inconveniente: in caso di bug rognosi, si rischia praticamente di fare i Beta Tester a pagamento fino alla .1. Tuttavia, la passione val bene qualche rischio.

Esito finale: aggiornare.

Chi preferisce un sistema stabile e maturo
In pratica, l’esatto opposto dell’early-adopter. Qui c’è poco da fare: ogni nuova versione di OS X, come capita comunque alle nuove versioni di tutti i sistemi operativi, come regola generale, non si presenta subito matura fuori dalla scatola, anche se nel caso di Lion non c’è alcuna scatola. Ricordiamo l’esordio parzialmente infelice di Snow Leopard, con il bug legato all’account guest che poteva portare a perdite di dati. Purtroppo, benché nel testing si cerca di essere il più accorti possibile e di eliminare la maggior parte dei bug, qualcosa può sempre sfuggire. In sostanza, soprattutto se si usa il Mac per lavoro, meglio aspettare la .1 o anche la .2, di certo Snow Leopard non sarà abbandonato a sé stesso.

Esito finale: aspettare almeno l’aggiornamento .1.

Chi ha a che fare quotidianamente con tante applicazioni
Finché parliamo di usare iPhoto, iMovie, Pages, Word e applicazioni “comuni”, non c’è problema. Ma quando scomodiamo applicazioni professionali o anche di versioni non proprio all’ultimo grido, c’è il rischio dell’incompatibilità. Non è un rischio da prendere sotto gamba: passare a un nuovo sistema operativo per poi ritrovarsi con un programma essenziale e non funzionante è una perdita di tempo e produttività. Ad aiutarci nel capire se vale la pena di fare il salto o meno c’è RoaringApps, una sorta di grande tabella che mostra i programmi compatibili e incompatibili con Lion. Basta digitare il nome del programma e premere Invio. Se vi sono incompatibilità con una o più applicazioni usate quotidianamente, meglio valutare per bene la situazione: o aspettare che l’applicazione venga resa compatibile o valutare la strada del dual boot con Leopard/Snow Leopard.

Esito finale: se emergono incompatibilità, aspettare aggiornamenti o fare il dual boot.

Chi usa Rosetta
Brutte notizie per chi fa ricorso a Rosetta: in Lion non è presente, nemmeno come download opzionale. In pratica, Lion sembra sancire il definitivo stop al supporto per i PowerPC, tagliando fuori le applicazioni più vecchie. I consigli, qui, sono essenzialmente due: o rimanere a Leopard/Snow Leopard o, se si vuole comunque Lion, fare il dual boot. Se fossimo in una situazione con due Mac, uno Intel e uno PowerPC, sicuramente tutto sarebbe molto più comodo: il secondo lo potremmo destinare all’uso di quella applicazione. Consideriamo inoltre, se e quando è possibile, l’aggiornamento a una versione più recente compatibile con i Mac Intel.

Esito finale: tenere una versione precedente o fare il dual boot; considerare la possibilità di un Mac PowerPC da destinare allo scopo o passare a una nuova versione dell’applicazione.

Chi è rimasto a Leopard
Non tutti sono passati a Snow Leopard: c’è chi comunque è rimasto al vecchio Leopard. Ovviamente, qui non stiamo parlando di coloro che l’hanno dovuto fare per necessità, ossia gli utenti PowerPC, ma di coloro che l’hanno fatto per scelta, ossia hanno preferito rimanere a Leopard e non passare a Snow Leopard. A meno che non vi siano complicazioni, come quelle citate sopra, l’aggiornamento è consigliato. Ormai Leopard è praticamente alla fine del suo ciclo vitale e molti nuovi software non sono più compatibili con esso. Eventualmente, per chi ricorre anche nella categoria degli amanti di sistemi maturi e stabili, è comunque possibile un passo intermedio: dato che legalmente per ottenere Lion bisogna passare da Snow Leopard e dal Mac App Store, è possibile acquistare Snow Leopard e utilizzare quello nel frattempo che arrivano i primi aggiornamenti .1 o .2 di Lion portandolo alla maturità. Da tenere conto che ogni volontà di passaggio legale a Lion deve sottostare a un passaggio intermedio a Snow Leopard, a sua volta legalmente acquistato anch’esso.

Esito finale: aggiornare è più che consigliato; se però si preferisce attendere un sistema maturo, passare per un periodo a Snow Leopard e solo successivamente a Lion.

Chi ha un Core Solo o Duo
Cattive notizie: Lion ha definitivamente tagliato i ponti con i Core Solo e Duo, lasciando i primi Mac Intel privi delle novità. Ci vuole almeno un Core 2 per poter usufruire di Lion. Volendo, con molta pazienza e tenacia sembra essere possibile far andare Lion anche sui vecchi Core, ma bisogna cavarsela bene con la modifica di file plist e altre parti dedicate del sistema, peraltro senza avere la certezza di un buon risultato. Da tenere a mente, inoltre, che dai tentativi più recenti effettuati è emerso che il Finder è stato reso disponibile solo a 64-bit. Poiché il Finder è una parte alquanto essenziale nell’uso di OS X, la sua mancanza costituirebbe un handicap piuttosto pesante. Il consiglio, qui, non è un consiglio vero e proprio: non c’è niente da fare, se si vuole Lion bisogna cambiare Mac. Altrimenti si rimane a Snow Leopard.

Esito finale: cambiare Mac o rimanere a Snow Leopard, non vi sono altre scelte.

Ovviamente, l’ultimo caso si applica anche ai PowerPC, che già da Snow Leopard erano stati tagliati fuori dalle nuove versioni di OS X. O si cambia Mac o si lascia Leopard, che però è davvero diventato quasi del tutto obsoleto.

Con questo articolo dovremmo aver coperto perlomeno i principali casi che si possono trovare nel mondo Mac in merito al passaggio a Lion. In sostanza, comunque, la regola globale è aggiornare consapevolmente. 23,99 € sono un ottimo prezzo e possono invogliare all’aggiornamento immediato, ma se si ricorre in uno dei casi citati sopra è bene valutare un attimo la situazione e poi decidere se vale la pena aggiornare o meno. Pronti a far ruggire il Mac?

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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