Circa due mesi fa parlavo di come Apple avrebbe potuto rivolgersi altrove per la produzione del prossimo processore ARM per gli iDevices, l’A6, data l’ormai insanabile frattura con Samsung. Considerati poi i recenti sviluppi, è probabile che anche se si raggiunga un accordo extragiudiziale i rapporti tra le due aziende difficilmente torneranno come prima. E quella che era una possibilità ormai è una certezza: Apple cerca una nuova casa per gli A6.
Il simpatico fotomontaggio di 9 to 5 Mac fa da sfondo alle nuove informazioni dall’Estremo Oriente riportate da DigiTimes, che indica come Apple stia cercando non solo un partner per la produzione del processore ma anche uno per il packaging. Se per la produzione è già stata scelta ufficiosamente TSMC per il packaging dei circuiti l’azienda di Cupertino sta effettuando visite presso l’azienda taiwanese SPIL specializzata proprio in questo settore. A quanto pare, le visite sono state piuttosto proficue per Apple e anche se non c’è alcuna ufficialità sembra proprio essere destinata ad aggiungere SPIL tra i suoi partner.
Del processore A6 si sa poco: le indiscrezioni più gettonate lo vedono come un quad core, in linea con le altre soluzioni ARM in arrivo il prossimo anno. Maggiori certezze vi sono invece sul processo produttivo: sarà a 28 nanometri con una implementazione della tecnologia a transistor tridimensionali curata da TSMC, che a quanto pare non lascerà l’esclusiva a Intel e al suo tri-gate su questo nuovo processo di fabbricazione. Più dilatati i tempi: report recenti indicano addirittura giugno 2012 come possibile rilascio del nuovo processore, facendo così slittare pesantemente l’iPad 3 oppure costringendo Apple ad usare ancora l’A5, eventualmente in una versione leggermente riveduta e a maggiore frequenza, anche per la prossima versione del tablet.
A proposito dell’A5: sempre secondo quanto ha dichiarato DigiTimes, anche l’attuale processore è passato alle cure di TSMC, pur non abbandonando le fabbriche coreane. Ad ogni modo, i tempi in cui Samsung era una importante partner di Apple sembrano essere stati definitivamente lasciati alle spalle. Del resto, quando si è in guerra tutto è considerato lecito.