Un iMac da meno di 1000 €: perché sì, perché no [AGGIORNATO]

Tutti i giorni la Apple-sfera è bombardata da rumor su rumor, che francamente rende poco interessante riportarli, tanto uno dice il contrario dell’altro. Però quelli più interessanti e veritieri valgono la pena di essere analizzati. Quello di oggi riguarda gli iMac ed a portarlo alla luce è 9 to 5 Mac.

Si prevede un modello al di sotto dei 1000$ (presumibilmente anche sotto i 1000€) orientato principalmente al mercato educational. Integrerebbe un processore dual core da 3,1 GHz, che presumo sia un Core i3 2100 dato che è l’unico dual core Sandy Bridge che ha esattamente 3,1 GHz (ci sarebbe anche il 2105, che però ha la HD Graphics 3000, inutile per gli iMac dato che Apple usa ormai da un bel po’ solo schede discrete). Ad accompagnare il processore ci sarebbero 2 GB di RAM, 250 GB di hard disk e una Radeon HD 6750M da 256 MB. Tutte le caratteristiche andrebbero così a posizionarlo sotto l’attuale iMac base.

Come ho scritto sarebbe riservato solo al mercato educational. Ma perché limitarlo lì? Io credo che un iMac da 899-999 € sarebbe un ottimo entry-level, che potrebbe portare l’all-in-one di Apple a un notevole incremento di vendite. Inoltre, potrebbe competere ancor meglio con i concorrenti del settore PC, che certamente non si aspetterebbero di vedere un iMac sotto la fascia critica dei 1000 €. Insomma, consentirebbe ad Apple di diventare molto più di massa rispetto a oggi (non è un mistero che l’azienda non voglia più essere solo “per ricchi” ma puntare a un mercato decisamente più ampio). Ci sono, però, delle osservazioni da fare.

La prima riguarda la RAM. 2 GB di base sono davvero pochi in ambito desktop. In tutta sincerità, ormai vedo solo alcuni netbook offrire quel quantitativo di memoria, mentre il resto è praticamente standardizzato sui 4 GB. Perché limitarsi, dunque? Se proprio si vogliono recuperare abbondantemente i costi di quei 4 GB, si vada a risparmiare sulla GPU: se l’iMac dev’essere di fascia bassa, si può lasciare perdere la Radeon. Puntando al Core i3 2105 invece che al 2100, si può avere la HD Graphics 3000 che per un uso di base va più che bene.

Fatte queste osservazioni tecniche, però, ne vengono anche altre più pratiche. La prima riguarda il prezzo. Dev’essere ben posizionato, altrimenti si rischia l'”effetto MacBook bianco”: aggiungendo 100-150 € si ottiene un iMac migliore. Ecco perché il prezzo ideale dovrebbe essere almeno 949 €, in modo da distanziarlo sia fisicamente che psicologicamente dalla soluzione superiore. E il Mac mini? Si salverebbe se si adottasse l'”accorgimento” della HD Graphics al posto della Radeon: mettendo la 6750M nell iMac “da discount”, anche tenendo 2 GB di RAM e non 4, si manderebbe praticamente fuori mercato il mini da 799 € in virtù del sopraccitato effetto. Usando invece l’integrata Intel, si terrebbe il mini con la 6630M ben distanziato e specifico. Una sorta di aut-aut: se si vuole la grafica discreta a meno di 1000 € e per il display si trova un’altra soluzione, c’è il Mac mini; se si vuole invece il display integrato nello chassis del computer e si è disposti a rinunciare alla grafica discreta, c’è l’iMac dual core base.

Concludendo, un iMac del genere avrebbe senso anche nel consumer? Sì, ma solo con scelte accorte da parte di Apple. Un iMac 21,5″ con Core i3 dual core da 3,1 GHz, 4 GB di RAM, hard disk da 250 GB e HD Graphics a meno di 1000 € ha senso. Un iMac 21,5″ con Core i3 dual core da 3,1 GHz, 2 GB di RAM, hard disk da 250 GB e Radeon HD 6750M a meno di 1000 € è meglio invece se ne stia nel solo mercato educational, onde evitare un nuovo “caso MacBook bianco” con i mini. Questo nuovo modello dovrebbe arrivare alla chetichella il 16 agosto, secondo 9 to 5 Mac: ammesso arrivi sul serio, mancano pochi giorni per sapere cosa ha in mente Apple a riguardo. Sperando si ricordi anche dei Mac Pro.

EDIT:

Contrariamente a quanto diceva 9 to 5 Mac, il nuovo iMac è già disponibile sull’Educational Store, come segnala Macrumors. A livello di componenti esattamente come era stato pronosticato da 9 to 5 Mac, a 999 $. A conti fatti, è un bene che sia solo nel mercato Educational. Sull’Apple Store normale avrebbe azzerato le vendite del Mac mini da 799 €.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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