iPhoto vs Photo Gallery, sfida di interfacce tra Apple e Microsoft

Di recente abbiamo discusso sulle interfacce delle applicazioni facendo un rapido confronto tra il minimalismo Apple ed il funzionalismo (lo chiamerò così) alla Microsoft. Ognuno ha le proprie opinioni in merito e chi vi scrive preferisce nettamente le GUI pulite che sfornano i designer di Cupertino, anche a patto di dover raggiungere qualche comando di troppo con combinazioni da tastiera (cosa che, per inciso, mi ha sempre fatto piacere). Uno degli autori del famoso ZDNet, tale Ed Boot, è invece del parere diametralmente opposto e non fa altro che sfornare articoli su articoli per consolidare la sua tesi. In effetti proprio mentre noi parlavamo criticamente della possibile introduzione delle ribbon in esplora risorse di Windows 8, lui le elogiava con un ricco compendio di motivate riflessioni.

Sulla stessa scia si inserisce anche il confronto tra Windows Live Photo Gallery 2011 ed il nostro iPhoto ’11 nel quale l’autore domanda agli utenti il proprio pensiero ma, come me, non nasconde affatto la propria inclinazione verso la soluzione stilistica di Microsoft. La cosa mi ha veramente incuriosito ed ecco perché ripropongo qui alcuni punti salienti al fine di conoscere il vostro parere.

Intanto la maschera principale delle due applicazioni mostra una differenza sostanziale. In iPhoto viene gestita una libreria monolitica che contiene tutti i dati e ce li fa organizzare in eventi, facce, luoghi, ecc.. Tale comportamento fa perdere di vista la vera gestione e locazione dei file d’immagine su disco ed è facilmente causa di problemi quali duplicazione di foto o eccessivo appesantimento della libreria con le varie copie. Photo Gallery accede invece direttamente alla cartella Pictures e per cui, anche se il risultato non è ugualmente curato, ha per me un vantaggio di comprensibilità per l’utente.

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Anche Photo Library possiede la navigazione per metadati e proprio da questa viene fuori un’altra importante differenza. Per merito della Ribbon tutte le varie opzioni di catalogazione sono immediatamente visibili e raggiungibili. Il semplice ordinamento delle immagini in iPhoto richiede il passaggio dal menu, mentre sul rivale Microsoft ci sono i vari pulsanti diretti. Anche qui il vantaggio funzionale è evidente, seppure la presenza di quella grande barra superiore porti anche svantaggi. Abbiamo già evidenziato come con gli schermi widescreen l’occupazione di numerosi pixel verticali sia un totale controsenso, visto che riduce notevolmente l’area di lavoro, ma a questo va anche aggiunto un ulteriore tassello che riguarda la priorità dei livelli di comando. In una GUI che funziona ci sono diversi substrati e le funzioni meno necessarie vengono naturalmente messe in secondo piano rispetto le più importanti, così che queste ultime risultino essere poche, semplici, riconoscibili e memorizzabili. Quante volte cambiate i criteri di organizzazione di un evento?

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Un esempio abbastanza esplicativo è quello delle opzioni di modifica:

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Su iPhoto l’opzione di taglio si ottiene solo dopo aver cliccato su un pulsante di modifica, il quale apre una barra laterale con le varie opzioni. Tralasciando il fattore estetico, dove la soluzione Ribbon di Microsoft a mio avviso pecca da cima a fondo (background incluso), personalmente ho sempre trovato fastidioso questo doppio passaggio richiesto da iPhoto. Di contro una volta attivata la modalità modifica questa rimane attiva per tutta la sessione di lavoro e quindi lo svantaggio di un clic viene compensato dalla pulizia di navigazione quando non siamo interessati ad effettuare interventi sulle immagini. Sto cercando di sottolineare come il frutto dei due approcci non è di per sè bene o male e che anche la soluzione (che continuo a chiamare) funzionale alla Microsoft abbia notevoli punti favorevoli. A mio avviso il problema non risiede tanto nella logica di base ma nel risultato. Se cercate di condividere delle immagini su Facebook, giusto per fare un esempio, un conto è ottenere la finestrella con la lista di option ed input che vedete sulla sinistra (di dubbio gusto e comprensibilità) un’altra è il popup di iPhoto che vedete sulla destra:

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Un ringraziamento ad Ed Bott per lo spunto e le immagini è sentito e doveroso ma per prendere le parti di Microsoft e difendere quelle interfacce con attendibilità, penso sia necessario scindere la teoria dal risultato. Apple spesso esagera nel semplificare opzioni ed interfacce, questo è innegabile, ma finché non si dimostra di saper ottenere risultati ugualmente usabili, comprensibili e piacevoli anche perseguendo la teoria di “ogni funzione un pulsante”, allora preferisco imparare qualche scorciatoia da tastiera e fare, di tanto in tanto, un passaggio nei menu. Indubbiamente però, Apple rischia di essere anche vittima dell’estetica. Su iPhoto si vedono effetti che stupiscono, come quello della creazione di biglietti, calendari, libri:

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ma poi servono fiumi di articoli sui blog per spiegare come usare in modo proficuo le librerie che, per paradosso, sono state create proprio al fine di semplificare la vita agli utenti. Come sempre insomma, la giusta soluzione sta nel mezzo. Ma finché devo scegliere tra questi due estremi continuerò indubbiamente a preferire iPhoto.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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