MacBook Air 13 o MacBook Pro 13? Qual è il miglior portatile Apple per universitari?

Oggi Massimiliano mi ha posto una domanda interessante per la quale non ho una risposta ben definita e mi viene da dire “Gerry, richiedo l’aiuto del pubblico”. Da universitario si chiede: sarà meglio un MacBook Pro 13″ o un MacBook Air 13″? Potrebbe sembrare un quesito banale perché il piccolo Pro si propone come un computer più completo, ma io credo che andando in profondità la risposta non sia così scontata.

portatile-per-universitari

Intanto iniziamo dal prezzo dei rispettivi modelli base, considerando ovviamente che potrebbe usufruire di sconti in quanto studente nello Store Education. Sono richiesti circa 100€ in più per acquistare un Air con schermo di pari dimensione del Pro e già questo, in alcuni casi, potrebbe essere sufficiente per fare la propria scelta.
Ipotizzando di segnare un punteggio, potremmo dire: Pro 1 – Air 0

Fino a qualche tempo fa il portatile prediletto per scopi scolastici era il MacBook bianco. Orfani del “bianchino”, ormai uscito dal listino Apple da qualche tempo, il Mac che più gli si avvicina sul fronte economico è l’Air da 11″ (900€ sullo store edu). Personalmente ho avuto modo di testare il piccoletto sia nel 2010 che nel 2011 e devo dire che l’ho trovato assolutamente soddisfacente. Anche lo schermo, che può sembrare numericamente piccolo, ha una risoluzione sovrapponibile a quella del Pro da 13″ ed un’area di lavoro sufficientemente godibile. Consiglio a tutti di provarlo dal vivo prima di giudicare ma capisco bene che scegliere un 11″ come unico computer possa far sorgere non pochi dubbi. Tornando invece in tema per il nostro confronto l’Air da 13″ offre nativamente un display che potremmo definire HiRes, identico per risoluzione a quello del Pro 15″ base:

  • Air 11″ (formato 16:9) 1366 x 768 = 1.049.088 pixel
  • Pro 13″ (formato 16:10) 1280 x 800 = 1.024.000 pixel
  • Air 13″ (formato 16:10) 1440 x 900 = 1.296.000 pixel

Il confronto sugli schermi non è da prendere sotto gamba. Dopotutto è quello ciò che vedremo durante ogni secondo di lavoro al computer. Il mio personale parere è che nell’aggiornamento del Pro 13″ del 2011 Apple abbia fortemente sbagliato a non utilizzare un pannello della medesima risoluzione di quello proposto con l’Air 13″; anche se in forma opzionale, doveva comunque essere presente. Non voglio farvi credere che il Pro 13″ sia un dramma da questo punto di vista, dopotutto lo si usa da lunghissimi anni con questa risoluzione, ma proprio per questo è ora di aggiornarlo. Ci si può lavorare, comunque, ma dopo qualche ora su un Air 13″ nel passaggio al Pro si percepisce una netta differenza, sembra quasi che il display sia più sgranato e grossolano.
Ed ecco che la sfida ritorna in parità: Pro 1 – Air 1

Per dimensioni e peso il confronto è impietoso. Il Pro rimane un portatile sottile, ben costruito e, tutto sommato, non troppo pesante. Tuttavia l’Air su questo aspetto è insuperabile. Ha praticamente creato una nuova categoria di portatili e lo stesso è così ridotto da stupire. Il peso inoltre è quasi dimezzato con 1,3Kg contro 2Kg. Per chi sta sempre in viaggio è una manna dal cielo ed anche per gli universitari la differenza in spalla è notevole.
Aggiorniamo il nostro score: Pro 1 – Air 2

La batteria viene proposta in entrambi in casi con una durata di 7 ore. C’è chi è convinto che il Pro duri di più e chi giura che il suo Air una volta sia stato accesso ed operativo per oltre 10 ore. Effettuare una verifica in condizioni perfettamente identiche è piuttosto difficile ma io propendo per una parità. Dopotutto sappiamo che Apple con le durate dichiarate si tiene piuttosto larga, ma è lei stessa a metterli sullo stesso piano. Un altro aspetto su cui propendo per un ex aequo è sul comparto grafico: entrambi i modelli adottano la Intel HD Graphics 3000 con 384MB di SDRAM DDR3 condivisa.

Per quanto riguarda la connettività il Pro ha un interessante asso nella manica che è la Firewire 800. Probabilmente con il prossimo aggiornamento ad Ivy Bridge (se ne parla orientativamente per la metà del 2012) l’adozione diffusa delle USB 3.0 sui Mac potrebbe rendere obsoleta questa porta, sempre che nel frattempo la Thunderbolt maturi a dovere per fornire una alternativa efficiente per i professionisti. Allo stato attuale però, il Pro risulta essere più flessibile sotto questo aspetto. C’è anche da dire che in ambito universitario, visto che di questo stiamo parlando, potrebbe non sentirsi affatto la necessità di una porta Firewire, ma resta di fatto che l’Air ne è sprovvisto.
Direi che è il caso di segnare un altro punto: Pro 2 – Air 2

Per parlare di prestazioni ci aiutiamo con un piccolo grafico estrapolato dal Geekbench2 Browser.

geekbench

Ho segnato qualcosa in più del necessario per avere un quadro completo della linea Air, ma ai fini di questo confronto ci interessa il valore ottenuto dal Pro 13″ base (6471) e dell’Air 13″ base (5952). Entrambi i processori sono dual core e, come si può notare, il piccoletto se la cava egregiamente seppure con un clock inferiore. Inoltre c’è un aspetto determinante da considerare: tali dati riguardano le capacità di calcolo ma non tengono in considerazione l’incredibile speed-bump dato dagli SSD. Tradotto in soldoni significa che se il Pro 13″ risulta marginalmente più veloce quando la CPU è sotto stress (codifica video ad esempio) l’Air 13″ è drasticamente più reattivo in ogni ambito. Ormai avrete presenti i vantaggi degli SSD, visto che ne parliamo di continuo, e state certi che parliamo di differenze veramente evidenti nel quotidiano. I vantaggi che si ottengono superano nettamente lo svantaggio derivante da un’attesa di qualche secondo in più nell’esportazione di un filmato iMovie o di pochi istanti per la compressione di un corposo file zip (dove poi la maggiore velocità di scrittura bilancia parzialmente). Per assegnare un punteggio in questo ambito mi trovo dunque un po’ in difficoltà. Dal punto di vista di CPU il Pro 13″ è leggermente più veloce ma siamo sicuri di potergli assegnare un vantaggio quando poi ogni singola operazione, ad iniziare dall’avvio, richiede fino ad 8 volte (il valore è chiaramente approssimato) il tempo dell’Air 11″? Sinceramente, a rischio di attirarmi contro le ire di qualcuno, non ho nessun dubbio a dire che globalmente sul fronte delle prestazioni il Pro 13″ base, così come configurato, viene battuto a mani basse dell’Air 13″ base.
Dico quindi: Pro 2 – Air 3 (ma aspettate… non è finita)

Sapete dove il discorso appena fatto decade? Il MacBook Pro è molto più espandibile: basta aggiungere 77€ e si prende un OCZ Agility SATA3 da 60GB che si monta in un attimo. A quel punto si pareggia il conto sul fronte reattività grazie all’SSD e la differenza del processore, seppur non così evidente, ritorna a farsi sentire. Inoltre si possono realizzare anche differenti combinazioni. Abbiamo parlato di un disco di soli 60GB in effetti, ma nel Pro si può anche utilizzare un adattatore come l’optibay per inserire l’HDD originale di 320GB al posto del SuperDrive. In questo modo si ottiene la velocità del disco solido per sistema operativo ed applicazioni e la maggiore capienza di un hard disk tradizionale per l’archiviazione. Inoltre anche la RAM, che di base è di 4GB su entrambi, sul Pro può essere facilmente aumentata ad 8GB. A voler fare le cose per bene dovremmo dire che la spesa aggiuntiva così lievita e viene meno il presupposto iniziale per il quale abbiamo assegnato un punto al Pro per la maggiore economicità. Inoltre il confronto in oggetto si basa esclusivamente sui modelli base, di contro però l’espandibilità rimane un pregio, sia nell’immediato che nel futuro: se dopo qualche tempo si dovesse decidere di migliorare le performance del proprio Mac, con l’Air si potrà solo cambiare SSD (ma quelli mSATA costano cari) mentre con il Pro si avrà maggiore flessibilità.
Rimettiamo dunque la sfida in pari con un: Pro 3 – Air 3

Con la versione del 2011 il MacBook Air ha ripreso la tastiera retroilluminata ma continua (e continuerà) a non avere porta Ethernet, Superdrive e ricevitore infrarossi. L’assenza del lettore/masterizzatore è un punto a suo sfavore, questo è indiscutibile. Per quanto Apple si muova velocemente verso un futuro in cui questo non sarà più necessario (vedi installazione software e sistema operativo via web) oggi può ancora essere utile. Va detto che con meno di 30€ si prende un drive esterno efficiente (recensione) ma questo richiede comunque di portarsi dietro un altro “elemento”. A livello personale ognuno di noi potrà valutare diversamente tale assenza, c’è chi non la tollera e chi ci ha già fatto l’abitudine (coadiuvato in casi estremi dalla funzione Disco Remoto) ma rimane comunque una mancanza in ottica di un unico computer completo, almeno allo stato attuale.
Per questo motivo diciamo: Pro 4 – Air 3

Al termine di questo ipotetico incontro tra i due portatili pare vincere il MacBook Pro, ma va detto che ritengo non sia possibile asserire con fermezza che sia meglio l’uno o l’altro se non per se stessi, conoscendo quindi con esattezza le necessità che dovrà sopperire. Io sceglierei l’Air perché l’assenza del SuperDrive non mi pesa e perché sono ormai abituato ad appoggiarmi ad unità esterne per l’archiviazione. Avere più GB rimane un sogno per me, ma mai e poi mai preferirei un disco capiente ad un SSD. Inoltre per le mie attività e per il mio gusto, uno schermo con la risoluzione del Pro 13″ non è per nulla soddisfacente. E poi si potrà rimanere insensibili a tante cose ma chi si muove spesso adorerà la leggerezza e le dimensioni dell’Air. Per cui dopo aver fatto tutte queste considerazioni, sto dicendo che io non seguirei il punteggio ottenuto per la mia scelta. Il motivo è che abbiamo assegnato in modo asettico un punto per ogni caratteristica presa in esame ma, nella realtà, ognuno di noi può dare maggior peso ad una cosa piuttosto che un’altra.

In barba al voto ottenuto insomma, io sceglierei il MacBook Air. Ma sono quasi sicuro che la mia visione non sia quella più popolare e, probabilmente, i vostri commenti lo confermeranno.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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