Con iOS5 gli iDevice diventano PC-Free, ma cosa significa esattamente?
Le differenze iniziano dall’accensione che ora parte con una serie di step che consentono di configurare ed attivare un nuovo dispositivo senza collegamento ad iTunes. Se invece si vuole ripristinare i dati di backup allora si avranno due possibilità: collegare ad iTunes per recuperare le impostazioni precedenti o importare i dati direttamente da iCloud (è richiesta connessione WiFi).
Per spostare i nostri backup nella nuvola e poter eseguire successive attivazioni senza mai più passare da iTunes sarà necessario configurare il nostro dispositivo per salvare i dati su iCloud. A differenza di quel che potrebbe sembrare però, non è sufficiente accedere ad Impostazioni / iCloud ed attivare il backup per avviarlo.
Le condizioni che si devono verificare sono: collegamento WiFi attivo, iPhone collegato alla corrente e bloccato (cioè non utilizzato). Il meccanismo funziona bene se in casa avete una rete wireless disponibile perché così la notte lo mettete in ricarica e lui si esegue il suo bravo backup (che ricordiamo è progressivo, memorizza solo le variazioni). In tutti i casi appena si esegue il passaggio sul nuovo metodo di salvataggio da iTunes ad iCloud è fortemente consigliabile avviare un primo backup manualmente. Io ad esempio avevo avevo modificato l’impostazione ma non avendo attualmente una rete wireless a casa (sono ancora a mare aspettando di terminare la ristrutturazione in città) l’iPhone non aveva mai eseguito il suo primo backup su iCloud e dopo un ripristino di ieri son dovuto partire dal precedente backup su iTunes perdendo alcune modifiche degli ultimi giorni.
Il procedimento è molto semplice, una volta assicurata una connessione a internet via WiFi e collegato alla corrente (o anche al Mac) basta cliccare in Impostazioni / iCloud sul pulsante “Esegui backup adesso”:
Almeno così ci saremo assicurati delle solide basi da cui partire. E, personalmente, andrò di tanto in tanto a verificare la data dell’ultimo backup per sicurezza perché in queste due settimane di uso di iOS5 (prima avevo la beta) in studio l’iPhone è stato spesso collegato alla corrente con WiFi attivo e bloccato, ma non era successo niente.