Un Mac non è computer come l’iPhone non è un cellulare

Non troppo tempo fa, per trovare un articolo che parlasse di Apple si doveva sapere dove cercare. L’informatica però, nel senso più largo del termine, pervade sempre di più la società e quest’azienda (perché ricordiamolo, è un’azienda) ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’ultimo decennio. Così come in TV o nei giornali è ormai frequente sentir parlare di twitter o facebook, anche Apple e gli “iCosi” sono sulla bocca di tutti.

Negli ultimi giorni poi, le pagine su Jobs si sono sprecate, sia quelle di lode assoluta, ai confini del fanatismo, che quelle scettiche e aspramente critiche, a conferma che il cattivo gusto è ancora di casa in Italia. C’è chi ne ha dovuto parlare per lavoro e chi per il gusto di riempirsi la bocca di parole d’altri o pensieri saccenti. Ognuno ha voluto dire la sua, dal giornalista al gelataio.

Noi che seguiamo ogni giorno il mondo dell’informatica con un occhio di riguardo per Apple, ci sentiamo quasi feriti vedendo parlare di questo argomento persone che fino a ieri non sapevano neanche la differenza tra Mac ed OS X. E forse neanche oggi per la verità. È un po’ come quando in un dibattito il tuo avversario ti toglie le parole di bocca e ti lascia spiazzato. In questo caso però, le parole sono altre e, soprattutto, quelle sbagliate. E chi ha visto lo speciale di Agorà su Rai 3 di due giorni fa, sa bene cosa intendo. Una prosopopea di banalità sommate ad inesattezze.

Ho trovato invece un argomento interessante in un articolo segnalatomi da qualche amico su twitter (mi perdoni, non ricordo il suo nome) dove l’autore, Ciccio Rigoli, fa notare come le “cose” prodotte da Apple spesso finiscono per assumere una personalità “amichevole”. In verità hanno detto qualcosa di simile anche in quella trasmissione citata prima e a voler essere cattivi si potrebbe pensare ad un benevolo plagio di idee vista la pochezza del resto. Ma noi non siamo affatto cattivi e consideriamo semplicemente che si tratta di un’evidenza e, come tale, accessibile a tutti. In effetti se devi prendere l’iPhone lo chiami “iPhone” e non cellulare. Mentre se giochi con il tuo samsung omnia difficilmente dirai, “sto giocando con l’Omnia”. Lo stesso dicasi per il Mac, che non è un PC. Io accendo il Mac quando arrivo in studio e non il computer. Allo stesso modo chi ascolta la musica dall’iPod non lo chiama lettore musicale o player come farebbe con gli altri.

ipod

E come se questi prodotti si siano in qualche misura guadagnati l’esistenza su un piano superiore rispetto a quello del semplice oggetto. Attenzione a non fraintendere, non c’è niente di mistico, religioso o folle, semplicemente sono progettati, sponsorizzati e venduti con una tale cura che finiscono per ricevere una sorta di scintilla vitale dal proprio creatore. So già che qualcuno proverà dello sdegno a sentire una cosa simile ma qui non si cerca di promuovere il culto dell’oggetto perché si tratta si un semplice dato di fatto: i prodotti Apple si finisce sempre per chiamarli per nome, sia dai “pro” che dai “contro”. E non sono gli unici per la verità, me ne vengono in mente anche tanti altri come la Playstation o la Xbox ad esempio, che nessuno usa chiamare semplicemente “console”. Solo in Apple però, succede sempre, costantemente, per ogni singolo prodotto.

Beh, vi lascio. Spengo il Mac e leggo le risposte dell’iPhone…

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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