Gran parte delle novità di Lion ha interessato in modo diretto il flusso di lavoro. Modifiche di questo tipo sono più profonde e ostiche da digerire rispetto a quelle estetiche, specie per i professionisti. E di certo non aiuta il fatto che Apple tenda a limitare in modo netto la possibilità di scelta per l’utente, imponendo dall’alto la sua Vision. Questo approccio è amato ed odiato poiché anche se può risultare molto fastidioso è probabilmente una delle principali cause che ha reso possibile alcuni dei più importanti cambi di rotta dell’informatica (interfacce grafiche, mouse, abbandono floppy-disk, computer all-in-one, ecc..).
All’autosalvataggio, alla fine, ci si fa il callo. E se in più di un’occasione mi ha fatto imbestialire, ve ne sono state altrettante in cui mi ha salvato del lavoro e tempo prezioso. Una funzione che non mi piace affatto è il ripristino delle finestre applicazione, cosa che di norma tengo appositamente disattivata:
Genericamente non è malvagia come idea, ritrovarsi i file aperti nell’ultima sessione di lavoro, ma con QuickTime mi capitava di trovarmi di fronte almeno due filmati: quello appena aperto e quello precedente. Un inutile fastidio che si potrebbe evitare chiudendo l’applicazione con il tasto alt, ma alla fine anche questa è una cosa fastidiosa che ci si deve ricordare di fare ogni volta.
L’utente Edison Pepa ci ha però segnalato via email RestoreMeNot, un semplice pannello di preferenze in cui si possono aggiungere tutte le applicazioni per le quali non si desidera avere il ripristino.
In questo modo si può tenere la funzione generale attiva e disattivarla solo per quelle in cui ci crea più confusione che altro. Finalmente.