Grazie all’utente Kead del nostro blog ho potuto avere senza troppa fatica un Kindle Fire in Italia. Questo piccolo tablet da 7″ con OS basato su Android ma fortemente personalizzato da Amazon, è tutto incentrato sull’ecosistema di contenuti offerti dal grande store che negli States ha tutta una serie di servizi aggiuntivi legati all’acquisto ed alla fruizione di musica, video e riviste, oltre ai già noti libri.

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Alle nostre latitudini Amazon ha per il momento introdotto solo la versione base del Kindle da 99€ con schermo e-ink in bianco e nero da 6″. Per chi ha intenzione di esplorare la lettura digitale l’inchiostro elettronico è quanto di più simile esista rispetto l’esperienza classica di lettura. E con un software di una incredibile semplicità il Kindle diventa quasi come un amichevole elettrodomestico di casa, adatto a tutte le età. Il Fire, seppure in misura minore, è ancora valido per la lettura, così come lo è in fondo l’iPad, ma fornisce la possibilità di accedere a tutto il bacino di contenuti multimediali nel catalogo Amazon, oltre che alle classiche “app” che lo aprono verso ulteriori funzioni. Di certo il prezzo di $199 (probabilmente 199€ se mai arriverà in Italia) ingolosisce alquanto per un device economico ma che monta un più che valido display da 7″ IPS da 1024×600 pixel ed una CPU Texas Instruments da 1GHZ dual core Coretex A9 con 512 MB di RAM. Tuttavia mantenendo l’OS originale ci si fa piuttosto poco e anche le funzioni aggiuntive vengono limitate dalla mancanza di cam, gps, connettività 3G, ecc..

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Fare una recensione vera e propria non potendo sfruttare la reale natura del tablet mi sembra fuori luogo. Purtroppo anche con un account USA viene riconosciuta la località in qualche modo e, probabilmente anche a causa della carta di credito, italiana non riesco a procedere con l’acquisto di contenuti, neanche quelli a costo zero. L’unica soluzione che ho trovato è stata quella di inviarmi via email un link al download di un file manager come Astro che ho così eseguito ed installato dalla finestra “download” del browser. Via USB il Kindle Fire viene riconosciuto come memoria di massa (8GB) così ho copiato vari APK del Galaxy Note e poi li ho eseguiti con Astro, avendo così app del market ufficiale senza modifiche al file system. Più avanti probabilmente mi divertirò ad abilitare l’utente root ed a fare qualche modifica più profonda. Anche l’idea di provarlo con Ice Cream Sandwich è stuzzicante, seppure poi la mancanza di connessione dati, fotocamere, ecc.. diventerebbe più evidente con un “vero” e completo OS da tablet. Prima però vorrei provare l’imminente aggiornamento del sistema operativo di Amazon, atteso nei prossimi giorni.

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Molti sono giustamente incuriositi da questo Kindle Fire, così come lo ero io fino a poche ore fa. Cosa ci si può fare in Italia? Per questo motivo ieri sera, invece di crogiolarmi sul divano con qualcuno dei miei telefilm, ho provato a mettere in video le mie impressioni d’uso dopo 24h. Il tutto è registrato a braccio, senza uno straccio di linea guida, e per questo potrebbe risultare un po’ divagante e poco conciso. C’è anche qualche “refuso” qua e là, come quando chiamo il file manager “browser” ma spero possiate soprassedere: è il bello della diretta.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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