MacBook Air primi nelle vendite grazie agli SSD: mettiamoli di serie nei Pro!

I fatti ci dicono che il MacBook Air esiste da ottobre del 2008 ma che per due lunghi anni è stato un prodotto marginale, etichettato come portatile lento e costoso ma dal buon design. Ad eccezione dell’effetto meraviglia per la famosa “estrazione” da una busta da lettere, in pochi hanno lo hanno scelto perché a livello hardware offriva poco più di un netbook ma costava cifre improponibili. In effetti è uno dei pochissimi prodotti Apple ad aver subito un taglio sul prezzo di listino a mezza carriera, un taglio peraltro piuttosto consistente di svariate centinaia di dollari/euro.

MacBook-Air-Envelope

Con il modello del 2010 Apple ha introdotto tre importanti modifiche su questa linea:

  • il piccoletto da 11″
  • l’SSD di serie
  • un prezzo base leggermente più abbordabile

Con questa nuova ricetta le sorti dell’Air sono cambiate immediatamente e in meglio. Secondo i dati esposti da AppleInsider rappresenta attualmente il 28% di tutte le vendite di Mac, con un incremento anno su anno dell’838,6%. Cifre importanti che chiariscono anche quale sarà l’indirizzo della produzione Apple nel prossimo futuro. Questo significa che i rumor su un Air da 15″ potrebbero davvero concretizzarsi nel 2012 oppure che il restyling dei MacBook Pro li trasformerà in “Air Pro”: sottili e senza SuperDrive.

Il trend di vendite del portatile Apple supersottile continua ad essere in salita e l’arrivo di SandyBridge non ha fatto altro che rincarare la dose, migliorando in modo drastico le prestazioni. Eppure il segno positivo è apparso immediatamente già nel 2010 con delle macchine dotate di vecchie CPU Intel Core 2 Duo: il modello base montava addirittura la versione da 1,4GHz, lo stesso clock dello smartphone Galaxy Note per intenderci. Il motivo del successo lo abbiamo mostrato nella recensione del primo Air modello base e risiede senz’ombra di tutto nella fluida esperienza d’uso offerta dall’SSD.

I dischi allo stato solido si possono avere in opzione con qualsiasi Mac ma sono pochissimi quelli che lo scelgono. È la colpa di questo che considero un grande errore, specie nelle macchine più pompate, risiede in una pessima politica di Apple (pochi modelli e troppo costosi) e in una scarsa informazione degli utenti. Pensate che c’è ancora gente che dopo un articolo come questo ha il dubbio se montare o no un SSD perché tanto non usa file di grosse dimensioni. Però poi si stupiscono quando vedono un Air 11″ da 900€ che va più veloce del loro Pro 17″ da 2500€ (mi riferisco all’operatività “normale” fatta esclusione delle operazioni che richiedono l’uso massiccio di CPU). Ecco perché Apple dovrebbe fare una volta per tutte una scelta di campo e tirar fuori una nuova linea di MacBook Pro con un SSD da 64GB (anche più piccolo volendo) accoppiato ad un più capiente disco tradizionale per i dati. Lo spazio si può trovare facilmente usando dischi mSATA privi di case (come avviene negli Air), specialmente se dovessero decidere di togliere anche qui il SuperDrive, mossa che un po’ tutti ci aspettiamo, anche chi in realtà non vorrebbe.

Tirando le somme gli Air non vincono perché sono belli e sottili, lo erano già nel 2008, ma perché ora hanno gli SSD di serie. E allora ripetiamolo ancora una volta visto che repetita iuvant: +SSD -GHz!

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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