Apple e WiFi: probabile un nuovo standard di connettività nei prossimi Mac

Apple ha ormai livellato lo standard di tutti i suoi prodotti per quanto riguarda la connettività wireless allo stadio del Wifi N, che consente di raggiungere la velocità di trasmissione dati di 300 Mbps.

Come leggevo ieri sera su AppleInsider, per quest’anno si attende lo sbarco sul mercato dei primi prodotti che supportano lo standard successivo, il Wifi AC, che permette di raggiungere velocità molto superiori al suo predecessore, grazie allo sfruttamento di bande per la connessione da 2 a 4 volte più ampie  e a una trasmissione più efficiente dei dati grazie a una sofisticata modulazione, tanto da essere definito “Gigabit Wifi” (ovvero capace di raggiungere la velocità di 1 Gbps, il triplo dello standard attuale). Tra i vari produttori che hanno annunciato il supporto per la nuova tecnologia è presente Broadcom, ovvero il costruttore delle schede wireless di tutti i dispositivi Apple.

ibook-1999

Apple e il WiFi: una lunga storia
Apple, nonostante non sia stata la prima a commercializzare dispositivi con un antenna wireless incorporata, è stata sicuramente la prima a favorirne la diffusione di massa. Il primo prodotto dotato di scheda AirPort è l’iBook presentato nel 1999 da Steve Jobs.

Arrivato il momento della One More Thing, Steve sollevò il laptop dal tavolo a cui era appoggiato e lo tenne in mano come per mostrarlo meglio al pubblico, ma continuò a navigare su internet, con grande stupore della platea (sotto il video). Inoltre il dispositivo sfruttava già il protocollo 802.11b, che non era ancora stato ufficializzato all’epoca e lo fu soltanto sei mesi dopo.

Una cosa simile successe con il lancio dell’AirPort Extreme nel 2003, basata sullo standard 802.11g, che consentiva una velocità di trasmissione quintupla rispetto al predecessore, e che venne ufficializzato solo alcuni mesi dopo. Nel 2006 Apple mostrò un’anteprima della Apple TV, e molti pensavano che avrebbe dovuto affidarsi al WiFi N per lo streaming di contenuti, ma un fattore pesava contro questa possibilità: la tecnologia era ancora ben lontana dall’essere ratificata.

Apple lanciò il prodotto l’anno successivo, con il supporto al nuovo standard, e lo stesso fece con una nuova generazione di basi AirPort. Ammise inoltre che tutti i Mac Core 2 Duo rilasciati precedentemente all’evento supportavano la nuova tecnologia e distribuì poco più avanti i driver per abilitarla. A causa di un cavillo legislativo Apple fu costretta a vendere l’aggiornamento, almeno questa è la versione ufficiale, al prezzo cinque dollari. Dopo varie lamentele fu abbassato a due, finché tutti i nuovi Mac inclusero la feature direttamente usciti dalla fabbrica.

Il WiFi N fu reso ufficialmente uno standard nell’ottobre del 2009, ben tre anni dopo che Apple ebbe iniziato a utilizzarlo. Il fatto di aver adottato la tecnologia fin dagli inizi ha permesso ad Apple di migliorare continuamente il supporto ad essa, implementando ogni nuova possibilità, dalla trasmissione alla banda da 5 GHz, che non soffre delle interferenze che affliggono la più comune banda a 2,4 GHz. Nel 2009 Apple ha perfezionato la Time Capsule e l’AirPort Extreme, permettendo ad esse di trasmettere contemporaneamente su entrambe le frequenze (dual band). Il primo iPad supportava lo standard N, e così l’iPhone 4, sebbene quest’ultimo non sia compatibile con la banda a 5 GHz. I Mac “Thunderbolt” di ultimissima generazione hanno integrate ben tre antenne, che permettono di raggiungere velocità fino a 450 Mbps tramite il solo Wifi N a 5 GHz.

Le applicazioni “senza fili”Apple ha fatto largo uso della connettività wireless nei suoi prodotti, basti pensare alla possibilità di effettuare backup tramite la Time Capsule senza bisogno di collegarla fisicamente al Mac, o AirDrop, la feature inclusa in Mac OS X Lion. Insomma, Apple si è sempre dimostrata un passo avanti nella comunicazione wireless, lo sarà ancora una volta nel 2012? In quest’anno sono attesi aggiornamenti su tutte le linee di Mac a causa di Ivy Bridge. Insieme a nuove architetture, CPU e GPU più veloci, USB 3.0 e qualche, possibile ma non certo, ritocco estetico, potrebbe anche arrivare qualche sorpresa sul fronte connettività.

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