Recensione: Corel Aftershot Pro sfida Lightroom ed Aperture nella gestione fotografica

Se il nome Corel non vi dice nulla, allora probabilmente siete troppo giovani. Lo storica softwarehouse è stata impegnata in un lungo testa a testa con Adobe per le applicazioni legate al mondo della grafica e del disegno, anche se probabilmente non ha saputo sfruttare alcuni momenti commerciali a lei favorevoli. In tutti i casi quando c’è il nome Corel davanti ad un software mi aspetto che funzioni e bene.

Corel Aftershot Pro, già localizzato italiano, è disponibile per Mac, Windows ed anche Linux. È indirizzato al fotoritocco, alla post-produzione ed all’archiviazione fotografica ed anche se per costo si posiziona nella fascia economica, sotto i 90€, per prestazioni ed utilizzo sfida Aperture di Apple e LightRoom di Adobe che sono il punto di riferimento della categoria. Si installa molto velocemente su Mac ed è anche rapidissimo all’avvio, seppure lo abbia testato su una macchina non particolarmente recente: iMac Core2Duo del 2009. Crea la sua libreria e si è subito pronti a lavorare.

La disposizione dei pannelli, i colori, i comandi e le funzionalità ricordano da vicino il LightRoom di Adobe che dalla sua, oltre a raccogliere la notevole eredità di Photoshop, ha però anche il vantaggio di essere praticamente arrivato alla versione 4 (anche se in beta) ed quindi è sicuramente più “affinato” di Aftershot Pro. Ma Corel potrebbe essere in grado di colmare le lacune in breve tempo continuando lo sviluppo su queste già solide basi.

Corel AfterShot Pro e LightRoom: interfacce a confronto

confronto-adobe-lightroom-corel-aftershot-pro

Come ovviamente ci si aspetta da un’applicazione che che ha un “pro” nel nome, è in grado di gestire i RAW di molte fotocamere: con la mia Nikon D300 non ho avuto alcun problema nell’apertura e gestione dei file NEF, il formato grezzo di casa Nikon. Andando a verificare più approfonditamente sul sito Corel, ho notato che la maggior parte delle reflex, evil, bridge e compatte prosumer sono supportate, ma non tutte. Sicuramente verrà integrato il supporto ad altri modelli nel breve tempo (ricordo che questa è ancora la versione 1.0.0.39) ma se siete interessati meglio verificare se la vostra fotocamera è presente nell’elenco di quelle i cui file RAW sono processabili.

Ammetto di essere rimasto un po’ perplesso quando, andando a salvare un’immagine, ho scoperto essere presenti solo due opzioni: JPG o TIFF. Sono sicuramente due formati importanti e molto utilizzati, il primo produce file di buona qualità in pochi KB con compressione lossy ed il secondo richiede maggiore spazio ma conserva inalterata l’immagine con una compressione lossless (più indicato per l’archiviazione o per la stampa tipografica). In tutti i casi le opzioni sembrano troppo poche per un programma che si affaccia in una categoria già ricca di rivali blasonati. È bene ricordare che anche Aperture di Apple non usa i DNG e che sia questo formato che il PDF sono standard della rivale Adobe. Tuttavia Corel AfterShot Pro vorrebbe soddisfare fotografi e professionisti mentre alcuni di questi potrebbero trovarsi con un archivio di centinaia di file ingestibili.

Il comparto spazio colore offre la selezione più ricca possibile:

spazio colore

La selezione delle preferenze è ottima, consentendo personalizzazione accurata di tutti i parametri, dalla cache alle scorciatoie da tastiera. Le regolazioni come curve, livelli, contrasto, bilanciamento del bianco ecc.. ci sono tutte e sono facili da trovare, come pure non mancano i preset che consentono di operare attraverso scelte predefinite in modo semplificato. Inoltre sono presentati in modo chiaro e semplice risultando facilissimi da usare con buona soddisfazione anche dei neofiti del fotoritocco.

Se le funzioni di preset offrono risultati molto gradevoli, non è stato altrettanto facile arrivare agli stessi risultati agendo manualmente sulle regolazioni dei singoli effetti. Il minimo movimento del cursore incide in modo molto più deciso di quanto avvenga con Lightroom o Aperture, rendendo un po’ difficile la regolazione fine. Tra i filtri si trova il famoso “Noise Ninja”, per la riduzione dei disturbi, ed anche questo risulta essere molto deciso e quindi va adoperato con parsimonia, tende a far perdere molto dettaglio alle immagini.

Nel pannello standard ho trovato due funzioni interessanti: Livello Automatico e Perfectly Clear.

clear

Si trovano sotto l’istogramma e sono due comandi on/off che a quanto pare non consentono regolazioni intermedie. A differenza di ciò che accade in Camera RAW, dove quando si sceglie una regolazione automatica tutti i cursori si muovono sui nuovi valori impostati, qui non accade nulla ma si nota direttamente l’effetto sull’immagine e sull’istogramma. Per questo motivo sembra impossibile poter “dosare” l’applicazione.

Non mancano funzioni di alto livello:

  • si possono creare livelli di regolazione, qualità che si trova solo nei migliori software
  • non è stata dimenticata la correzione delle distorsioni degli obbiettivi (cosa che manca ad Aperture) con una larga selezione ed il riconoscimento automatico della fotocamera e delle lenti
  • supporta plug-in di terze parti
voto 4Conclusioni / Costi
Ho notato con piacere durante tutto il periodo di prova che il programma è sempre stato estremamente reattivo, sintomo di un’ottima progettazione di base. Stranamente non ho trovato tra le funzioni un filtro per la correzione degli occhi rossi, pur avendolo ricercato nell’help online che, a proposito, è in italiano e piuttosto ricco (qui trovare un’immagine d’esempio). Altra assenza ingiustificata la condivisione su canali sociali come Facebook o Flickr, ormai presente in tutti gli altri software concorrenti. Nota interessante la disponibilità per Mac, Windows e Linux che lo rende particolarmente appetibile negli ambienti misti. In conclusione Corel AfterShot Pro è un software assolutamente da provare perché potrebbe essere il vostro programma per il fotoritocco, la post-produzione e l’archiviazione fotografica. Il prezzo di 89,90€ è commisurato alle sue qualità ma senza dubbio Corel avrà modo di migliorare ulteriormente questa già buona applicazione con successivi aggiornamenti. E chissà se un giorno vedremo anche il famoso CorelDRAW o Corel PaintShop Pro su piattaforma Mac.

PRO
 Interfaccia gradevole e familiare, simile ad altre ma non priva di carattere e funzioni pratiche
 Molteplici regolazioni possibili
 Completamente localizzata in italiano (compreso l’help online!)
 Velocità di esecuzione e caricamento notevoli anche su hardware non troppo recente
 Il prezzo di 89,99€ è molto allettante
 Disponibilità multipiattaforma

CONTRO
Pro Manca la correzione degli occhi rossi
Pro Salva solo JPG e TIFF e non legge PDF e DNG
Pro Manca il lato social: nessuna integrazione con Facebook o Flickr
Pro Forse poco dosabile nelle regolazioni dell’immagine

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.