Apple e il 3D, un corteggiamento fatto di brevetti, ma anche di tanta attesa

Siamo in tema di San Valentino, vista la giornata di domani, e dunque perché non parlare di un flirt che è attualmente in corso, un po’ in sordina? Parliamo di Apple e della tecnologia 3D. Non è nuovo, questo corteggiamento: già tempo fa spuntarono brevetti relativi a interfacce tridimensionali per OS X, rimasti per ora, appunto, semplice carta o al massimo prototipi interni a Cupertino che possiamo solamente immaginare ma di cui non è possibile avere certezza. Ora sembra che questa passione si sia riaccesa, sempre con un nuovo brevetto. Vediamo in cosa consiste.

Il brevetto, di qualche giorno fa, è stato mostrato da PatentlyApple e indica che Apple starebbe lavorando a un sistema 3D per dispositivi iOS, basato sull’eye-tracking. Display a parte, molta della tecnologia è già disponibile oggi: l’azienda di Cupertino intende sfruttare elementi come videocamera frontale, GPS, accelerometro, bussola e sensore di luminosità per dare il migliore effetto 3D in ogni contesto possibile, in base alla posizione di device, occhi e testa e alla luminosità dell’ambiente circostante. A seconda di queste variabili l’iPhone “giocherà” con ombre e rilievi da dare ai singoli elementi dell’interfaccia grafica di iOS, consentendo in determinate posizioni di vedere anche cosa c’è sotto l’app in esecuzione in quel momento, ad esempio altre apps oppure la schermata home. Potremmo definirla una vera e propria finestra sul mondo virtuale, quindi, ben diverso dal classico concetto di finestra a cui le interfacce grafiche classiche ci hanno abituato.

Immagine da Engadget.

Avrà sbocchi pratici, questo brevetto? È possibile, ma è troppo presto per dirlo. Più che per l’iPhone, dove sostanzialmente risulterebbe più un eye-candy che una vera e propria utilità, questa potrebbe rappresentare una ottima tecnologia per il tanto chiaccherato televisore Apple. Tramite l’eye-tracking e il sensore di luce ambientale, infatti, l’immagine 3D risulterebbe tale in qualsiasi condizione, adattandosi naturalmente all’attuale posizione dell’utente. Ciò farebbe la felicità dei distributori di contenuti multimediali e delle major cinematografiche, che potrebbero così godere di un nuovo effetto speciale pronto ad aumentare la sensazione di realismo. Ma ci vorrà molto tempo: questa tecnologia darebbe il meglio di sé con i pannelli glasses-free, ossia senza la necessità di occhialini. Alcuni giorni fa, nelle nostre predizioni-gioco sul 2012 di Apple, ipotizzammo che il televisore non avrebbe subito puntato al 3D, proprio per mantenere una posizione attendista riguardo al glasses-free, per ora ancora troppo costoso ma sicuramente destinato ad avere costi minori e più vasta adozione nei prossimi anni. Insomma, il corteggiamento tra Apple e il 3D è ben lungo dall’essersi esaurito, ma, come si suol dire, se son rose, fioriranno.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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