Purtroppo, come ben sapete siamo stati costretti a un offline prolungato, che abbiamo deciso di rendere più sopportabile e anche più giustificabile con tutti i nuovi cambiamenti che vedete sul sito. Questo offline, però, ha comportato anche una brusca interruzione della nostra operatività, la quale riprenderà gradualmente tra oggi e domani. Il post che state leggendo va considerato come un recap, di quanto è emerso, in particolare per Mountain Lion, nel corso degli ultimi giorni. Altri articoli separati e più approfonditi per specifiche notizie seguiranno nei prossimi minuti.

Iniziamo questa sorta di rapido “megamix” con gli accertamenti relativi ai requisiti di sistema di Mountain Lion. Come riportato da Cult Of Mac, questa è la lista dei Mac non più supportati (espansa rispetto a quella nel link dopo altre scoperte):

  • iMac late 2006 (modello MA710xx/A)
  • Mac mini late 2007 (modelli MB138/A, MB139/A)
  • MacBook bianchi con Intel GMA 950 e X3100 (modelli MB061/B, MB062/B, MB063/B, MB402/A, MB403/A, MB404/A, MB402/B)
  • MacBook Pro con ATI Radeon X1600 (modelli MA609, MA610, MA611/A)
  • MacBook Air prima serie (modello MB003LL/A)

Tutti i Mac non citati in questa lista sono in grado di essere aggiornati a Mountain Lion. Per quelli non supportati arriva un lume di speranza dal forum di Macrumors, tuttavia la procedura è alquanto complessa e richiede comunque un secondo Mac di supporto compatibile con Mountain Lion per le prime parti.

Ad ogni modo, anche i Mac ufficialmente accettati dal prossimo sistema operativo di casa Apple potrebbero avere qualche limitazione. Come riporta 9to5 Mac, infatti, solo i più recenti Mac, quelli del 2011, sembrano essere in grado di gestire AirPlay Mirroring. Personalmente, posso confermare che sul mio MacBook bianco late 2009 l’opzione non è presente, dunque qui la funzionalità non dovrebbe essere supportata. Tuttavia, suscita perplessità il fatto che anche i modelli di Mac del 2010 sono al momento fuori dai giochi per quanto riguarda questa feature.

Torniamo un attimo, invece, a Lion e a quali funzioni nuove avrà in comune con la prossima versione di OS X. Safari 5.2 è disponibile in Beta per gli sviluppatori registrati e, fatta eccezione per le share sheets esclusive di Mountain Lion, anche sull’attuale sistema operativo in commercio presenta tutte le nuove funzionalità, come la barra unificata alla Chrome per indirizzi e ricerca, il più visibile pulsante Reader di colore blu e il supporto alle più recenti opzioni per la privacy come il famoso “Do not track”, affinché i nostri dati non possano essere tracciati dai siti web e soprattutto dai rivenditori di spazi pubblicitari online. Come si è visto, però, nel frattempo Google sembra un po’ aver giocato con la privacy degli utenti di Safari, argomento che sarà oggetto di un articolo separato. Per un po’ di funzioni guadagnate, però, ve n’è una persa: non sono più supportati gli RSS, per volere da parte di Apple di spingere più su Reader ed Elenco Lettura. Dato però l’uso ancora abbastanza diffuso degli RSS la rimozione farà discutere e non è da escludere che in caso di feedback negativi da parte dei tester questo supporto possa tornare in una prossima build.

Altra applicazione che sarà in comune tra Lion e Mountain Lion è la versione 4.3 di XCode, la cui novità principale consiste nella forma di distribuzione: se prima sul Mac App Store era offerto il solo installer, lasciando dunque l’installazione a cura dell’utente, ora viene direttamente offerta la app, con installazione a carico dello Store stesso. Questa mossa consentirà inoltre di poter aggiornare XCode sempre attraverso il sistema di aggiornamenti tramite Mac App Store, che in Mountain Lion andrà definitivamente a sostituire il vecchio programma separato Aggiornamento Software. L’update di XCode è completamente gratuito per chi ha Lion.

Un’altra feature che invece rischia di non trovare più spazio in Lion è Messaggi. Il sito francese Consomac (via Macrumors), infatti, ha ritrovato eloquenti stringhe che indicano come l’applicazione in Beta abbia una scadenza prefissata e soprattutto non sarà offerta nella sua versione definitiva anche per gli utenti rimasti alla 10.7.

Tra l’altro, il messaggio rende anche chiara un’altra cosa: Mountain Lion è inteso come aggiornamento a pagamento, chiudendo così la porta alle varie ipotesi sulla gratuità emerse nelle ore successive alla presentazione del sistema operativo. Sempre a proposito della vendita di Mountain Lion Pocket-Lint ha riportato quanto dichiarato da Apple a riguardo: solo App Store, niente più thumb drive ufficiale come successo per Lion. L’azienda ha reputato la chiavetta di installazione come “test interessante”, ma che non sarà proseguito, presumibilmente per la volontà di spingere sulla distribuzione online del software e anche per dati non esaltanti delle vendite su questo tipo di supporto fisico.

Tornando a Messaggi, l’applicazione ha rivelato non solo informazioni riguardo al suo sistema operativo di riferimento, ma anche a un altro argomento spesso dibattuto, ossia i Mac con Retina Display. Macrumors ha infatti ritrovato nel pacchetto dell’applicazione riferimenti alle varianti “2x”, ossia di dimensioni raddoppiate, degli elementi grafici. Già in iOS il suffisso “2x” viene utilizzato per distinguere gli elementi grafici in alta risoluzione dagli altri. Probabilmente il tutto è destinato a estendersi anche a OS X.

Un altro cambiamento che occorrerà con Mountain Lion riguarda X11, il server X utilizzato da alcune applicazioni Unix e anche da Wine. Come Macrumors segnala, ora X11.app rimanda al download di XQuartz, la sua base open source, costantemente aggiornata ma non direttamente supportata da Apple.

Concludiamo questo excursus parlando di iOS 5.1 e di App Store. Per quanto riguarda il primo, il blog brasiliano BlogdoiPhone è riuscito a mettere le mani su una build di tipo Pre-GM del prossimo aggiornamento minore del sistema operativo mobile di Apple. Non vi sono grandi novità, a parte la presenza di default dell’icona della fotocamera nella schermata di blocco. Fino ad oggi, con iOS 5, per farla comparire è necessario premere due volte il tasto Home a schermo bloccato.

A parte ciò, è stata confermata la presenza della versione giapponese di Siri, in aggiunta alle lingue già supportate. Niente, per ora, per quanto riguarda l’italiano, rimandato a rilasci successivi.

Per quanto riguarda l’App Store, invece, è da segnalarsi il progressivo avvicinamento a quota 25 miliardi di applicazioni scaricate. Per celebrarlo, oltre alla pagina raggiungibile dal link posto poche parole fa, Apple ha deciso di indire un concorso che mette in palio una App Store Card da ben 10.000 $. Due le modalità di partecipazione: una tramite l’App Store, acquistando e scaricando regolarmente applicazioni; un’altra direttamente dal sito senza obbligo di acquisti, form utilizzabile fino a 25 volte al giorno (!). Il concorso è valido anche per gli utenti italiani.

Concludiamo così questo post di riepilogo per le notizie di questi giorni. Ciò non significa però che abbiamo finito per oggi: il menu dei prossimi post prevede la spinosa questione Google-Safari, nuove immagini del prossimo display dell’iPad 3 e una importante novità, anche se purtroppo solo statunitense, riguardo al caso Antennagate dell’iPhone 4 che tutt’oggi continua a presentare strascichi. Continuate a seguirci, dunque, la giornata è ancora lunga!

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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