Se Apple fa spese a Redmond, Google le fa a Cupertino, per un misterioso progetto

Ultimamente la Silicon Valley sembra brulicare di movimenti tra una azienda e l’altra. Solo pochi giorni fa parlavamo del passaggio di un Softie presso Apple (Softie è il nomignolo che viene dato ai dipendenti Microsoft). Stavolta, invece, è Apple a perdere un pezzo. Nulla di fondamentale per la sopravvivenza dell’azienda, ma è interessante il motivo per cui è ora nel suo nuovo posto di lavoro. Simon Prakash, ex-senior director per la product integrity (sostanzialmente, coloro che si occupano di verificare la qualità dei prodotti per la vendita in base agli standard interni) dell’azienda di Cupertino, adesso è alle dipendenze di Google, come riporta VentureBeat.

I passaggi di dipendenti tra Apple e Google non sono all’ordine del giorno: tra le due aziende negli scorsi anni vi era proprio un reciproco accordo per non soffiarsi forza lavoro a vicenda, accordo che ha coinvolto anche altre aziende ed è recentemente finito nelle attenzioni del dipartimento di giustizia statunitense, che considera il tutto un tentativo per tenere più a bada le aspirazioni economiche degli impiegati, dato che non potevano contare su aziende concorrenti che offrissero loro un posto più remunerativo rispetto a quello solito. Considerato l’interesse dei giudici americani affinché questo accordo non prosegua, evidentemente a Mountain View lo considerano già sospeso, probabilmente anche per il fatto che questo “gentlemen’s agreement” risaliva a un periodo in cui i rapporti con Apple erano ancora buoni. Da ciò è scaturito il colpo di mercato che ha portato Prakash a cambiare datore di lavoro.

Ma di cosa si occupa Prakash adesso, appunto? Non si sa. Come in Apple, anche Google ultimamente cerca di tenere più “sotterranee” le proprie mosse, mantenendo un alone di segreto. Il progetto a cui sarebbe stato assegnato non sembra essere uno di quelli piccoli, dal momento che Prakash sarà direttamente alle dipendenze del co-fondatore di Google, Sergey Brin, indicato proprio come capo di questo progetto segreto così come di altri. L’assunzione ha a che fare anche con il tablet direttamente a marchio di Big G di cui si parlava qualche mese fa? Questo non è dato saperlo né ipotizzarlo. Come osserva giustamente VentureBeat, però, con l’acquisizione di Motorola Mobility effettivamente Google diventa un produttore diretto di hardware, dunque le conoscenze di Prakash sugli standard di qualità tenuti in Apple possono sicuramente aiutare l’azienda guidata da Eric Schmidt e Larry Page ad affrontare al meglio le nuove sfide che si porranno nei prossimi mesi.

La sua nuova avventura inizierà proprio da domani, ma per vedere i frutti del suo lavoro, naturalmente, bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo. Per vedere i prossimi fronti caldi della grande battaglia tra Apple e Google è solo questione di pochi mesi.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.