L’Appstore di Amazon potrebbe essere la prossima gallina dalle uova d’oro per gli sviluppatori

Fino ad oggi, l’App Store di Apple è stato nel suo settore un leader praticamente incontrastato in termini di guadagni per l’azienda e per gli sviluppatori delle applicazioni, con Google che nonostante tutti gli sforzi ancora non riesce ad avvicinarsi alla mole di soldi che genera il “supermarket” di software di Cupertino. Eppure, nel corso degli ultimi mesi, in sordina ma non troppo, c’è un’altra azienda che sta avendo una rapidissima crescita, al punto che potrebbe diventare il prossimo chiodo fisso degli sviluppatori: si tratta dell’Appstore di Amazon, come riporta Engadget.

L’analisi è stata condotta da una azienda del settore, Flurry, la quale ha preso in esame per un periodo compreso tra gennaio e febbraio scorsi gli andamenti degli store di Apple, Amazon e Google. Il termine di comparazione è reso in percentuali, ma in realtà è più semplice da leggere: il 100% è inteso come 1 $ medio di ricavo generato dall’App Store. Leggendola da questo punto di vista, come fa Engadget, emerge come il ricavo medio per chi si affida alla piattaforma di Jeff Bezos sia di 89 centesimi, davvero molto vicino a quello offerto da Apple. Fanalino di coda Google, la quale con Play/Android Market ha un ricavo medio di appena 23 centesimi.

Questi numeri dimostrano che, tra tutti i concorrenti di Apple, Amazon è quella che ha capito al meglio su cosa puntare per rendere il suo Kindle Fire di successo: oltre a un buon tablet a un prezzo onesto, anche un buon ecosistema attorno di contenuti acquistabili. E se dovessimo pronosticare quale sarà la vera spina nel fianco per l’azienda guidata da Tim Cook nei prossimi mesi tra Amazon e Google, ci sarebbero pochi dubbi: diremmo la prima. Le manca solo un tablet da 10″ e una migliore diffusione internazionale del Kindle Fire per competere al meglio con l’iPad. Sia per la prima che per la seconda nel corso del tempo si sono rincorse voci a riguardo, e sicuramente ad Amazon ci staranno pensando seriamente. Ma lo smacco maggiore non è per Apple, bensì per Google: il Kindle Fire è basato su una versione modificata di Android, e l’Amazon Appstore è disponibile anche per qualsiasi comunissimo dispositivo col sistema dell’azienda di Larry Page. Con Play la situazione dovrebbe essere destinata a migliorare nel corso dei prossimi mesi, ma è innegabile che a Mountain View analisi come queste non siano proprio state prese a cuor leggero.

Il mercato inizia a farsi sempre più interessante, anche in attesa di Windows 8 nella seconda metà dell’anno, che potrebbe cambiare le regole del gioco, qualora vi fosse una buona accoglienza da parte di sviluppatori e utenti. Se tutto ciò porterà a una competizione più serrata e a vantaggi economici in fase di acquisto per noi consumatori, sarà solamente un bene.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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