Il nuovo iPad 2012 (terza generazione) cosa c’è da sapere

Dopo il simpatico esperimento della diretta audio di ieri durante il keynote di presentazione del nuovo iPad e l’ottimo riepilogo pubblicato da Razziatore, andiamo ad approfondire tutti gli aspetti interessanti, più o meno evidenti, dell’ultimo tablet Apple.

Dimensioni e aspetto
Nessuna novità di rilievo su questo fronte, non ci sono colori strampalati come qualcuno ipotizzava ed il tasto home è rimasto al suo posto. Decisamente felice di non vederlo rosa o verde, un po’ meno per il tasto home che sull’iPad non mi sta particolarmente “simpatico”. Tuttavia, come molti mi han fatto notare in passato, semplicemente, “serve”. L’unico cambiamento percepibile è uno spessore leggermente più pronunciato che passa da 8,8mm a 9,4mm, praticamente mezzo millimetro in più, una differenza direi impercettibile ad occhio nudo, con un peso leggermente superiore (circa 50gr). La Smart Cover continua ad essere la stessa mentre presumibilmente le protezioni del dorso richiederanno un leggero adattamento.

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Display
Come non concentrarci immediatamente su questo aspetto? Il nuovo iPad sfoggia un pannello da 2048 × 1536 con una risoluzione da 264 ppi. Non raggiunge l’iPhone 4S ma si merita comunque l’appellativo “Retina” perché questo aggettivo (che ricordiamo è stato inventato da Apple) si riferisce non ad una risoluzione assoluta ma viene valutato anche in base alla distanza di visione. Strano? Non proprio, è lo stesso ragionamento che si adotta nella stampa tradizionale, se guardate da vicino un manifesto 6×3 (metri) che da lontano appare perfetto, noterete un retino di stampa molto largo. E poi diciamocelo, una risoluzione del genere è già sufficientemente “amazing”. Fino ad oggi diciamo unica, per i tablet, ma probabilmente non lo sarà per molto dal momento che già si mormora di una possibile presentazione per domani del nuovo Samsung Galaxy Tab 11.6 che, per pura coincidenza, dovrebbe avere un display analogo. Anzi, addirittura superiore dal momento che si parla di 2560 x 1600 (260 ppi). La sindrome del chicelhapiùgrosso continua ad influenzare i coreani di Samsung, che probabilmente hanno capito che per arrivare in tempo è meglio iniziare a “prendere spunto” da Apple già nel periodo dei rumors… (ok, questa è cattiva, ma vi prego di concedermela).

Modelli
128GB? Non è ancora il momento — avranno pensato — meglio mantenere i prezzi più o meno costanti in questa fase che, se non si fosse capito, ricorda un po’ quella dell’iPhone 3GS o 4S, ovvero il “ritocco” prima di un modello completamente nuovo. È bene ricordare che non si conoscono ancora i prezzi per l’Italia e che le sorprese in tal senso da noi sono quasi sempre negative. Attualmente abbiamo una tabella, resa nota da @setteBIT, che mostra i prezzi dei paesi europei del primo lancio, tra cui si notano in euro:

  • Francia WiFi 489€/589€/694€ e WiFi+4G 609€/709€/814€
  • Germania WiFi 479€/579€/679€ e WiFi+4G 599€/699€/799€

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Se in Francia è più caro che in Germania, c’è da aspettarsi che noi i prezzi siano ancora più alti.

Connettività
Come avrete notato il modello con modulo dati ora si chiama 4G, perché può sfruttare la veloce tecnologia LTE. Su questo aspetto però c’è ancora un po’ di incertezza dal momento che Apple specifica che funzionerà solo con AT&T e Verizon negli Stati Uniti e con altri 3 operatori in Canada. Ma nulla dalle nostre parti perché in Italia si usano frequenze differenti per le trasmissioni LTE (800, 1800 e 2600 MHz) per cui rimarremo quasi sicuramente sul 3G (HSDPA). I responsabili di DDAY stanno chiedendo lumi direttamente agli operatori italiani, come suggerito da Apple stessa che nella pagina del nuovo iPad scrive la nota 2:

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2. Piano dati in vendita separatamente. La copertura 4G LTE non è disponibile in tutte le aree geografiche e varia in base all’operatore. Chiedi i dettagli al tuo operatore.

Grande novità, già vista nei recenti Mac, è il Bluetooth 4.0 (smart ready). Questa nuova versione non è tanto importante per la velocità quanto per la sua capacità di gestire una sorta di Start’n’stop. Il vantaggio non è solo per la batteria, dal momento che va immediatamente in standby quando non utilizzato, ma anche di ripartire immediatamente a scambiare dati. Si tratta di una differenza così importante rispetto al passato, che rende possibili tutta una serie di nuovi accessori finora poco efficienti. Pensate ad esempio ad una funzione di monitor (di qualsiasi cosa: parametri vitali, oscillazioni terresti, ecc…) gli strumenti possono rimanere sempre attivi e “passare” micro informazioni una tantum senza che il bluetooth debba rimanere costantemente acceso e in ascolto. Questo andrà rapidamente in stanby e si attiverà solo per ricevere il pacchetto successivo. La stylus Blue Tiger di Ten One Design si basa proprio su questa nuova forma di connessione ed è solo il primo di una nuova serie di accessori.

Fotocamera
Con il nuovo iPad ritorna anche una vecchia conoscenza: iSight.

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La struttura dei nomi sembra così delinearsi in modo più chiaro e definito:

  • iSight: foto/videocamera principale
  • Facetime: foto/videocamera frontale VGA
  • Facetime HD: foto/videocamera frontale  a 720p

Nomenclatura che Apple si sta affrettando ad aggiornare anche sulle schede tecniche di prodotti già in commercio (come segnalato da MacRumors). Purtroppo la Facetime camera rimane quella standard, che con un display di questa qualità è quasi un’eresia. Se sull’iPod touch si era parlato di problemi di spessore per la versione HD, non credo che lo stesso discorso possa valere per l’iPad. Sembra quindi una scelta progettuale non particolarmente felice.

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La iSight, in compenso, porta notevoli miglioramenti, come il video FullHD ed una risoluzione da 5 megapixel. Il gruppo ottico è stato soggetto di importanti attenzioni, con un’ampia apertura da f/2.4 ed un filtro che blocca i raggi infrarossi (il famoso filtro IR che durante il live mi chiedevo a cosa servisse). Non manca il riconoscimento dei volti ed il tap-to-focus (che regola anche l’esposizione) e con iOS 5.1 è arrivata anche una interfaccia fotocamera leggermente ridisegnata, con il tasto di scatto a portata di dito:

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CPU, GPU, memoria e autonomia
Fa la sua comparsa il SoC Apple A5X (e non l’A6) con CPU sempre dual-core ma con GPU quad-core. Con tutti quei pixel era necessario un incremento delle prestazioni nel comparto grafico, e così è stato. Come sempre Apple persegue la strada dell’ottimizzazione (sia dei costi che del software) ed ha migliorato solo lì dove era veramente necessario. In effetti l’iPad 2 si comporta in modo egregio e dove un po’ peccava era nel campo memoria con 512MB di RAM. Rimaniamo in attesa di conferme (che arriveranno probabilmente dal classico smontaggio di iFixit) ma è quasi certo che il nuovo iPad abbia 1GB di memoria RAM, un quantitativo davvero valido. Pur con tali miglioramenti, la batteria continua ad essere dichiarata con la medesima durata di 10 ore, questo perché è stata quasi raddoppiata la sua capacità.

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Altre funzionalità
Molti speravano nell’arrivo di Siri, magari in italiano, ma questo richiederà ancora del tempo. Le sue funzioni sono molte e richiede la capacità di comprensione di frasi articolate che possono variare molto in base alle lingue. Ci sarà però una dettatura vocale e speriamo che, almeno questa, arrivi rapidamente anche in Italia. Anche perché su questo aspetto Apple è indietro rispetto agli “altri”. Fortunatamente non si sono dimenticati dell’Hot Spot, funzionalità di condivisione della connessione che finora non era disponibile e che sarà presente nel nuovo iPad in base agli operatori che la supporteranno. In pratica dovrebbe essere lo stesso identico discorso già visto per l’iPhone, con qualche operatore che potrebbe fare il “furbetto” facendola pagare come opzione.

Il nuovo iPad
È questo il nome utilizzato nella presentazione ed è anche così che viene chiamato nell’Apple Store: “the new iPad”. Ci dicono di chiamarlo così, come abbiamo avuto modo di vedere negli anni, a Cupertino seguono delle logiche piuttosto lineari quasi in tutto, ma per i nomi vanno un po’ meno di logica ed un po’ più d’istinto. Ad esempio il “Mac mini” è diverso dal “Mac Pro” (seconda iniziale maiuscola); iPhone 3G identificava la connettività mentre 4 era semplicemente un numero; la webcam diventa Facetime camera; iSight che ritorna; ecc…

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Ma ovviamente “il nuovo iPad” non può essere il nome reale, altrimenti il successivo come si dovrebbe chiamare? In sostanza il tablet è stato assimilato al resto dei prodotti e si chiama semplicemente iPad. Per distinguerlo, d’ora in avanti, si utilizzerà l’anno o la generazione, un po’ come avviene per MacBook e iMac, ma anche per iPod touch. In verità sono solo iPad ed iPhone ad aver seguito, fin’ora, una nomenclatura più “ballerina” e questa scelta potrebbe riflettersi anche sul futuro iPhone. In sostanza è davvero il nuovo iPad, per il momento, ma sarà ricordato come iPad di terza generazione (e qui è complicato anche usare il classico 3G perché richiama la connettività). Presumibilmente la logica più corretta sarà quella di legarlo all’anno, ovvero l’iPad del 2012. E se ce ne dovessero essere più d’uno? Come per i Mac: inizio e fine 2012.

Disponibilità
In teoria le spedizioni del nuovo iPad, ora in preordine, dovrebbero partire il 16 marzo per i primi paesi interessati (tra cui i nostri vicini Germania, Francia, Inghilterra e Svizzera) ma già nello store UK ora si specifica che partiranno il 18. Bisogna sperare che Apple stia tenendo conto in questa dilazione dei paesi che dovrebbero iniziare ad averlo dal 23, tra cui anche l’Italia. Speriamo, cioè, che abbiano già stanziato i lotti da destinare agli altri paesi e che per questo stiano iniziando a rallentare le spedizioni di quelli inclusi nella prima tornata.

Con il 2012 è arrivato l’anno del Tock anche per l’iPad, il precedente modello rimane ancora molto valido, ma il nuovo ha il giusto mix di novità importanti sotto la scocca da renderlo maggiormente attrattivo. Sicuramente saranno più stimolati all’upgrade i possessori del primissimo modello, ma già solo il display dovrebbe essere un buon incentivo per chi lo usa molto spesso per navigare, per leggere e per le foto o video. Tutto sommato il nuovo iPad sa come farsi valere.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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