La nuova Apple TV e quella interfaccia grafica bocciata 5 anni fa

La notizia sta facendo il giro di tutti i siti dell’universo Apple, ed è impossibile evitare di parlarne. Riguarda la nuova Apple TV 3G e più in particolare la sua nuova interfaccia grafica, disponibile come aggiornamento anche per la precedente di seconda generazione. Nelle scorse ore sono infatti emersi interessanti dettagli sulla sua genesi, riportati da Macgasm, e non arrivano da un giornalista o da una delle solite fonti anonime e “informate” dei vari siti, bensì da chi sulla Apple TV ci ha lavorato per davvero.

Su Twitter, infatti, Michael Margolis, ex-dipendente Apple, ha condiviso sulla sua timeline pubblica, durante un breve scambio con un follower, uno sfogo relativo alla nuova GUI, del quale in parte si ritiene autore alcuni anni fa. Non solo, però, ha rivelato come l’interfaccia avesse un bel po’ di anni sulle spalle, ma Margolis ha anche affermato come Steve Jobs in persona ai tempi, si parla circa del 2007, l’avesse bocciata perché non ne era soddisfatto. Insomma, nulla di così fresco, ma una interfaccia grafica ci sta che comporti molto tempo per la sua preparazione, anche anni.

Queste rivelazioni, però, al di là di questo dato di fatto sui tempi di sviluppo e anche del risentimento che possa aver provato Margolis nel vedere il frutto del suo lavoro utilizzato tempo dopo aver lasciato l’azienda, mostrano una situazione in “chiaroscuro” per la Apple del dopo-Jobs. Partiamo dalla parte “chiara”: il fatto che questa GUI sia stata riproposta da Cook e soci è un segno che l’azienda vuole andare avanti, com’è giusto che sia, senza cullarsi sull’ingombrante vuoto purtroppo lasciato dall’iCEO, ricordandosi del passato di rilancio e di grande crescita ma guardando al futuro consapevoli che ora dovranno andare avanti con le loro gambe e la loro testa. Inoltre, un altro fatto da ricordarsi è che quasi mai i concept, i prototipi o anche i prodotti di poco successo vengono messi del tutto nel dimenticatoio. Possono sempre tornare utili, in parte o integralmente, nel futuro, vicino o lontano che sia. A parte i classici motivi di poca funzionalità o basso gradimento da parte dei dirigenti o di tester esterni, possono anche essercene altri più positivi che preludono l’uso di quel design in un determinato momento ma invece di scartarlo definitivamente lo “congelano” in attesa di tempi più adatti e tecnologie più mature. Insomma, come dice un famoso detto, del maiale non si butta mai niente.

Passiamo ora alla parte più “scura” di tutta la riflessione: questa volta è andata bene, il risultato si è dimostrato buono e anche nella nostra recensione abbiamo promosso questi miglioramenti per la GUI della Apple TV, ma bisogna comunque stare attenti e non sentirsi infallibili per un ripescaggio di successo. Perché se è vero, come detto prima, che prima o poi qualcosa del passato viene riutilizzato, non per forza vuol dire che ciò viene fatto con i giusti criteri di valutazione. Se un design viene scartato c’è sempre un motivo, positivo o negativo, dietro, e quando ciò succede è bene sempre cercare di capire il perché del rifiuto, valutare eventualmente se è possibile recuperare tutto o almeno delle parti e poi decidere di conseguenza. Detto questo, comunque, non vediamo il motivo di preoccuparci troppo: le persone che gestiscono oggi Apple sanno ciò che fanno e hanno sicuramente valutato tutte le conseguenze del caso prima di prendere la decisione, dunque siamo pienamente fiduciosi per il futuro dei prodotti e dell’azienda.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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