Recensione: Espresso 2, sviluppo web snello e produttivo in modalità codice

Quando iniziai a creare siti web acquistai una delle primissime versioni di Dreamweaver, che ai tempi era di Macromedia. L’applicazione è sempre stata un po’ pesante ma aveva dalla sua una serie di semplificazioni per la creazione delle pagine in modalità grafica, allora necessaria in quanto conoscevo poco l’HTML. Più avanti iniziai a studiare HTML, Javascript e CSS e passai ad HomeSite di Allaire, un software molto più snello e ben progettato per lavorare in vista codice. Questo fu poi acquistato e fuso insieme a Dreamweaver, il quale passò nelle mani di Adobe insieme a tutti gli altri software Macromedia (compreso il compianto Freehand).

Dreamweaver rimane ancora oggi un buon software, specie per chi lo integra in un flusso di lavoro interamente realizzato con gli altri applicativi della suite, compresi i servizi server come ColdFusion. Una delle caratteristiche che mi è sempre piaciuta è l’integrazione con la gestione siti ed FTP, per la quale lavorando su un progetto in locale si può facilmente aggiornare i singoli file in remoto con un clic. Molto efficiente per chi gestisce parecchi domini. Tuttavia mi sono totalmente distaccato dagli altri servizi Adobe ed ho iniziato a lavorare solo in vista codice, per cui la complessità e pesantezza di Dreamweaver non mi è andata più a genio. Dovendo scegliere un programma “alternativo” le possibilità erano molte in ambiente Mac, compreso Eclipse, un progetto validissimo e completo, ma ancora una volta “troppo grande” per le mie esigenze.

Per lo sviluppo di applicazioni e siti web in PHP/MySQL con pagine HTML/CSS/JS basterebbe un editor semplicissimo, come il gratuito TextWrangler, qualcosa di rapido ed efficiente. Tuttavia alcune semplificazioni come il completamente codice possono essere gradite, inoltre con software simili non si gestisce comodamente un progetto con tanto di FTP integrato e si deve lavorare file per file, magari andando ad integrarlo con un client FTP come CyberDuck. Dopo ricerche e test, ho trovato due applicazioni che mi son piaciute: Espresso e Coda. Sono molto simili per funzionalità, ma dopo averle provate entrambe sono stato maggiormente colpito dalla prima, la quale era per altro più economica. Tranne qualche piccolo bug qua e là, ho imparato a conoscere Espresso giorno dopo giorno e, al momento, la reputo un’ottima soluzione. Due anni fa ho recensito sia Espresso che CSSEdit, altra applicazione di MacRabbit destinata alla creazione semplificata dei fogli di stile, ormai parte integrante di ogni pagina web. A suo tempo mi chiesi: perché non integrare i due software? E questo è successo con Espresso 2.

espresso-2

Integrando entrambe le applicazioni, la nuova versione è più costosa, ma rimane ancora $20 più economica di Panic Coda. Dopo un test di qualche giorno ho deciso di acquistarla e devo dire che si comporta molto bene. La grafica rimane fedele al progetto elegante e minimale che ha sempre avuto, ma guadagna un po’ di finezze estetiche e funzionalità semplificate. Si comincia sempre con la maschera dei progetti i quali si creano facilmente partendo da una cartella e vengono salvati in un file in essa incluso. Ciò è ottimo poiché accedendo da differenti postazioni si può aprire lo stesso file ed avere immediatamente accesso a tutte le configurazioni di quel sito, che non vengono quindi salvati in una libreria interna, ma sono immediatamente pronte. Quindi ogni volta che si installata Espresso su una nuova macchina, non si devono riconfigurare i siti che sono già salvati in un file progetto esterno (ad eccezione della password FTP). Ogni sito può avere una icona personalizzata nell’aspetto, scegliendo tra un minimo set di 5 colori e 5 icone o selezionando un’immagine esterna che viene applicata in modo molto grazioso sopra la cartella standard:

progetti

Il workspace è minimale ma produttivo. A sinistra si trova l’area Project Files che contiene la visualizzazione ad albero della cartella locale del progetto (che ovviamente può essere anche su un percorso di rete). Ogni volta che si inizia a modificare un documento, questo finisce in cima nella sezione Workspace (come admin.php evidenziato nell’immagine seguente). In questo modo abbiamo sempre sott’occhio il gruppo di file su cui stiamo lavorando.

Supponendo di fare una modifica ad un sito, i file interessati finiranno automaticamente in questa zona e quando avremo concluso e testato tutto (magari su un server locale), potremo semplicemente inviare in remoto il gruppo di file interessati, senza doversi ricordare cosa si è modificato.

workspace

In basso, sempre nella barra laterale, si trova l’area Publish nella quale è possibile configurare uno o più servizi FTP. Ciò è molto utile se utilizziamo un server di test, oppure se il progetto che lavoriamo è diviso su più macchine. La configurazione è molto semplice, basta cliccare su “Settings” nella toolbar e completare con i parametri richiesti.

ftp

L’upload via FTP può avvenire in tre modi diversi. Il più immediato è quello di premere con il tasto destro su uno o più file selezionati e scegliere “Publish To…”. Rispetto alla precedente versione ora viene mostrato un indicatore di progressione in corrispondenza di ogni file, così si può tenere d’occhio lo stato di invio (mentre prima si doveva aprire la finestra attività).

invio-ftp-1

Altra possibilità comodissima è quella di attivare l’autoupload, in questo modo ad ogni salvataggio corrisponderà l’invio sull’FTP predefinito, funzionalità incredibilmente utile sia sul server di test che nelle fasi preliminari alla pubblicazione. Per la verità mi è capitato di usarla anche su macchine in produzione quando ero certo che la modifica fosse “sicura”. Per attivare questa modalità nella versione passata si doveva aprire la barra laterale con i dettagli, ora invece si trova una semplice icona con un popup in corrispondenza di ogni file (e come vedete si può selezionare l’FTP per l’invio se ce n’è più di uno).

upload-1

Infine c’è la sincronizzazione, necessaria quando si invia un grosso pacchetto di modifiche. In verità ha differenti funzioni e permette anche di eseguire l’operazione inversa per scaricare in locale un progetto remoto o per “sommarli”, potendo decidere la priorità automaticamente, in base alla data di modifica o alla comparazione della dimensione del file.

sincronizzazione

Tornando alla vista codice, Espresso riconosce la maggior parte dei file più comuni, nel mio caso PHP, HTML, CSS, Javascript e, naturalmente, file di testo. Ha la colorazione del codice ed un pratico pannello Navigation (che si può nascondere) dove si può analizzare la struttura del documento e spostarsi rapidamente nelle varie sezioni. Realizzata in stile Safari, la ricerca nel documento è molto rapida ed efficiente, ma quella veramente utile è la ricerca/sostituzione all’interno di tutto il progetto, che ci evidenzia sulla sinistra ogni singolo file dove è presente ciò che cerchiamo e con un semplice clic ci porta nel punto esatto in vista codice.

codice

Funziona abbastanza bene anche il completamento del codice, con un minimo di libreria di funzioni che vengono elencate durante la digitazione. Non è efficacissimo sempre però, perché fa riferimento all’estensione del file per cui propone funzioni PHP nei file .php anche quando si lavora nelle porzioni di codice HTML.

completamente-del-codice

E purtroppo le preferenze sono un po’ troppo risicate e non permettono di affinare questo processo:

preferenze

Ovviamente completa anche la chiusura dei tag HTML e delle porzioni style scritte inline (ma consiglio sempre di usare CSS separati). L’integrazione con CSSEdit è ben riuscita e aiuta molto chi non ha troppa dimestichezza con le varie proprietà o non è abituato a scrivere manualmente il codice. Gestisce anche la creazione di gruppi nel foglio di stile per semplificare la localizzazione degli elementi (ovviamente funziona con dei semplici snippet di commento).

cssedit

L’unico aspetto non troppo gradevole è che se utilizzate la colonna sulla destra, tende a decidere lui l’indentazione da utilizzare mandando a capo dopo ogni proprietà. Sicuramente si agevola la visione ma si ottengono file molto lunghi. Nei CSS il completamente funziona molto bene ed è utilissimo non solo per chi non conosce a memoria le proprietà, ma anche per velocizzare il lavoro di chi saprebbe cosa scrivere ma può ridurre notevolmente il numero di caratteri digitati scegliendo (con invio) di completare utilizzando il codice suggerito. Ci si abitua rapidamente e si diventa molto produttivi.

voto 4Conclusioni
Espresso 2 ha ancore qualche affinamento da eseguire, ad esempio capita che creando un nuovo file e rinominandolo immediatamente, ci richieda successivamente un ulteriore “salva con nome”. Però risulta molto stabile: a differenza della prima versione che qualche volta si chiudeva inaspettatamente, con questa non mi è mai successo lavorando in locale. Qualche volta è Lion stesso a creare problemi con i percorsi di rete SMB, ma generalmente si va avanti senza intoppi. Struttura semplice, gestione dei progetti molto efficiente ed una interfaccia rilassante anche dopo ore ed ore di coding. Usandolo per un po’ si scoprono poi le varie finezze per velocizzare il lavoro, comprese le numerose shortcut da tastiera e gli snippet. Sicuramente merita un voto di 4 stelle e l’inclusione di CSSEdit è una gradita scelta.

Costi
Il prezzo è aumentato a $79 ma come strumento di lavoro completo è ancora uno dei più economici. Certamente è snello rispetto a prodotti più blasonati, ma il suo vantaggio è proprio quello e spero rimanga sempre così: rapido ed efficiente, direi minimal. A mio avviso si dovrebbe migliorare la comunicazione con gli utilizzatori e rilasciare una maggiore quantità di upgrade con quei piccoli bugfix che aumenterebbero ancora di più la produttività.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.