Recensione: Kinsgton SSDnow V+ 200 da 120GB, l’economia dalla buona efficienza

Nella moltitudine di SSD che il mercato ci propone è piuttosto difficile scegliere. È un settore in forte espansione su cui sempre più player si stanno inserendo e su cui si affacciano di giorno in giorni tanti nuovi utenti, di ogni fascia. Abbiamo parlato più volte dei dischi allo stato solido e dei loro aspetti positivi e negativi, ed abbiamo imparato a capire che ci sono molti aspetti che bisogno considerare per una buona scelta, ad esempio:

  • connessione
  • controller e tipologia di NAND
  • velocità lettura/scrittura e max IOPS
  • funzionalità (ed aggiornabilità) del firmware

A questi aggiungerei un altro punto molto importante per gli utenti Mac che è l’efficienza degli strumenti integrati per l’ottimizzazione del disco: non avendo la possibilità di attivare il TRIM nativamente (personalmente sconsiglio di utilizzare hack non ufficiali) il Garbage Collector può –e deve– essere un valido alleato. L’anno scorso è stato senza dubbio dominato dei controller SandForce, i quali sono stati scelti per la realizzazione di moltissimi SSD per via della loro velocità, efficienza e relativa economicità (e anche nel 2012 ne sentiremo parlare molto spesso). In effetti abbiamo provato molte unità di produttori differenti, tutte con SF-2281 e tutte con risultati sostanzialmente analoghi. Nel 2010 ho recensito uno dei pochi outsider: il Kingston SSDnow V+ 100. un disco SATAII particolarmente interessante perché montava il controller Toshiba utilizzato negli SSD dei primi due modelli di MacBook Air, annullando completamente ogni possibile incompatibilità dovuta al firmware. Oltre a questo offriva buona velocità ed un Garbage Collector abbastanza aggressivo, proponendosi come un’alternativa molto interessante ai già diffusissimi dischi su base SandForce. Chi lo ha scelto si è trovato molto bene e sui Mac con SATAII è ancora validissimo, seppure il prezzo non sia troppo abbordabile.

Come sempre più spesso accade, dietro una nome commerciale “simile” possono nascondersi differenze sostanziali. Lo abbiamo già accennato per il Vertex 4, che non sarà un semplice “upgrade” del 3 ma un prodotto differente anche per tipologia di controller, e vale anche per il Kingston V+ 200 che abbiamo ricevuto in test, il quale mette da parte l’esperienza con Toshiba per passare anch’esso sul gettonatissimo SandForce.

kingston-vplus-200

Il modello in prova è quello da 120GB completo del “performance upgrade kit”. La memoria effettiva sarebbe di 128GB ma una parte di questa viene utilizzata per il mantenimento (overprovisioning e wear leveling) per cui sono 120GB quelli realmente disponibili dopo la formattazione. Si tratta di una unità SATA3 e come tale è perfettamente retro-compatibile sui computer SATAII (viaggiando però a 3Gb/s invece che a 6Gb/s), ma per dare il massimo è necessario che venga installata su uno dei recenti Mac con Sandy Bridge, ad esempio il MacBook Pro 15″ 2011 utilizzato per il test.

La variante con il kit di upgrade si trova con pochi euro in più e contiene un case esterno USB (utile per “travasare” i dati), cavetteria e staffe da 3,5″, nonché un disco con del software di backup.

upgrade-kit

L’installazione nel portatile è molto semplice e ne abbiamo parlato più volte. Basta aprire il retro del MacBook Pro e sostituire il disco con quello di serie. Servono un cacciavite Phillips ed uno Torx per i 4 supporti.

disco

Ovviamente si può installare in qualsiasi computer, anche desktop, basta avere un alloggiamento per unità da 2,5″. Ma utilizzando le staffe incluse in questo bundle si riesce ad inserirlo anche nei bay da 3,5″. Riguardo ai MacBook/MacBook Pro si può mettere anche al posto del SuperDrive con opportuni adattatori come il newmodeus, ma solo i più recenti portatili supportano la SATA3 sul lettore ottico (tutti quelli di fine 2011). Per ottenere il massimo delle prestazioni io l’ho inserito al posto del disco principale, sfruttando appieno i 6Gb/s.

kingston-ssdnow-v+200

Il controller del Kingston V+ 200 è il già noto SF-2281 e nella versione da 120GB ci sono 16 chip da 8GB: si tratta di NAND Intel da 25nm di tipo asincrono. È questa la sostanziale differenza rispetto l’HyperX, che usando NAND sincrone raggiunge i 200MB/s per canale invece di 50MB/s. La stessa identica situazione l’abbiamo già trovata in casa OCZ analizzando l’Agility 3 e confrontandolo con il Vertex 3. Come in quel caso per l’Agility, qui il V+ 200 può essere considerato una versione meno performante e più economica del modello HyperX.

kingston-vplus-200

La differenza tra 200MB/s e 50MB/s potrebbe lasciare intendere che il V+200 sia ben 4 volte più lento del fratello maggiore, ma nella realtà sono molto più vicini. Il motivo è duplice perché da un lato l’HyperX (come gli altri dischi SATA3) non sfrutta tutta la banda teoricamente disponibile e dall’altro la compressione in tempo reale del controller SandForce incrementa le performance del V+ 200. Addirittura con QuickBench ho ottenuto dei risultati perfettamente in linea con l’HyperX:

kingston-v200-quickbench

La differenza diventa invece evidente se utilizziamo un tool di benchmark come Disk Speed Test di Blackmagic, il quale è stato di recente aggiornato per fornire un risultato che non tiene conto dei vantaggi derivanti dalla compressione effettuata dal controller.

diskspeedtest-kingston-v+200

Entrambi i risultati sono “reali” ma quando abbiamo a che fare con file già compressi (come filmati e immagini) allora fanno fede i dati “effettivi”  di lettura e scrittura che vedete qui sopra.

voto 3,5Conclusioni
In sostanza per il Kingston V+ 200 valgono le medesime considerazioni già fatte per l’Agility 3. È un disco molto interessante per la classe mainstream che offre ottime prestazioni nell’uso generico, mentre diventa meno indicato per chi gestisce prevalentemente file audio/video. Vi invito inoltre a non farvi “ingannare” dai bassi risultati di Disk Speed Test, secondo i quali questa unità sarebbe equiparabile ad un modello SATAII. Nella realtà questo è vero solo riguardo la singola operazione che influenza esclusivamente documenti multimediali non comprimibili, mentre a livello più generale la risposta percepibile dall’utente è nettamente migliore e, in alcuni casi, vicinissima all’HyperX. Aggiungo, infine, una brevissima considerazione su Kingston che anche nella linea mainstream offre una garanzia di qualità e controllo molto elevata con un numero di unità difettose in commercio tendente allo zero.

Costi
Il prezzo del modello da 120GB su ApmShop.it è di 143€  con il kit di upgrade. Ovviamente il modello HyperX 120GB a 172€ è più indicato per il professionista e per chi ricerca sempre il massimo, ma per l’uso generale il V+ 200 offre un’ottima esperienza e un po’ di risparmio. Tra i molti tagli disponibili è particolarmente interessante quello da 90GB a circa 100€ che offre quel minimo di respiro in più rispetto la base di 60GB per l’installazione del sistema operativo e delle applicazioni.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.