Recensione: Crumar iBag, la borsa che mancava per il trasporto dell’iMac

Alcuni giorni fa, mentre guardavo una puntata di Revenge, ho notato un fotografo che per fare un servizio “a domicilio” si era portato dietro anche il suo fidato iMac 27″ che usava per scaricare le immagini via WiFi in modalità tether, con quello che sembra essere Aperture. Ecco un fotogramma in cui si intravede un po’ tutto l’armamentario:

wifi-imac

La cosa mi ha particolarmente incuriosito e stuzzicato, sia per la praticità del collegamento senza fili che per la scelta di andare direttamente dal cliente portandosi dietro l’enorme iMac 27″. Sono perciò andato ad informarmi su questo metodo di lavoro che mi era sembrato così originale, scoprendo che in realtà rappresenta un trend in espansione, e non solo per l’ambito fotografico. Sembra infatti che una sempre crescente fetta di professionisti nel campo audio/video preferiscano un Mac fisso “da trasportare” al portatile per 3 motivi:

  • maggiore potenza
  • schermo molto più ampio
  • prezzo inferiore a parità di configurazione

Fin qui tutto chiaro, ma è certo che portarsi dietro un iMac, specie quello da 27″, non è un’impresa semplice come quella di trasportare un MacBook Pro. Certamente non è ipotizzabile nel caso in cui ci si debba muovere a piedi ed anche con i mezzi di trasporto pubblici mi sembra un po’ azzardato, anche semplicemente per il suo peso.

Se si tratta di un portatile, come nel caso del MacBook Pro, chiudi il coperchio, stacchi il cavo di alimentazione e infili tutto in borsa. Un computer desktop da l’idea di essere qualcosa di molto più complesso, ma prendendo in esame un iMac con mouse e tastiera wireless, il numero di cavi da scollegare è praticamente identico: 1 solo, l’alimentazione. Per cui spegniamo, stacchiamo la presa e… ci accorgiamo che manca la borsa!

Ma anche a questo c’è un rimedio, ovvero la Crumar iBag, studiata appositamente per iMac da 21,5″ e 27″. Il prodotto nasce da un’idea di Ciro Russo il quale ci ha tenuto affinché fosse interamente realizzato in Italia (lodevole).

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Ho ricevuto un campione in prova per il mio 21,5″, il modello base in nylon (ma c’è anche quello in eco-pelle). La struttura è grande poco più dell’iMac e presenta una bocca d’apertura frontale a tutta altezza con una robusta cerniera. L’interno è pieno di imbottiture perimetrali con la stampa “Made in Italy” e in fondo si trova una tasca. Tra questa e quella sul frontale esterno si riescono a riporre mouse, tastiera ed alimentazione (anche se un po’ strettini).

imac-21-bag

Di profilo si nota la forma trapezoidale, più larga in basso, che accompagna perfettamente le linee dell’iMac e della sua base. La parte frontale e posteriore sono più sottili rispetto l’imbottitura perimetrale, ma garantiscono una buona protezione grazie a 4 materiali diversi. Dall’esterno all’interno si trovano: il nylon, una lastra in PVC, un pannello di spugna ed uno strato di morbido vellutino per non rigare il prezioso contenuto.

crumar-ibag

Per il trasporto si può utilizzare sia la tracolla che i manici, i quali possiedono una fascia di blocco leggermente imbottita per una presa comoda.

crumar-ibag-21,5

voto 3,5Conclusioni
Certamente la Crumar iBag soddisfa un’esigenza specifica e non estendibile a tutti i possessori di un iMac. In moltissimi casi un desktop viene usato sulla scrivania e se si necessita di un computer portatile, allora si ricorre ad un MacBook Pro/Air. Ciò non toglie che una borsa simile apre una interessante possibilità per fotografi e musicisti, i quali possono in questo modo avere un computer desktop quasi-portatile. Il vantaggi sono quelli già citati: potenza, grande schermo e risparmio a parità di configurazione. Se fosse un computer tradizionale pieno di cablaggi la sola idea di scollegarlo causerebbe l’orticaria, ma un iMac può essere pronto al trasloco con il solo cavo di alimentazione: si mette tutto in borsa, si ripone nel portabagagli dell’auto ed ecco il desktop a domicilio. La Crumar iBag è un prodotto di nicchia e ben realizzato che soddisfa un’esigenza che molti potrebbero non aver mai neanche considerato. Oltre ai musicisti e fotografi, ci sono persone che si spostano frequentemente tra diversi appartamenti per lavoro, per i quali una borsa simile potrebbe rappresentare una interessante soluzione qualora abbiano necessità di schermi grandi e potenza.

Costi
La vendita può avvenire direttamente sul sito Crumar e i prezzi vanno dalle 99€ del modello testato, 21,5″ in nylon, alle 135€ di quello per il 27″ realizzato in eco-pelle (i prezzi includono l’IVA). Si può risparmiare qualcosa acquistandola dal distributore MacShop.it che vende il modello da 21,5″ a 94,90€ e quello da 27″ a 106,90€. Fosse costato di meno avrebbe probabilmente stimolato l’acquisto anche per usi più sporadici, ma per essere un prodotto ideato e realizzato in Italia e con un bacino di potenziali acquirenti piuttosto ridotto, il costo è in linea con le aspettative.

PRO
 Robusta e ben imbottita nei punti cruciali
 Permette di trasportare facilmente iMac 21,5″ e 27″
 Soluzione valida per fotografi e musicisti che vogliono grande schermo, potenza ed economicità a domicilio
 Ideata e realizzata in Italia

CONTRO
meno Le tasche per accessori e periferiche sono poche e non troppo capienti

DA CONSIDERARE
ni Utilissima per alcuni, inutile per altri: è un prodotto destinato ad una specifica tipologia di utenti

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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