Ormai tutti parlano di dischi allo stato solido, c’è chi li osanna e chi li critica, ma noi siamo gli unici ad averli inseriti in tempi non sospetti nel nostro motto +SSD –GHz. A parte le battute, siamo molti interessati all’evoluzione di questo settore ma più di ogni altra cosa ci interessano le esperienze, positive o negative, degli utenti. Il nostro obiettivo è informare dei vantaggi dei dischi allo stato solido ma anche di far conosce la tecnologia, aiutare nella scelta e valutare ogni possibile caso di installazione, anche su Mac non troppo recenti. Nel caso dei MacBook Pro 15″/17″ early 2011 (come il mio) abbiamo sempre ricordato che il canale SATA secondario, quello destinato al SuperDrive, non supporta la veloce SATA3, per cui installando un SSD supplementare con degli adattatori verrà negoziata una velocità da 3Gb/s (SATAII). Il problema, dicevamo, è stato risolto con i late 2011… ma oggi abbiamo una testimonianza che ci dice qualcosa di diverso.
L’utente Paolo ha un MBP 15″ base di inizio 2011, esattamente come quello da cui vi scrivo. Ha scelto di usare l’economico adattatore Leicke venduto su Amazon come SATA2 e che su alcuni Mac pare necessiti di adattamenti meccanici per essere inserito (ovvero eliminazione di una sporgenza). Costa poco più di 24€ inclusa la spedizione e il fatto di essere SATA2 non rappresentava un problema sapendo che nel SuperDrive di quel modello sarebbe comunque andato a 3Gb/s e non a 6Gb/s. In tutti i casi qualche giorno fa Amazon ha messo in offerta il Vertex 3 da 120GB a poco meno di 140€ e sapendo che era possibile utilizzarlo anche su SATA2 lo ha comunque preferito (ottima scelta perché è comunque più veloce del Vertex 2). Ricapitolando partiva con un MacBook Pro di quelli riconosciuti per negoziare in SATAII sul canale del SuperDrive, un adattatore dichiarato come SATAII ed un disco SATA3. Tutto come da copione se non fosse che dopo l’installazione si è ritrovato con il Vertex 3 a 6Gb/s.
Mettendo il numero di serie dei nostri due Mac, uguali ma diversi, su questa pagina abbiamo identificato una disparità nella settimana di produzione, il mio risale a marzo ed il suo a maggio. L’unica spiegazione plausibile sembrerebbe dunque essere legata a queste 7 settimane di distacco, entro le quali Apple potrebbe aver risolto la nota problematica.
Se così fosse (uso il condizionale, ma non vedo altre spiegazioni) vorrebbe dire che chiunque possieda un MacBook Pro prodotto dalla 18° settimana in poi dovrebbe trovarsi nella piena possibilità di utilizzare dischi SATA3 anche nel canale del SuperDrive. Una notizia che potrebbe essere utile per i tanti che stanno valutando se espandere o meno il proprio portatile e con quali modalità. Inoltre emerge una seconda considerazione, ovvero che l’adattatore Leicke riesce tranquillamente a supportare anche i 6Gb/s se il controller è SATA3.
Un ringraziamento a Paolo per aver condiviso queste utili informazioni.