È dall’ottobre del 2010 che un Mac non mi stupisce davvero. Quando è stato presentato il nuovo MacBook Air, Apple ha segnato un momento decisamente positivo per la sua linea di computer. Dal 2010 ad oggi l’hardware è stato aggiornato ed abbiamo avuto Thunderbolt, senza dubbio un elemento importante da qui in futuro, ma per il resto: tutto tace. Dai recenti risultati finanziari è emerso un sostanziale stallo delle vendite di Mac e dopo tutta questa attesa credo che Apple abbia davvero bisogno di ritornare ad innovare – e stupire – anche nel settore computer. E il momento giusto è proprio questo perché a breve ci sarà la WWDC e la tappa successiva, tra l’estate e l’autunno (ma più verso quest’ultimo), sarà dedicata nuovamente ad iOS con il nuovo iPhone.
Secondo un recente rumor di DigiTimes potrebbe essere presentato un MacBook Air da $799. Sarebbe una mossa interessante dal punto di vista commerciale e porterebbe ad una sicura iniezione di vendite, ma questo non basta. Vendere sempre più Mac è un traguardo valido, ma non si deve perdere di vista l’innovazione. Oltre al marketing serve qualcosa di nuovo, perché anche se i soldi si fanno con iOS ed i Mac sono già belli e funzionali così come sono, non penso proprio che Apple abbia l’intenzione di abbandonare i Macintosh e diventare un’azienda di soli iCosi ed App. Certamente il settore mobile è importante, anzi, determinante, ma se il cuore del futuro ecosistema Apple sarà iCloud, allora i dispositivi saranno Mac, iPad ed iPhone. E se manca uno di questi perdono valore anche gli altri. Per cui anche volendo puntare tantissimo sullo sviluppo di iDevice e software, ci sarà sempre spazio per i Mac, non c’è dubbio.
Determinato il perché ed il quando rimane da capire il come. O meglio, in questo casa dovremmo dire “cosa”: cosa presenterà Apple per ricordare a se stessa, ai propri affezionati clienti ed al mercato, di essere leader anche nel settore computer? Di ipotesi se ne sono fatte tantissime, comprese quelle di iMac touch/strampalati e MacBook da 14″ (questi ultimi non sarebbero affatto male, però). Dall’anno scorso parliamo anche di MacBook Pro in Liquid Metal, ma sembra proprio che sia ancora presto sia tecnologicamente che economicamente.
Una possibilità potrebbe essere quella di lasciare tutto com’è oggi, modificare solo l’hardware con componenti più recenti – ora c’è Ivy Bridge e le USB 3.0 – e piazzare su dei display Retina con risoluzioni raddoppiate rispetto quelle attuali (ricordiamo che sui computer basterebbero anche 200dpi/250dpi). In questo modo si avrebbero i necessari aggiornamenti per mantenersi in linea coi tempi ed il fattore “WoW” affidato allo stra-abusato Retina. Forse è così che andranno le cose, ma potrebbero andare anche peggio con un semplicissimo refresh ad Ivy Bridge. Per le mie necessità sarai soddisfatto, ma per come conosco Apple mi aspetto di più della sufficienza. Credo che dopo quasi due anni dal MacBook Air 11″, a Cupertino sappiano che c’è la necessità di qualcosa di veramente nuovo anche nel settore computer.