Recensione: con TurboScan l’iPhone diventa un potente scanner

Con la qualità che hanno raggiunto le fotocamere degli odierni smartphone (nonché i tablet), capita sempre più spesso di utilizzarli “al volo” come scanner per la memorizzazione di documenti. Con l’iPhone basta avviare l’app nativa fotocamera per catturare in pochi istanti intere pagine, anche in formato A4, ottenendo “foto” perfettamente leggibili nel rullino.

TurboScan (1,59€) eleva all’ennesima potenza questa possibilità con una serie di utilissime funzioni aggiuntive. Avviando l’app e tappando sul pulsante “Camera” si avvia la cattura e subito dopo ci viene presentata la fotografia con un’area rossa in sovraimpressione che identifica i margini del documento. Di solito riesce ad identificarli subito correttamente, ma volendo si possono spostare i quattro angoli per adattarsi meglio al documento da catturare. Nel passo successivo TurboScan avrà già raddrizzato la pagina ed elaborato luminosità e contrasto per una lettura ottimale. È anche possibile regolare manualmente l’intensità del testo e decidere se si preferisce un salvataggio a colori.

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Già questi passaggi permettono di ottenere catture decisamente migliori rispetto quelle normalmente ottenibili con la sola fotocamera, ma non finisce qui perché è anche possibile catturare documenti multipagina cliccando sul tasto [+]. Al termine della scansione si potrà decidere se condividere il risultato via email come immagine o pdf, nonché anche di inviarlo ad altre app, stamparlo e salvarlo nel rullino.

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TurboScan si è dimostrato utile ed efficiente, magari la grafica non è troppo piacevole, ma a livello di funzionalità è decisamente un buon prodotto, sicuramente consigliabile a chi utilizzi spesso l’iPhone per la cattura di documenti.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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