Sul leak di componenti ed i giudizi affrettati

Ci sono due episodi riguardo i “leak” di componenti che ricordo in modo particolare. Il primo fu quando iniziò a girare il famoso prototipo dell’iPhone 4 che, appena visto, mi sembrò poco credibile. Abituati al design curvo dell’iPhone 3GS e poi ancora quello dell’iPad (che continuo a ritenere il più piacevole anche nella terza generazione) le linee tese di quella ipotetica versione 4 sembravano strane o meglio “non da Apple”. Già perché una curiosa caratteristica degli aficionados della mela, me compreso, è quella di sentirsi così tanto consapevoli del suo look&feel da riuscire a capire se un prodotto è davvero disegnato da Ive o meno. Alla fine l’iPhone 4 si rivelò davvero quello e, chissà come, è piaciuto anche a chi inizialmente lo guardava con dubbio. I maligni diranno che qualsiasi cosa vende Apple i “fan” la adora a prescindere e, almeno in parte, avranno anche ragione. Personalmente continuerei a preferire un ipotetico iPhone con il look dell’iPad e rimango anche affascinato dal 3GS con retro bianco, tuttavia quel caso mi insegnò a non giudicare troppo frettolosamente. Anche perché vedendo pezzi o immagini trafugate non sempre si riesce ad avere l’idea dello stile complessivo e del feeling dei materiali. Pensate ad immortalare con una fotocamera compatta una modella/o di prima mattina, senza trucco coi capelli scompigliati ed in condizioni di luminosità scadenti e poi a fare la stessa cosa con il soggetto tirato a nuovo, in studio e con attrezzatura professionale.

Il secondo episodio riguarda l’iPad 2, la cui back cover fu avvistata alcuni mesi prima della commercializzazione. Aveva delle strane aperture verticali nei pressi dell’altoparlante che sembravano decisamente “non da Apple”. Lo notarono tutti ed alla fine quando uscì il modello definitivo era identico tranne che per quel particolare che fu sostituito con una più elegante rete di fori circolari. Che lo abbiano corretto in corso d’opera in base ai feedback?

La commercializzazione dell’iPhone 5 è piuttosto lontana ed onestamente nutro molto più interesse rispetto i Mac che gli iCosi, se non altro perché con i primi ci lavoro. Tuttavia le immagini che girano le vediamo tutti ed è lecito sia farsi un’idea che due chiacchiere. In termini personali l’evoluzione dell’iPhone mi interessa per un semplice motivo: dopo aver provato numerosi terminali Android ed un paio di Windows Phone, sono giunto alla conclusione che quello è il mio smartphone ideale. Inutile girarci intorno o usare parole più cautelative, ne ho provati molti altri ed alla fine ho scelto iPhone per decine di motivi, opinabili, certo, ma non per questo meno significativi. Non precludo l’eventualità del cambiamento, ma inevitabilmente ho iniziato a disinteressarmi della concorrenza perché, come prima successo in ambito computer, finché mi trovo meglio con l’iPhone non vedo perché cambiare. In sostanza ho fatto quello che fanno moltissimi acquirenti Apple, ovvero mi sono volutamente “agganciato” al loro processo evolutivo: se mai dovessi cambiare l’attuale iPhone la prima cosa che valuterei (ma non l’ultima) sarebbe il prossimo iPhone.

Dopo tutte queste lunghe premesse ecco cosa penso della backcover, ora presente in un video, che viene spacciata per un componente dell’iPhone 5.

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Intanto la numerazione è usata a scopo comprensivo, ma c’è la forte possibilità che sparisca come di recente accaduto per l’iPad. La dimensione ingrandita dello schermo è una speranza che avevano in molti ma rimaneva il problema del semplice uso ad una mano per non finire come il GSIII. La soluzione sembrerebbe quella del passaggio al 16:9, potendo mantenere la larghezza quasi invariata ma aumentando la superficie. Se avessi dovuto scommetterci avrei detto che era una soluzione “non da Apple” per due motivi: uno perché il 3:2 attuale offre una visione più ampia e meglio adattabile a posizioni verticali/orizzontali, due perché ciò comporterà un riadattamento non-proporzionale delle app, con conseguente impegno degli sviluppatori. Guardando le immagini direi che avrei perso la scommessa.

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Cambiare il Dock? Anche qui, se il leak fosse veritiero, avrei perso la scommessa. Dopo anni e migliaia di accessori diffusi grazie ad un connettore unico, perché cambiarlo? Probabilmente avranno i loro motivi, magari legati ad una maggiore efficienza e non solo alla riduzione delle dimensioni, ma in tutti i casi questa zona inferiore la trovo credibile. Qualcuno lamentava “non è da Apple” avere fori non simmetrici per le due casse… ebbene quelle non sono due casse, ma un altoparlante ed un microfono. Lo stile estetico mi sembra assolutamente in linea (abbiamo fori analoghi su Mac Pro, ad esempio) e la posizione inferiore dell’uscita audio potrebbe essere anche più comoda nel quotidiano, ma collegato ad un Dock si coprirebbe risultando inutilizzabile… strano no?

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La cornice cromata brunita è molto piacevole a mio avviso, anche se dovesse essere solo una “opzione colore” piuttosto che il famoso Liquid Metal. Ma quel dorso a strisce proprio non lo capisco sul fronte estetico. Questo basta per dire che “non è da Apple”? Credo di no e viste le premesse su questo aspetto mi sono imposto di non giudicare finché non capirò esattamente di quali materiali è composto e quali prerogative tecniche abbia. In tutti i casi lo spessore ridotto è davvero gradito.

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Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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