La non-recensione del MacBook Pro Retina

Fin dalla primissima recensione pubblicata su SaggiaMente, mi sono imposto, e successivamente trasferito ai nuovi autori, alcune semplici ma inderogabili regole da rispettare:

  • i prodotti / software devono essere realmente in nostro possesso
  • si devono possedere capacità tecniche adatte alla valutazione
  • è necessario utilizzarli in prima persona e per un tempo sufficiente
  • il giudizio conclusivo non dovrà essere influenzato da fattori esterni

L’obiettivo che si è sempre voluto raggiungere è quello di fornire al lettore interessato un giusto mix di informazioni, istruzioni d’uso, impressioni e valutazioni tecniche. Facendo una rapida ricerca su google è semplicissimo accedere sia alle specifiche dei produttori che ai giudizi degli utenti finali ma, in entrambi i casi, si ottiene una visione parziale ed incompleta. Noi siamo consumatori appassionati come voi e, proprio per questo, cerchiamo di offrire il massimo in ogni recensione, impegnando molto tempo per studiare, raccogliere informazioni, usare i prodotti e valutare la loro resa sul campo. Sappiamo bene di non poter essere onniscienti e che ogni giudizio espresso conserva un carattere soggettivo ma gli apprezzamenti ricevuti in questi anni, sia da voi utenti che dai professionisti dei settori di cui ci interessiamo, ci hanno dimostrato con i fatti che questo modus operandi è largamente apprezzato. La cosa che più ci stupisce è che tali principi, che ci son sembrati fin da subito naturali e dovuti, non sono così diffusi come si potrebbe immaginare. È facile trovare commenti troppo negativi o positivi su un prodotto ad opera di chi non conosce sufficientemente la materia di cui parla. E ci sono addirittura siti/blog, specie in Italia, che usano la parola “recensione” anche quando parlano di prodotti mai visti dal vivo, parafrasando un po’ di caratteristiche tecniche, copiando i giudizi/contenuti da testate estere ed incollando immagini recuperate qua e là senza troppi scrupoli.

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I MacBook Pro con display Retina sono in commercio da quasi un mese e già da alcune settimane circolano le recensioni, reali o immaginarie. Su SaggiaMente stiamo pubblicando diversi post mostrando questa o quell’altra caratteristica, cosa particolarmente interessante quando si ha a che fare con una linea di prodotto nuova e non un semplice refresh hardware. Abbiamo già sottoposto il nuovo Mac a numerosi benchmark e stress test in ambito professionale ma, con questo articolo, vi comunichiamo la nostra intenzione a sospendere per qualche altro giorno la pubblicazione della recensione. Fatti salvi i principi dettagliati qualche riga più su, riteniamo che una valutazione espressa sulla base delle attuale condizioni di lavoro con il MacBook Pro Retina, sarebbe completamente da rivedere tra qualche settimana.

Le prestazioni del nuovo Mac ultrasottile sono davvero eccellenti, specie considerando la sua estrema portabilità. Non abbiamo riscontrato problemi di surriscaldamento o eccessiva rumorosità durante il duro lavoro a cui lo abbiamo sottoposto. Anche i fenomeni di ghosting non ci sembrano un problema degno di nota per diffusione ed effetto: siamo riusciti a far apparire un leggero alone dopo una sovraimpressione forzata della stessa immagine per 3 ore, ma è andato via in pochi minuti. Quello che proprio non riusciamo a mandare giù è la scarsa fluidità dell’interfaccia, causata, secondo i nostri test, dal nuovo motore di rendering specificatamente progettato per il display Retina. Il “difetto” è leggermente meno visibile con Mountain Lion ma è comunque presente e rende i vari passaggi tra scrivanie, mission control, dashboard, dock, ecc… estremamente fastidiosi per chi è abituato a vederli andare più fluidamente su un MacBook Air 11″ Core 2 Duo con una misera GeForce 320M. Troppi pixel da gestire? No, non è affatto così, e ne abbiamo la prova certa vedendo la perfetta fluidità che si ottiene lavorando alla medesima risoluzione nativa di 2880 x 1800 senza HiDPI (modalità attivata con SwitchResX).

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Se a questo aggiungiamo le recenti considerazioni sulle USB 3.0 non compatibili con tutti i dispositivi o con prestazioni non al 100%, allora il quadro complessivo diventa ancora più negativo.

Non fraintendeteci: siamo di fronte ad una macchina che ci è piaciuta davvero molto sotto tanti aspetti e gli “scatti” dell’interfaccia sono solo di natura estetica, mantenendo invariate le ottime prestazioni. Tuttavia, come spesso accade con prodotti nuovi, vi sono ancora alcuni ambiti da ottimizzare. Non concordiamo minimamente con chi pensa che vi siano problemi hardware di nessun tipo, certo tutto può essere, ma le attuali informazioni raccolte in prima persona sembrano puntare tutte verso una direzione: il comparto software/driver non è ancora perfettamente ottimizzato per il display Retina. Apple avrebbe potuto — e dovuto — valutare meglio questo aspetto, anche a costo di slittare la presentazione di alcune settimane. Chi lo ha già comprato, come noi, crediamo non dovrà attendere molto per vederlo finalmente lavorare al 100% delle sue possibilità ma, allo stato attuale, ci si trova con portatile bellissimo, potente e costoso che lascia un po’ l’amaro in bocca. Quanto tale valutazione potrebbe influenzare il giudizio del MacBook Pro Retina effettuato oggi? Beh, non vi nego la mia sorpresa nel vedere testate molto note che non ne fanno proprio menzione ma, per i principi che regolano le nostre recensioni, avevamo solo due strade:

  • pubblicare ora con un giudizio complessivo che doveva o ignorare questi aspetti considerandoli già risolti o farli impattare negativamente sulla valutazione salvo poi dover pubblicare correzioni su correzioni
  • rimandare di alcuni giorni la pubblicazione nella speranza che arrivino gli attesi aggiornamenti, magari con il rilascio di Mountain Lion (presumibilmente il 19 luglio)

Scegliendo la prima strada avremmo probabilmente fatto lo stesso errore di Apple, arrivando “in tempo” ma non in modo davvero efficace e completo. Per quelli che stanno temporeggiando nell’acquisto diciamo che il nuovo MacBook Pro Retina è davvero spettacolare ma, prendendolo oggi, dovranno avere il pelo sullo stomaco per digerire un’interfaccia “leggermente” scattosa su un computer che, al minimo, si paga oltre 2200€. Ma non andate troppo avanti nel trarre conclusioni, perché sei nei prossimi giorni dovessero risolvere questi problemi, allora ci sono serie possibilità che dovremmo creare un nuovo indicatore di voto: le 5 stelle potrebbero non essere sufficienti.

Un’ultima doverosa precisazione: noi siamo pignoli su questioni relative alla UI ed all’esperienza d’uso. Ci potrebbe tranquillamente essere chi tollera o non nota affatto tale mancanza di fluidità ma Apple ci ha abituati troppo bene in questo senso e deve continuare a rispettare se stessa oltre che noi utenti.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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